"Sono Park Jimin.
Le persone pensano che non mi piace parlare molto a causa del fatto che io stia sempre in silenzio, ma, non è vero.
Io ho paura.
Paura di ferire qualcuno o semplicemente dire la cosa sbagliata.
Quindi preferisco ascoltare, parlare tanto nella mia mente e rispondere poco.La cosa più bella che possa esistere al mondo? La risata delle persone.
La cosa più brutta che possa esistere?
Vivere.Sto scrivendo in questo foglio che ho trovato, perché non riesco a mettere ordine nella mia mente e a capire cosa voglio e cosa non voglio.
Voglio tante cose. La prima è non tornare a casa.
Non voglio una sola cosa. Separarmi da Jungkook.
Ieri, ci siamo addormentati uno vicino l'altro e prima di chiudere gli occhi, lui mi ha stampato un bacio sulle labbra.
Sono gay.
Gia dirlo non è difficile. Nel senso, perché le persone sono così tante preoccupate o irritate di chi amiamo o vogliamo amare.
A volte non capisco o forse è meglio non capire.Mi piace Jungkook. E credo che io piaccia a lui.
Non so come è la sua vita li a Seoul.
Non so se una volta scesi dal treno ci rivedremo più, ma...
C'è sempre un ma. Giusto.
Ma non voglio lasciarlo andare.
Voglio, voglio dirglielo.
In modo forte è chiaro.
Jungkook tu mi piaci.
E come disse un vecchio saggio.Se non parli in tempo, allora è inutile che parli."
Poso la penna e mi alzo alla ricerca del mio obbiettivo.
Lo trovo intento a fare colazione da solo, mentre canticchia con qualche canzone alla radio."Jungkook tu mi piaci." dico forte e chiaro, mentre la mia mano così come il mio cuore iniziano a tremare.
Si ferma per un secondo, mi osserva e torna a mangiare.
"Anche tu Jimin. Anche tu mi piaci."Conosce l’amore solo chi ama senza speranza.
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L'ultima fermata (JIKOOK)
FanficDove Jimin si addormenta nel treno arrivando alla sua ultima fermata, ritrovandosi così perso in una città di cui non conosce assolutamente nulla, con il telefono scarico e senza un soldo in tasca. Nella sua stessa situazione però, incontra un altro...