4.

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Appena il turchino uscì dallo spogliatoio nel bar c'erano il ragazzo dai capelli rossi che teneva una mano sulla spalla del ragazzo viola che continuava a sorridere con la stessa espressione insieme ad un'altro che si era aggiunto dai capelli castani,un pizzetto iniziarono a parlare

"Benvenuti,questo sarà il vostro nuovo lavoro, oggi è il giorno di prova quindi mi raccomando fate i bravi."
Dissero riferendosi a me ed al violetto

Annuimmo per poi metterci a lavorare,mentre pulivo il bancone aspettando l'ora di apertura guardavo il turchino che spazzava, non sapevo bene il perché,girai un attimo lo sguardo verso il ragazzo rosso e quello rosa che parlavano insieme,non sapevo cosa avesse il violetto ma era strano,aveva sempre un sorriso stampato in faccia con la stessa espressione,i suoi occhi color miele erano enormi e super carini,ma erano vuoti anche mentre sorrideva e scherzava,mi avvicinai a quei due per poi chiedere a Nicola se potessi parlargli un attimo

"Scusa ma cos'ha stre che non va?"
Chiedo per poi capire che il modo in cui lo avevo poteva essere preso male

Il ragazzo fece come per tranquillizzarmi
"Lui sorride così sempre, anche se è triste,non riesce a cambiare espressione per delle cose successe in passato,per ora non l'ho quasi mai visto sorridere veramente.."
Disse aggrottando le sopracciglia, è lì che capii quanto il rosso fosse innamorato di stre.i suoi occhi erano completamente persi nel vuoto e le sue labbra accennavamo un sorriso da ebete in uno stato di trance.

"Ti piace vero?"
Gli chiedo guardandolo.

"No non mi piace, vorrei solo vederlo sorridere veramente,vorrei essere io la causa del sorriso della persona a cui voglio più bene al mondo."
Disse sincero e leggermente in imbarazzo,sorrisi per poi tornare dagli altri e rimettermi al bancone per gli orari di apertura.

Lavorai tutto il giorno servendo ai tavoli insieme agli altri ragazzi,quando tornai a casa si erano già fatte le sette di sera ed io avendo mangiucchiato qualcosa mene andai dritto a letto.

Ma nonostante tutta la mia stanchezza fisica non riuscivo a dormire.

Mi addormentai,ma fu piuttosto inutile,mi svegliai a mezzanotte,la luce bianca della luna illuminava la mia piccola stanza insieme alle stelle,amavo la Luna, così mi alzai andando in terrazzo e piano piano salire sul tetto di casa mia da cui potevo arrivare su tutti i tetti del mio quartiere e fare tutto che volevo e sentirmi isolato.

Mi sedetti sulle tegole del tetto con le gambe al petto a fissare la Luna candida e dolce,avevo bisogno di calmarmi,e quella luce nel bianca nel cielo mi aiutava,ad un certo punto me le mie mani tremano dal freddo ed io mi dondolo sento una coperta venirmi appoggiata sulle mie spalle,prima anche di girarmi però sento qualcuno sedersi accanto a me

"Che ci fai qui idiota? questo è il mio posto dove tu non rompi i coglioni."
Dice lui provocandomi

"Zitto questo è il tetto di casa mia."
Dissi facendogli una pernacchia per poi avvolgermi nella coperta che il ragazzo mi aveva dato e gli borbottai un "grazie.."
Ma dopo avergli fatto la linguaccia anche lui si girò verso di me, facendo scontrare i nostri dolci sguardi,fu quella la prima volta che lo guardai dritto negli occhi,me ne ero perso completamente dentro,erano marroni chiari con sfumature gialle e verdi con un pizzico di azzurro,erano gli occhi più belli che io avessi mai visto..tutti e due rimasimo fermi immobili senza fiato intrappolati dalla bellezza degli occhi del altro.

Quando ci accorgemmo di quello che stava succedendo mi girai velocemente dall'altro lato con le guance scottanti mi misi le mani sulla faccia.

Sentii il ragazzo ridere fastidiosamente

Lo mandai a fanculo borbottando dal imbarazzo il che lo fece ancora più ridere,ahh fanculo Alex.

Eh niente non so come sia possibile ma mi sono ritrovato subito dopo appoggiato alla spalla del ragazzo visto che sono crollato dal sonno ancora sul tetto illuminato dalla luce della luna.

𝐓𝐡𝐞 𝐬𝐚𝐦𝐞 𝐜𝐨𝐥𝐨𝐫 𝐨𝐟 𝐲𝐨𝐮𝐫 𝐬𝐨𝐮𝐥𝐦𝐚𝐭𝐞(Thebadnauts)          Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora