CAPITOLO 9

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"Ho bisogno che resti, tesoro," disse Matthew la sera dopo, quando Kaea fece il gesto di alzarsi per uscire dalla stanza.

Lei si voltò a guardarlo, desiderando che indossasse una camicia, così da non avere sempre sotto gli occhi quel torace muscoloso e abbronzato e le spalle nude. Stava cominciando a pensare che fosse inutile cercare di combattere contro il fascino di Matthew. Le risultava sempre più difficile stargli accanto e continuare a ripetersi che non lo desiderava nel tentativo di convincersi.

"E perché?" chiese, sforzandosi di parlare in tono calmo.

"Ho bisogno di leggere," spiegò lui, leggermente a disagio.

Perplessa, Kaea corrugò la fronte.

"Vuoi che rimanga per leggerti qualcosa?"

"No. Ho bisogno di leggere," ripeté Matthew mettendosi le mani nelle tasche dei jeans. "E non posso farlo se tu non sei nella stessa stanza. Perciò ho bisogno di te qui... Vicino."

Ancora confusa, lei gli andò accanto.

"D'accordo... Ehm... Dove dovrei sedermi?"

"Sul letto andrà benissimo."

Kaea gli lanciò un'occhiata guardinga.

"Non sto cercando di sedurti, Kaea," la rassicurò Matthew. "Anche se potrà sembrarti strano, Austin ha letto un articolo in cui si diceva che leggere ai bambini mentre sono nel grembo materno aumenta la loro intelligenza."

Divertita e insieme commossa, lei si sistemò sul letto.

"Vuoi leggere al bambino?"

Lui annuì.

"Sì."

"Va bene," si limitò a dire Kaea con il cuore stretto. "Cosa avevi in mente? Una lista di azioni della Borsa?"

Matthew si mise a ridere.

"No. Austin suggeriva 'Guerra e Pace', ma io gli ho detto che forse era un po' troppo pesante per un bambino."

"Allora, cos'hai scelto?"

Lui prese un libro dallo scaffale.

"Il Piccolo Principe," rispose. "Immagino che questa bambina sarà piena di spirito di avventura, avrà una fantastica immaginazione, e sarà sensibile e buona... quindi questo è un ottimo inizio."

Così dicendo, Matthew le si sedette accanto sul grande letto e cominciò a leggere la storia fantastica del piccolo e dolce principe dai capelli d'oro. Ad ogni parola letta con quella voce profonda, che le arrivava dritta al cuore, Kaea s'innamorava un po' di più.

Matthew aveva mentito quando le aveva detto che non intendeva sedurla. Quando era piccola, suo padre non le aveva mai letto niente. Lei avrebbe rinunciato ai dolci, al gelato, alle caramelle purché le leggesse una favola, o anche solo la pagina sportiva del giornale.

Non appena Matthew finì i primi tre capitoli, appoggiò il libro sul comodino e la osservò con occhi interrogativi.

"Sei molto silenziosa, piccola."

"Ti stavo ascoltando..."

'E mi stavo innamorando di te, Matthew Winwood. Mi stavo innamorando come non mi è mai successo e mai succederà.'

"Avrai pensato che sono pazzo."

'No, amore mio... Io sono pazza... di te.'

"Per niente," rispose Kaea in fretta. "È una bellissima storia... Molto dolce e piena di stupende metafore."

UN AMORE MIRACOLOSODove le storie prendono vita. Scoprilo ora