Proprio sotto il naso

Capitolo 10

Dimora Featherington, Londra, 1824

Passarono due settimane da quella assurda giornata in cui Penelope si era ritrovata improvvisamente a rivelare di essere Lady Whistledown a Colin Bridgerton e a cambiare futuro marito. Non avrebbe mai potuto immaginare che proprio lui, proprio Colin potesse amarla, figuriamoci poi mandare all'aria un matrimonio solo per lei. Eppure era successo, era tutto vero e Penelope non vedeva l'ora di coronare il suo sogno d'amore con l'uomo che amava. Certo, avrebbe voluto che le nozze si celebrassero il prima possibile e che nessuno, ma davvero nessuno commentasse quanto accaduto con Mr. Macclesfield, ma chiedere una cosa del genere era un'utopia. Nonostante fossero passate due settimane e Mr. Andrew avesse sposato una ragazza in campagna, quel vociferare continuo sul suo conto e gli sguardi non erano cessati. Nessuno era sorpreso dall'annullamento delle nozze e l'intera alta società di Londra era tornata a vedere Penelope Featherington come una povera zitella ventottenne senza speranza di trovare marito. Se da una parte i loro commenti cattivi e le loro occhiate la ferivano, dall'altra la divertivano perché sapeva bene che non potevano sbagliarsi più di quanto stessero già facendo. In realtà lei non era più la zitella ventottenne disperata e abbandonata che gli altri credevano, era tremendamente e follemente innamorata di uomo che ricambiava il suo amore e che presto l'avrebbe condotta all'altare. Avrebbero dovuto aspettare ancora un mese, forse qualcosa di più viste le circostanze, ma non le importava. Nulla aveva senso ora che aveva accanto Colin Bridgerton.

Quella mattina, il maggiordomo portò la gazzetta dalla mattina e sulla pagina degli annunci matrimoniali, quelli che Portia Featherington controllava più spesso di quanto controllasse i necrologi nella speranza di un'ingente eredità come l'ultima volta, c'era la pubblicazione del loro matrimonio. Penelope strabuzzò gli occhi e si fece più vicina a quel pezzo di carta per poter leggere meglio cosa ci fosse scritto. Ebbe la certezza che non solo non si era sbagliata, ma che avrebbe sposato Colin prima del previsto. Niente mese da aspettare, ma soltanto altre due settimane. Due settimane. Guardò sua madre e stranamente questa volta Portia le sorrise soddisfatta.

Stava accadendo davvero. Penelope Featherington presto sarebbe diventata Penelope Bridgerton.

Qualcuno bussò alla porta e quando il maggiordomo aprì, una furiosa Eloise Bridgerton entrò nel salotto in cui Penelope e Portia stavano prendendo il tè.

"Mi spieghi, per favore, cosa sta succedendo? Sposerai Colin? Ma sei impazzita? Quando è successo? Come è successo e soprattutto perché? Ti ha costretta?" Eloise le prese le mani e poi spalancò gli occhi e la bocca "Ti ha rovinata?" Domandò spaventata. "Ti giuro che se ti ha rovinata lo prenderò a pugni con queste mie stesse mani, Penelope"

"Non siate sciocca, Eloise" l'ammonì Portia. "Penelope non è quel genere di signorina e voi dovreste imparare a comportarvi un po' più come lei, il vostro linguaggio è poco elegante e quasi sempre rozzo e volgare"

Eloise guardò la donna con la coda dell'occhio e scosse la testa. Poi tornò a guardare l'amica.

"Eloise, sposerò tuo fratello Colin perché lo amo"

"Ancora?" Domandò "Sapevo che ti piacesse, ma credevo fossi rinsavita con Mr Andrew"

"Andrew era un uomo delizioso e molto attraente, ma quello che c'è tra me e tuo fratello è diverso. È amore e ne sono sicura più di quanto sia sicura che al giorno succede la notte, Eloise" le strinse le mani. "Devi credermi"

"Io ti credo, è solo che devo un attimo abituarmi all'idea" disse e un brivido di disgusto le corse lungo la schiena manifestandosi sul suo viso "Oddio, ma Colin, davvero?"

"Colin, davvero"

"Buona fortuna amica mia" le disse e le scosse le mani nel farlo. "Ora che ci penso se sposerai mio fratello diventerai a tutti gli effetti mia sorella" gli occhi di Eloise si fecero più grandi. Era entusiasta e non riusciva a nasconderlo.