"Hai saputo più niente del...?" le chiese Alexa, sua cognata. "Del tuo... aiutante procreatore?"
Kaea scoppiò a ridere e le due donne portarono dentro i sacchetti dello shopping.
"Mi piace quel termine. Aiuta a distendere la tensione, non ti sembra?"
"Non vorrei turbare la futura mammina."
"In quel caso, dovresti adoperare l'espressione amante, o padre del bambino, o uno dei cinque uomini che mio fratello detesta di più al mondo. Grazie mille," Kaea disse e digrignò la mascella.
"Detestare mi sembra una parola un po' forte," obiettò Alexa, dimostrando la sua spiccata abilità nel campo delle pubbliche relazioni. «I tuoi fratelli non odiano veramente Matthew Winwood. Non si conoscono neppure."
"Lo odiano... Credimi!" ribadì Kaea salendo al piano di sopra nella camera del nascituro. "Blaze lo detesta perché è un Winwood e uno dei suoi tori ha saltato la recinzione e si è divertito con le nostre giovenche. E poi c'è tuo marito, Hunter. Da giovani, lui e Matthew facevano a pugni tutti i giorni. Ma la cosa peggiore di tutte è che Matthew Winwood ha messo incinta la loro sorellina. Cosa mi dici adesso?"
"Tesoro, con il passare degli anni si cambia. Inoltre, da quando sono diventati adulti, non si sono mai messi a sedere intorno ad un tavolo a parlare."
"Solo per evitare inutili spargimenti di sangue. Sai bene che in Texas è in vigore la pena di morte."
Alexa si mise a ridere e strinse Kaea in un abbraccio.
"Non credi di esagerare un po'?"
"Ho paura di no," mormorò Kaea. "E non esagero quando ti dico che sei stata molto carina a chiamarmi e offrirti di accompagnarmi a fare spese per il nascituro."
Alexa non poteva avere figli a causa di un incidente automobilistico, e lei e Hunter avevano deciso di adottare un bambino. Sua cognata, con gli occhi lucidi, incontrò lo sguardo di Kaea, altrettanto commosso, e tutte e due scoppiarono a ridere.
"Almeno tu puoi dare la colpa agli ormoni. Io, invece, sto bene. È incredibile com'è cambiata la mia vita da quando abbiamo adottato Nikki. Desidero che anche tu e il tuo bambino siate felici come me," disse Alexa e sospirò. "Purtroppo, noto che non hai risposto alla mia domanda circa il tuo aiutante procreatore."
Kaea fece una smorfia.
"Sì. Mi ha trovata."
Tolse i paraspigoli imbottiti e le lenzuola da un sacchetto e li depositò con un tonfo.
"E...?"
"Ha detto che dovevamo sposarci e io gli ho risposto di no. Allora lui ha espresso il desiderio di conoscerci meglio e io ho suggerito la posta elettronica e il cellulare."
"Devi aver provato qualcosa per lui se ci sei andata a letto..."
A Kaea non piaceva che le si ricordasse la sua attrazione per Matthew. Era stata una faccenda puramente a carattere sessuale e in quei giorni lei non si sentiva per niente attratta dal sesso. Per fortuna, in quel momento qualcuno suonò alla porta risparmiandole di rispondere.
"Pizza," annunciò una voce maschile.
Kaea sentì una fitta al cuore. Quella voce le era familiare.
"Io non ho ordinato nessuna pizza," borbottò piano.
Alexa la raggiunse in cima alle scale e rimase a bocca aperta di fronte al tipo che era entrato dalla porta aperta, le labbra piegate in un sorriso devastante.
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UN AMORE MIRACOLOSO
RomansaKaea Pearce non sa se essere felice o disperata. È innamorata di Matthew Winwood, da cui è ricambiata e con cui ha condiviso attimi di passione irripetibili. Eppure ha dovuto separarsi da lui a causa dell'odio secolare che divide le rispettive fam...