6.

1.1K 57 21
                                    

È mattina,come sempre mi preparo per andare a scuola,oggi mi sono preso coraggio e mi sono messo dei pantaloncini corti e mi sono fottuto del giudizio degli altri anche se ho leggermente paura,si.mi piacciono e per questo probabilmente mi picchieranno..come quella volta,ma voglio affrontare le mie paure.

Vado a scuola entrando a testa bassa cercando di parere invisibile, quando sento la voce dei bulli ed dei rumori simili allo sbattere degli armadietti,sto per correre via,ma decido di sporgermi per cercare di intravedere qualcosa, sgrano gli occhi.. è lui, è Alex che sta picchiando dei ragazzi..aspetta,sono quelli che mi hanno bullizzato per tutto sto tempo!

Alex sbatte il capo su un armadietto,al azzurro sanguina il naso mentre l'altro è pieno di lividi e ferite.

"Non.prendere.più.in.giro.il.MIO.sfigato."
Dice ringhiandogli in faccia ancora più incazzato leccandosi il sangue che usciva dal suo labbro spaccato,un brivido mi  passa lungo la schiena,lui in realtà quindi non mi bullizza realmente,mi dà solo fastidio..in questo stato mi sembra davvero incazzato,sento il sangue gelare ed allo stesso tempo il cuore che batte a mille,m-mi ha difeso..

Vado in bagno appena sento che i ragazzi stanno venendo dalla mia parte.mi chiudo in un bagno e mi cambio mettendomi dei jeans,ho troppa paura del giudizio altrui.

Appena esco dal bagno vedo Alex che si sciacqua il sangue che ha sulla faccia, potrebbe anche sembrare un assassino ma in questo momento lo trovo così fottutamente bello cazzo..

Faccio finta di non averlo visto picchiare i miei bulli..ho paura della sua reazione.

Me ne andai velocemente dal bagno,spero che non sene sia accorto.

***

Ok,oggi Devo andare a lavoro e fare anche l'orario di chiusura,che palle.

Mi avvio verso il bar,vedendo stre aprirmi la porta,in questo periodo ci sto facendo molta amicizia.

Poi il ragazzo torna da Nicola che sembra leggermente geloso di me,lui e Stre si conoscono da molti anni e non vuole che nessuno glielo rubi.

Il rosso ha sulle gambe il violetto,ha la stessa espressione di sempre,mi dispiace tanto per Nicola..

Sento la porta del bar riaprirsi,mi giro e vedo Alex..vado in panico ricordandomi della ciocca blu e nascondendola in mezzo alle altre ciocche marrone castagna.

Mi giro trovandomelo davanti, stranamente sorride,ha un cerotto sul naso dove si intravede del sangue della ferita,senza dire una parola prende la divisa e va in bagno,lo seguo lentamente

Lo vedo tirarsi su la maglietta per cambiarsi..mi giro di scatto coprendomi la faccia e chiudendomi in un bagno cambiandomi a mia volta,appena esco mi avvicino a lui per poi aspettare che il ragazzo si girasse verso di me.

"Grazie..ti ho visto oggi..mi hai difeso."
Dico imbarazzato, vedo le sue gote leggermente più rosee

"No.c-che cazzo dici,non ti ho difeso, l'ho fatto perché mi andava."
Disse bofonchiando

"Ahah se,so che lo hai fatto per me"
Dico ghignando facendolo incazzare ancora di più visto che fa schifo a negare le cose.

Mi manda a fanculo per poi andarsene ma io lo seguo e gli prendo la mano facendo la faccia più perversa che posso

come hai fatto te baciandomi ora lo faccio e ti metto in imbarazzo.

Rido mentre lo vedo mandarmi a fanculo con gli occhi anche se è paralizzato come se fosse in uno stato di trance

Ad un certo punto stacca la mano dalla mia urlandomi cose incomprensibili per poi andare al bancone,vado anche io ridendo

"Ti prego soffoca"
Dice lui guardandomi male

"Ehi! >:("
Feci l'offeso trattenendo le risate.

Ci interrupero Nicola e Stre che ci diedero le ordinazioni,io ero alla cassa a fare gli scontrini mentre Alex stava a dare il cibo.

Mentre distrattamente il ragazzo dava i vassoi notava che mi guardava con aria strana mentre facevo i calcoli,mi girai verso di lui facendo l'innocente, Alex distolse lo sguardo cercando di fare finta di nulla, appena si rigirò sorrisi
Dando l'ultimo scontrino.

Era quasi ora di chiusura e non c'era praticamente nessuno dentro il bar,stavo morendo di sonno quando vedo una tazza di cappuccino sporgermi davanti,alzò lo sguardo e vedo Alex che fa finta di essere indifferente

Sorrido prendendo il caffè insieme al ragazzo.

"Puoi andare via anche ora,chiudo io topo di fogna."
Dice posando la tazzina ormai vuota con ancora l'aroma di caffè

"No sto con te gatto blu"
Dissi provocandolo,mi stava per mandare a fanculo quando mi vibra il telefono

"Zitto o giuro che diventi un gatto pelato."
Dico per poi andare più lontano per poi rispondere alla chiamata

"Mamma?"
Dissi guardando la schermata, sbuffai quando sentii che saremmo ritornati da quel gatto orribile,annui per poi riattaccare.

"Vengo da te dopo"

"Ti devo portare io?"
Chiese

"Credo di si"

"Che palle topo."

"NON È COLPA MIA."
Dissi discolpandomi e tirandogli un pugno sul petto per poi offendermi

Sentii il ragazzo zitto,eravamo in silenzio,ad un certo punto mi sento sollevare da terra,non tocco più con i piedi.
Sono due braccia possenti a tenermi su,arrossisco malissimo, dimenandomi al turchino

"METTIMI GIÙ BASTARDO!!"
dicevo scalciando e gridandogli mentre il ragazzo mi sollevava come se fossi una piuma, sghignazzò per poi uscire dal bar con ancora me addosso che mi dimenavo.

Gli imprecai contro quando finalmente mi poggiò a terra,gli tirai un calcio negli stinchi urlandogli,lui cercava di non ridere anche se era impossibile,mi porse un casco per il suo motorino,era anche grigio.
Lo presi mettendolo,Alex salì sul veicolo e dopo venne il mio turno,mi aggrappai  alle maniglie per poi sedermi.

"Non vorrei dirlo,ma,stringimi forte."
Arrossii,ma non mi ribellai ed eseguii gli ordini stringendolo alla sua pancia con le mie braccia e stringendomi a lui,notando di percepire uno stato di protezione e sicurezza..

𝐓𝐡𝐞 𝐬𝐚𝐦𝐞 𝐜𝐨𝐥𝐨𝐫 𝐨𝐟 𝐲𝐨𝐮𝐫 𝐬𝐨𝐮𝐥𝐦𝐚𝐭𝐞(Thebadnauts)          Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora