Alec x Girl-Reader

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! TUTTI I CREDITI DELL'IMMAGINE A CHI L'HA FATTA !

🌸BOY X Girl-READER🌸

fandom= Shadowhunters
richiesto da= sofia_ia_o
tipologia= fluff

linguaggio volgare
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"Hey, T/N, ci sei?"
Ti risvegli dal sogno ad occhi aperti, senza nemmeno ricordarti quando avevi iniziato. Sorridi, fermando la mano del tuo ragazzo, che continuava a scuoterla davanti al tuo viso.
"Scusa, ero sovrappensiero" rispondi.
"Ti capita un bel po' spesso, hai qualcosa da dirmi?" e tende la mano verso di te.
"No, sono seria. Sono molto stanca, e sono felice che finalmente possiamo passare un bel po' di tempo insieme... " e osservi la runa parabatai, accarezzando il pollice sulla superficie liscia della tua pelle. Senti Alec ridacchiare.
"Piccola, ancora pensi a quello?", sentire la sua risata ti metteva sempre allegria.
"Ovvio. Ricordo ancora quanto eri stronzo perché non volevi farla"
"Sai già la storia: due persone innamorate non possono avere un legame parabatai secondo la legge"
"Gne gne. Sapientone, non lo sapevo prima. Ero innamorata persa, ecco."
"Huh...che fangirl..." e ti sorride strafottente.
"Hey, scusa se ho paura di perderti" ribatti facendo la finta offesa.
"Non me ne vado, T/N, mai".
Nonostante la vostra relazione fosse di lunga data, arrossisci, prendendogli la mano fra le tue.
"Neanche io"
"Meglio per te altrimenti avevi uno stalker alle calcagna" e si alza, porgendoti il braccio. Accetti volentieri l'invito, e uscite dal ristorante dove ti aveva portata sottobraccio, con la cameriera che ci provava col tuo ragazzo che vi guarda male.
"Gli devi lanciare qualcosa?" ti chiede Alec, notando il tuo sguardo folgorante verso di lei. Ridacchi, ma improvvisamente lui ti prende sotto il mento e ti bacia, davanti alla facciata del ristorante dove le persone potevano vedere benissimo cosa accadeva fuori grazie alle grandi vetrate pulitissime. A malavoglia ti stacchi, mentre senti lui premerti contro i fianchi scoperti dal vestito nero che ti eri messa in occasione di quella sera.
"Hey, mi salti addosso dopo, non ora" e ti riprende sottobraccio. Borbotti parole incomprensibili, scocciata dal fatto che non eravate ancora a casa. Ridacchiando della serata, camminate lungo le grandi strade di Brooklyn, animate dal continuo via vai di gente e macchine.
Prendete una scorciatoia: visto che avevi casa libera perché la tua coinquilina non c'era, avevate deciso di dormire da te. Entrate nella piccola vietta dimenticata accanto alla tua casa, tenendovi per mano.
"Ma che fai T/N! Ormai siamo arrivati, perché te le devi togliere proprio ora?".
Ti stavi togliendo i tacchi, ormai stufa di quel dolore perenne ai piedi. Ridacchi, ormai ti eri già sporcata le calze che portavi camminando per terra. Fai penzolare le scarpe davanti al viso di Alec, rispondendo "Ops" e lo baci in punta di piedi, visto che ora non eravate più alti quasi uguali. Ti prende per i fianchi e ti solleva senza difficoltà, aggrappandoti dal sedere e mettendo la lingua nel bacio, camminando. Eravate a metà vicolo. Continui a baciarlo con passione, affondando le tue mani nei suoi capelli.
"T/N, se continui così non avrai solo le scarpe tolte..." ti sussurra con voce roca sull'orecchio, per poi mordertelo. Ridacchi, facendo toccare le punte dei vostri nasi, ma vieni interrotta da una voce dietro di te, sconosciuta.
"Perché non ce li fai togliere a noi, i vestiti?".
Alec ti mise giù, tenendoti attaccata al suo petto premendoti sulla nuca.
"Prova a ripeterlo" abbaiò il tuo ragazzo con rabbia, cingendoti il fianco con un braccio. Stavi iniziando a tremare: eri una brava shadowhunter anche tu, ma quella situazione ti aveva preso contropiede e la paura si era impossessata di te.
"Uhh, si è arrabbiato..." senti un altra voce dire. Quanti erano? Ti giri, nonostante Alec cercasse di non fartelo fare. Erano in tre, uno più trasandato dell'altro. Tutti e tre erano ubriachi, si notava dai loro occhi e dalla loro andatura lenta e traballante, ed il loro sguardo feroce ti faceva venire la pelle d'oca.
Quello al centro ti fa l'occhiolino, e tu senti il braccio di Alec stingersi ancora di più attorno a te, togliendoti il fiato.
"Andatevene con le buone, altimenti arrivano le cattive"
Tutti e tre risero, dandosi spallate e indicando Alec come se avesse fatto una battuta divertente. Lo senti irrigidirsi dietro di te, sbuffando.
"Doveva essere una bella serata" ringhia contro il tuo orecchio, "tu resta sempre dietro di me, intesi? Qua ci penso io, e guai a te se ti muovi". Sbuffi dentro di te, ma sai che aveva ragione: quella situazione era fin troppo pericolosa, viste le tue condizioni.
"Finito di dirle cazzate? Vogliamo scopare!" esordì uno. E quello fu ciò che fece scattare tutto.
Con un movimento fulmineo, Alec fece uscire l'arco da sotto il giubetto, ben nascosto ogni volta. Incoccò una freccia alla velocità della luce e la scoccò, facendo urlare di dolore quello che aveva appena parlato. Lo aveva colpito sulla mano, nulla di così grave. La ferita non era profonda, nonostante stesse uscendo molto sangue. Gli altri rimasero allibiti, e si mossero solo quando la bottiglia mezza piena che teneva l'uomo al centro esplose, colpita da un'altra freccia. I pezzi di vetro volarono un po' dappertutto,, provocando taglietti sulle mani dei due rimanenti. I primi a correre via furono quelli ai lati, mentre l'uomo al centro, dopo aver rotto a terra quello che era rimasto in mani della bottiglia, sputò a terra.
"Ci rivedremo" e sorrise, facendoti l'occhiolino. Alec preparò nell'arco un altra freccia, puntandola verso di lui e mettendosi davanti di te. L'uomo, senza timore, raggiunse gli altri con passo tranquillo, senza più camminare traballante come prima.
Sia tu che Alec restate scossi da quell'incontro. Lui ti prende per mano, camminando a passo veloce verso il tuo appartamento.
"Alec.." cerchi di parlare.
"Sh, arriviamo a casa". E infatti non parlate più fino a che non chiudete a chiave il portone.
Inspirai, buttando a terra le scarpe. Ricominciai a respirare solo quando Alec ti cinge i fianchi, baciandoti sul collo. Ti esce un piccolo gemito.
"Ti amo. Non ci pensiamo per ora, okay?"
Era impossibile non pensarci. Ti continuavi a chiedere com'era possibile che quell'uomo, dall'essere ubriaco fradicio, era passato all'essere sveglio e attento, strafottente e privo di paura. Ma ti fai condizionare dal tuo ragazzo: ormai il peggio era passato. Eravate al sicuro, da soli, nel giorno del vostro anniversario, grazie al quale vi siete uniti più di come il legame parabatai potesse mai fare.

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spero che questo tipo di one-shot vi sia piaciuta, è stata la mia prima A x Reader e niente ho l'ansietta.
Spero di aver soddisfatto l'aspettativa :D

❥One-Shot【Multifandom】Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora