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I giorni passavano e nessuno dei due ha più aperto quell'argomento: il ritornare.
Per loro era destino. Destino che quel giorno si sarebbero addormentati in treno e arrivati in questo posto.
Jungkook e Jimin si sentivano felici così.
Non volevano più niente e nessuno.
Lavoravano insieme alle persone del luogo nei campi. Dall'alba fino al tramonto, con pause per il pranzo e ridere e scherzare.
Non era stancante e li Jimin arrivò ad una conclusione.
"Non importa quanto il lavoro sia stancante, se sei circondato dall'aria giusta allora lo amerai di sicuro."
La sera tutti gli abitanti, che erano davvero poco e si conoscevano tutti, si riunivano intorno ad un fuoco iniziando a parlare e scambiarsi bicchieri leggeri d'alcool.

"Ah sono pieno. Oggi è stata una giornata davvero faticosa, non credi?"
"Si confermo." rispondo sospirando.
"Andiamo."
"Dove?"
"Non lo so, ma, camminiamo e basta."

E così abbiamo fatto. Non avere luce è davvero un problema, ma non per noi. La luce della luna illumina il nostro sentiero mostrando cose che anche con la luce del sole non si possono notare.

"Dammi la mano Jiminie, qui c'è un piccolo lago a destra, non vorrei che tu cadessi." dice.
"Kook potresti cadere tu e non io. Guarda che gli occhi c'è gli ho."
"Zitto e dammi la mano."
Gli porgo la mano e lui la intreccia con la sua. Sento qualcosa sussultare nel mio petto e il calore nel mio corpo inizia ad aumentare.
"E se un serpente appare davanti a noi?"
"Allora si corre."
"Ma lo sai Jungkook che i serpenti sono più veloci dell'uomo."
"Allora moriremo."
A questa sua affermazione scoppio a ridere e per poco non scivolo dentro il lago, ma i riflessi di Jungkook sono così pronti che mi afferra e in pochi secondi le nostre labbra sembrano che si stiano per toccare.
"Ops" sussurro, iniziando quasi quasi a sentirmi a disagio per quella vicinanza.
"Già ops...te l'avevo detto di stare attento no?"
I suoi occhi sono puntati sulle mie labbra e i miei sulle sue.

E come disse un vecchio saggio "Un bacio, insomma, che cos’è mai un bacio? un apostrofo rosa fra le parole t’amo…"

E così Jimin fece. Che cosa potrebbe mai essere un bacio? Uní entrambe le labbra. Un bacio a stampo che durò fino a quando entrambi non ebbero più fiato.

"Meglio tornare a casa." si schiarí la voce Jungkook dicendo.
Nessuno dei due parlò in quel tragitto. Solo silenzio. Ma dentro di loro c'era la guerra di sentimenti.
"Baciami ancora una volta." sussurrava nella sua mente Jungkook, mentre Jimin desiderava sentire quel calore mai sentito prima d'ora.

L'ultima fermata (JIKOOK) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora