1.

2.1K 70 85
                                    

Entro i 18 anni di età ad ogni ragazzo viene assegnato un colore che appare su una ciocca di capelli che indica la propria anima gemella

La storia verrà narrata quasi completamente dal punto di vista di Giorgio

Oggi rinizia la scuola,sono Giorgio un banale ragazzo di 16 anni,occhi marroni e capelli marroni,il solito ragazzo che passa tutto il giorno in biblioteca perché lì nessuno lo può insultare.

Per tutti questi anni ho lasciato che le cose succedessero,quando mi picchiavano pensavo che fosse colpa mia,che fossi sbagliato.

Ma in realtà la colpa era loro e non mia,ed io non devo subire il dolore represso degli altri sottoforma di pugni nel mio stomaco.

Suona la sveglia,con una mano la spengo mettendo la testa sotto al cuscino in modo che quando risuoni io non la senta.
Ma proprio quando mi sto per riaddormentatare sento qualcuno scoprirmi lasciandomi al freddo mattutino

"Sveglia tesoro,è il primo giorno di scuola devi essere super emozionato!"
Ed eccola lì mia madre che mi sveglia pensando che io non vedessi l'ora di andare a scuola ignara della merda di giornata che mi sta aspettando.

Mi alzo contro voglia ancora con la voce impastata dal sonno ed i capelli tutti arruffati,con il dorso della mano mi strofino gli occhi cercando di svegliarmi,prendo una felpa che mi sta due volte per non far vedere il mio fisico,poi mi metto dei jeans leggermente strappati sul ginocchio e mi metto le mie converse sul grigiastro blu.

Prendo la cartella fatta il giorno prima e me la metto sulle spalle correndo in cucina e addentando un biscotto per poi uscire.

Corsi verso l'enorme edificio prendendo la mia bicicletta e mettendomi gli auricolari al massimo in modo da isolarmi completamente dai rumori che venivano dalla scuola.

Parcheggiai la mia bici legata ad un palo davanti alla scuola,la allucchettai e poi mi diressi con il cappuccio e la testa bassa verso l'enorme massa di ragazzi davanti alla scuola confondendomi tra la massa.

Suonò la campanella e tutti mi spintonarono essendo io basso e praticamente invisibile per chiunque.

Mi ritrovai al muro di nuovo da solo mentre le grida dei miei coetanei si allontanavano da me,ad un certo punto in lontananza intravedo un ragazzo che corre con aria spaventata,a quel punto capisco che quello è il segnale per scappare..Alex,ragazzo dai capelli blu,puttaniere e stronzo,l'anno scorso ha solo giocherellato con me ma quest'anno mi vuole prendere proprio di mira..Diciamo che vuole che io sia il "suo" sfigato,quello secchione che può picchiare e a cui può rubare la merenda,ma io lo so,l'ho capito..
Alex ha sempre odiato gli omosessuali, infatti ha bullizzato anche me quando ha capito il mio orientamento,mi ha picchiato e insultato chiamandomi "frocietto" o "femminuccia".beh anche lui è gay.ne sono sicuro e lo dimostrerò.

Corro via entrando nella mia classe sedendomi al mio posto dove sul banco ovviamente per prendermi per il culo c'è disegnato un cazzo.

Rido ironicamente togliendo il disegno dal banco per poi tirar fuori dallo zaino l'astuccio e un foglio per scarabocchiare all'ora di tecnica,visto che a quella sono fottutamente negato.

Passano le solite ore dove tutti si presentano ai nuovi compagni,una rottura di palle,sei ore a presentarci ed a sentire la storia della vita dei miei compagni,che vuoi che mene freghi fra poco non mi ricordo manco i loro nomi essendo che non ho amici qua.

Suona la campanella della ricreazione,mi precipito fuori dalla classe andando alle macchinette per prendere una merendina,metto i due euro nella macchinetta e subito dopo da essa cade una barretta di cioccolato che scarto e addento subito.

Una volta finita la mia barretta vado in bagno per gli ultimi cinque minuti di ricreazione.

Entro nel bagno quando sento prendermi da dietro e mettermi al muro per poi girarmi con i polsi sulla testa bloccati da delle mani il doppio delle mie.

"chi si rivede eh frocietto"
Dice provocandomi quella voce con quella risatina divertita che tanto odiavo,eccolo lì il turchino che rideva pronto a farmi passare l'inferno.

"Uh,beh non sono l'unico a essere un 'frocietto' a quanto pare"
Dico provocandolo e avvicinandomi al ragazzo

"Che cazzo vuoi dire ratto"
Ringhia lui sbattendomi di nuovo al muro

"Sto dicendo caro Alexino che quasi tutte le ragazze della scuola hanno già un soulmate e tu no,quindi il tuo soulmate potrebbe essere un ragazzo,e potrei essere anche io,e questo rende la posizione in cui mi stai tenendo molto fraintendibile~"
Dico provocandolo nuovamente,al che sembra incazzarsi e fa per tirarmi un pugno dritto nello stomaco

"Ah-A-Alex s-sto p-per v-venire-ahh~"
Dico mentre fingo di gemere,al che avendo paura che ci fosse qualcuno il ragazzo mi lascia i polsi facendomi cadere a terra,vedo le sue guance farsi di un colore più rosato,mi metto a ridere mentre il ragazzo se ne va mandandomi a fanculo.

Mi alzo da terra sorridendo ridendo

"Quest'anno ci sarà da divertirsi gattino~"
Dico tra me e me ritornando in classe ridendo

Scusate per il capitolo un po
corto, in questi giorni sono super stanco e mi addormento velocemente in più la mia WiFi è andata a cagher :) ciao

𝐓𝐡𝐞 𝐬𝐚𝐦𝐞 𝐜𝐨𝐥𝐨𝐫 𝐨𝐟 𝐲𝐨𝐮𝐫 𝐬𝐨𝐮𝐥𝐦𝐚𝐭𝐞(Thebadnauts)          Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora