Capitolo 8

424 13 3
                                    

"Diavolo, perché no?"

Penelope non riuscì a fare altro che fissarlo sbigottita per parecchi secondi. "Perché... perché..." si domandò come fare a spiegarlo. Aveva il cuore spezzato, il suo segreto più terribile (ed entusiasmante) era andato in frantumi e lui pensava che avesse la presenza di spirito per riuscire a spiegarsi?

"Certo," aggiunse Colin "quella donna è probabilmente la più schifosa persona..."

Penelope trasalì.

"... che l'Inghilterra abbia prodotto almeno nell'ultima generazione, ma per l'amore del cielo, Penelope," disse passandosi una mano fra i capelli e fissandola con durezza "Si sarebbe presa la colpa..."

"Il merito" lo interruppe irritata Penelope.

"La colpa" continuò lui. "Avete idea di cosa vi accade se la gente dovesse scoprire chi siete realmente?"

Penelope serrò le labbra spazientita... e anche irritata per quel trattamento condiscendente. "Ho avuto più di un decennio per rimuginare su questa possibilità"

Colin socchiuse gli occhi. "Volete fare del sarcasmo?"

"Niente affatto" replicò lei "Pensate davvero che non abbia trascorso una buona parte degli ultimi dieci anni della mia vita a riflettere su cosa sarebbe accaduto se fossi stata scoperta? Sarei una perfetta idiota se non l'avessi fatto"

Lui l'afferrò nuovamente per le spalle. "Sareste rovinata, Penelope. Rovinata! Capite ciò che sto dicendo?"

"Vi assicuro di sì, specialmente dopo la vostra lunga dissertazione sull'argomento quando accusavate Eloise di essere Lady Whistledown"

Lui la fissò con aria truce, palesemente seccato di versi sbattere in faccia i propri errori. "La gente smetterà di parlare con voi" continuò. "Vi estrometteranno..."

"La gente, prima di qualche tempo fa, non aveva mai parlato con me" sbottò. "Praticamente le persone non si accorgevano nemmeno della mia presenza. Come pensate che sia riuscita a portare avanti questo inganno per così tanto tempo? Ero invisibile, Colin. Stavo semplicemente lì e ascoltavo e nessuno se ne accorgeva"

"Non è vero" mentre lo diceva, però, Colin distolse lo sguardo.

"Oh, è vero e lo sapete bene. Lo state solo negando perché vi sentite in colpa"

"Non è vero!"

"Oh, per favore" sbuffò lei. "Tutto quello che fate, lo fate per un senso di colpa. Quantomeno per ciò che riguarda me" si corresse subito. Parlava ansimando e aveva l'animo in fiamme "Pensate che non sappia che la vostra famiglia mi compativa, che ogni volta che voi o i vostri fratelli vi trovavate a una festa con me mi chiedevate di ballare?"

"Erav- siamo cortesi" spiegò lui "e voi ci piacete"

"E vi facevo pena. Vi piace anche Felicity, ma non vi ho mai visto danzare con lei tutte le volte che la incrociate"

Colin la lasciò andare di scatto e incrocia le braccia.

"Be', lei non mi piace quanto voi"

Penelope socchiuse gli occhi. Non si sarebbe mai aspettata che le facesse un complimento nel bel mezzo di un litigio. Nulla poteva disarmarla di più.

"E" continuò lui con aria di superiorità "non vi siete espressa riguardo alla mia prima affermazione"

"E sarebbe?"

"Che Lady Whistledown vi rovinerà"

"Per l'amore del cielo" bofonchiò lei "Parlate come se fosse un'altra persona"

Proprio sotto il nasoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora