Oh no!

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Greta POV:

Mi bloccai quando vidi lo sguardo arrabbiato nei suoi occhi. Lo vidi muovere la mano e subito mi allontanai. Saltai giù dal letto, ma non andai lontano perché a mezz'aria, sentii le braccia avvolgermi la vita.

"Mi dispiace. Mi dispiace. Per favore, smettila." Gridai mentre lottavo contro la sua presa. Mi ignorò semplicemente mentre mi portava per casa. Mentre continuavo a lottare, mi resi conto che ci stavamo dirigendo verso le mura.

Cominciai a lottare ancora di più sapendo che sarei stato punita. La mia lotta non funzionò allora decidi di creare un nuovo piano. "Per favore, smettila. Mi dispiace. Non intendevo questo. Per favore Brahms." Si fermò una volta che ho pronunciai il suo nome. Mi guardò negli occhi. I suoi occhi si addolcirono. Poi non appena lo vidi, era sparito e sembrava che fosse uscito di scatto.

Uno sguardo duro sostituì lo sguardo amorevole e continuò a farsi strada verso il suo alloggio nel muro.

Rinunciai a provare a liberarmi e lasciai che mi portasse lì.

Una volta arrivati ​​nella sua stanza, mi buttò sul letto. Mi sedetti lì, scioccata.

Lo guardai spaventato mentre camminava avanti e indietro, borbottando tra sé e sé. "Non puoi farmi questo Greta!!" Mi urlò. "F-fare cosa??" chiesi tremante.

"Quello!!" gridò. "Non capisco Brahms, per favore, spiegami..." dissi sia cercando di fermarlo sia per curiosità.

"Fai quella cosa in cui mi guardi con così tanta emozione che non riesco a pensare lucidamente. Mi frustra a non finire e... io solo... niente, non importa." Rimasi scioccata da quanta emozione, c'era nel suo viso e nella sua voce.

"Brahms io-"

"No, Greta. Torna di sopra" disse.

Iniziai lentamente a farmi strada (in centro) attraverso le mura. Una volta mi voltai e vidi Brahms piangere. Mi fermai e andai subito da lui. Non ho dissi niente, l'ho solo abbracciato forte.

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