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"Non vorresti tornare?" mi chiede Jimin.
"Intendi a casa? A Seoul?" lui annuisce sorridendo.
"No..non sento la loro mancanza."
Potrei sembrare freddo dal modo in cui ho risposto ma anche dal modo in cui la penso.
Non voglio più tornare lì.
In questo luogo...sperduto, mi sento bene.
"Qui nessuno ti giudica.
Le persone sono accoglienti.
È tutto calmo e tranquillo -"
"Ma non puoi viverci per sempre." mi interrompe Jimin. Ha ragione. Ma non glielo dico, non voglio mostrarli di essere un codardo che già pensa al ritorno.
"Cosa vuoi fare? Intendo chi vuoi essere?" mi chiede avvicinandosi a me.
Siamo seduto sulla collina con un leggero vento che ci scompiglia i capelli.
"Nessuno. Posso essere un nessuno?" lui annuisce prendendomi la mano.
"Anch'io Jungkook. Voglio semplicemente essere nessuno."

Il problema però, non era chi essere e chi non essere. Era un'altro e come a Jungkook piace esagerare, era davvero grave e quasi impossibile da risolvere.
I sentimenti che in quei due giorni si stavano creando nei confronti di Jimin.
Quando andarono a dormire dopo un'intera giornata passata a rincorrere gli scoiattoli, pensó a quanto diamine volesse che quel momento durasse per sempre.
Lui e Jimin. Felici. Come bambini.

Ma in fondo.
Dovevano pur sempre tornare indietro.

L'ultima fermata (JIKOOK) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora