10.

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Sono un coglione,ora si sentirà in colpa e dopo questo non ci parleremo più,arrivo a casa di corsa, suono per poi andare subito in camera mia ignorando mia madre e sbattendomi la porta dietro cadendo a terra in lacrime,che cazzo ho fatto?sentii il telefono vibrare nelle mie tasche,strinsi il pezzo di stoffa che lo conteneva per poi tirarlo fuori e vedere una chiamata da un numero sconosciuto,era Alex..spensi il telefono lanciandolo sopra al letto per poi tornare con le spalle al petto,nella mia testa in quel momento giravano milioni di cose,ero nella confusione totale,il mio cervello era andato a puttane.

continuai a non capire niente per tutta la sera fino a quando,con gli occhi che mi bruciavano per il pianto mi buttai sul letto crollano tra le morbide coperte che al solo tocco mi fecero addormentare.

***
non andai a scuola per tre giorni che passavo a pensare e a pensare ed a indovinate cosa? ad Alex.

inutile dire che mi manca ma ormai è troppo tardi..

ieri sera ho sbroccato quando ho visto la sua ennesima chiamata e mi sono sentito uno schifo,preso dalla rabbia e dal senso di colpa ho spaccato il telefono a terra ferendomi la mano e le nocche.

chiuso in casa solo con la porta sempre serrata con una chiave,ormai l'unica cosa che mi faceva compagnia erano le lacrime che mi riscaldavano il viso.

una settimana.mia madre parla da dietro la porta fredda di camera mia con la voce spezzata mista alla preoccupazione

"giorgio per-perfavore-"

"VAI VIA CAZZO ODIO TUTTI."
gli urlo contro e la sento zittirsi,so che non è giusto ma me la sto prendendo con lei anche se cerca solo di aiutarmi, ormai ho perso il controllo.

se continuo con le assenze mi bocceranno..se perdo quest' anno è la fine,mi rovineranno la vita con lo studio.

mi alzo dal letto ormai caldo anche esso come le mie guance,appena mi muovo sento la testa girare ed un buco nello stomaco,sto malissimo,corro in bagno e mi chiudo a chiave,vedo tutto sfocato,mi sento così debole..

ed eccomi a vomitare con la faccia nel cesso misto alle lacrime,tutto questo perché? perché sono un cazzo di codardo e non voglio ammettere che sono fottutamente innamorato di quel idiota color turchino.Non credo di farcela più, domani devo tornare a scuola ed ho una faccia di schifo.

voglio solamente sparire.oppure essere solo normale invece di un fottuto sbaglio..

***

mi alzai,non mi guardai neanche allo specchio per non cadere in lacrime,mi sistemai i capelli e mi misi dei vestiti puliti e non più quel pigiama che ormai avevo addosso da una settimana,mi guardai allo specchio ormai era tutto spento,tutto tranne quella cazzo di ciocca blu che come una fiamma era ancora accesa e scintillante.. completamente vuoto mi incamminai verso scuola,pioveva e l'aria era umida e fresca

strinsi le nocche ormai arrossate per il freddo,le mie labbra erano screpolate e secche, mi leccai il labbro inferiore per poi prendere un respiro profondo,ero quasi arrivato.

i miei occhi roteavano per tutta la strada cercando di non incontrare quegli occhi mielati che ormai conoscevo benissimo
ma dove continuavo a perdermi ogni fottuta volta.

una volta alla porta della mia classe con la testa bassa alzai un braccio tremolante aggrappandomi alla maniglia
presi un respiro,avevo il cuore in gola.Aprii la maniglia andando velocemente al mio posto sotto lo sguardo di tutti mentre si era innalzato un brusio nel aria,io continuo a stare zitto.

"oh che c'è??sei stato a casa per quel puttaniere eh frocio? AHSHD"
sentii dirmi da uno davanti a me,in quel momento la rabbia ribollii dalle mie guance,il prof ancora non c'era.

mi alzai di scatto prendendolo per la maglietta lo guardai acido,nessuno ora può insultare Alex o me.

"ridillo e ti spacco il naso con un pugno."
dissi freddo con la voce che incuteva più paura possibile,il ragazzo stette zitto,ed il silenzio calò,si risedette imbarazzato ed io feci uguale.

iniziò la lezione dove tutti i prof, mi fecero domande,ma saranno cazzi miei?avrei voluto rispondere,ma per non farmi problemi dissi semplicemente che stavo male ed avevo la febbre.

suonò l'ultima campanella, come sempre ero con la testa tra le nuvole a pensare a tutti gli errori che avevo fatto, tutti i miei compagni si alzarono ed io rimasi lì, imbambolato alla finestra, quando eccolo..
lo vidi camminare per il giardino della scuola,era la mia ora,dovevo sistemare le cose.

scesi le scale velocemente andando in cortile ma non lo vidi più. lo cercai correndo,quando con il fiatone il mio cuore si spezzò completamente in frantumi.

Alex,la mia anima gemella?non lo so.
era lì ora a baciare una ragazza bionda che gli teneva le mani attorno al suo collo ed era seduta su di lui.ero così vicino,vicino da sentire lo schiocco delle loro labbra, stetti zitto,le labbra serrate,la stava baciando..come aveva baciato me quella volta.

ad un certo punto Alex si accorse di me sgranando gli occhi quando la tipa si staccò dalle sue labbra, eccomi.di nuovo a fingere di non essere debole.

"oh ma guarda!il gay della scuola ha una cotta per il mio ragazzo vero?! AHAHA voi omosessuali siete dei vergognosi errori"
disse la bionda ridendo come una gallina,la cosa che mi distrusse non era quella però..era che Alex era lì fermo a guardare.la sua faccia non sapevo cosa esprimesse.strinsi i pugni e guardai le sue scarpe

"anche lui è gay."
borbottai e lei si mise a ridere

"AHAHA GAY IL MIO RAGAZZO QUESTA È BELLA!"

"ALEX CAZZO AIUTAMI,ANCHE TU-"
mi fermò nel bel mezzo della frase

"NO NON SONO GAY,NON SONO UN ERRO-"
le parole uscirono dalla bocca del ragazzo senza neanche accorgersene, gli occhi marroncini del castano si riempirono di lacrime argentee che gli colarono su tutto il viso,lasciando un alone nero della matita che si era messo.
Il ragazzo guardò a terra,si girò indietro e prima che il turchino potesse fermarlo per un braccio si mise a correre.

"NO TI PREGO ASPETTA,NON VOLEVO SONO UN COGLIONE CAZZO-"
urlò il turchino conoscente della merdata che aveva fatto.

"s-scusami"
una parola che sarebbe bastata a tutti e due,una parola piena di dolcezza ma anche di senso di colpa troppo gelata per sciogliersi persino con le lacrime calde dei due amanti.

𝐓𝐡𝐞 𝐬𝐚𝐦𝐞 𝐜𝐨𝐥𝐨𝐫 𝐨𝐟 𝐲𝐨𝐮𝐫 𝐬𝐨𝐮𝐥𝐦𝐚𝐭𝐞(Thebadnauts)          Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora