fa leggermente freddo l'estate è quasi finita e la gente comincia a vestirsi più pesante e a uscire di meno, sono sulle scale della basilica di san Pietro e Paolo all'eur come sempre è piena di ragazzi che si divertono, c'è chi beve, chi fuma, chi balla, chi canta o chi semplicemente parla con i suoi amici e poi ci sono io che osservo tutti mentre le mie amiche parlano di argomenti a caso che domani neanche ricorderemo come ogni giorno, avvolte penso che la mia vita sia così monotona non c'è mai nulla di così entusiasmante la mattina mi alzo alle sette, per poi arrivare a scuola alle 7:40 per stare un po alla piazzetta davanti scuola con i miei amici per poi entrare fare sempre le solite 5 o 6 ore di lezione, uscire, tornare a casa e pranzare con le prime cose che trovo, studiare in macchina mentre vado a lavoro fina alle 6, poi esco sto un po con gente a caso che trovo in giro avvolte ceno fuori o a casa per poi riuscire alle 10 e stare fuori fino alle 2 o le 3 per poi ricominciare il giro, e magari a qualcuno può anche sembrare interessante quasi sempre mi dicono cose del tipo *wow fai la modella che figo* *beata te che esci sempre* io invece lo trovo così monotono e noioso esco solo per scappare da casa dove penserei troppo e quando penso sbaglio quindi preferisco uscire a divertirmi facendo cavolate con i miei amici che stare a casa dove non sto per niente bene, a interrompere i miei pensieri è Bianca che mi sventola una mano davanti la faccia "ti sei incantata come al solito Bea, andiamo di la ci sono anche i ragazzi" annuisco e le seguo verso i nostri amici intenti a scegliere della musica "tieni" mi giro e vedo Andrea con della birra in mano, la predo e lo ringrazio con un sorriso per poi berne un piccolo sorso Tommaso si avvicina a me mi saluta per poi rimanere fermo a fissarmi "che hai Bea non fai casino come al solito" dice con un sopracciglio alzato, il mio migliore amico, capiva sempre se qualcosa non andava dirgli un sto bene o un sono stanca non serviva a nulla continuava a chiedermelo finché non gli dicevo tutto, ma sta volta stavo bene non ero stata quasi per niente a casa oggi e ho fatto shopping meglio di così non poteva andare, ero solo stanca e affamata "ho fame" dissi superandolo per andare a rubare un pezzo di pizza alla mia amica per poi mettermi a ballare con tutti gli altri, Francesco si avvicina a me e mi porge la mano "balliamo"annuisco e comincio a ballare strusciandomi ogni tanto addosso a lui guadagnandomi delle occhiate di disapprovo dalle mie amiche che avevano smesso di ballare da un bel po ormai, ma ero già troppo ubriaca per fermarmi, ha cominciato ad accarezzarmi i fianchi spingendo leggermente il mio fondoschiena verso di lui e io ho messo le mani su i suoi capelli strusciandomi un pò su di lui sentivo la sua debole erezione dai pantaloni ma feci finta di niente tanto domani non ci ricorderemo quasi nulla quindi perché non divertirsi anche questa volta, ma ovviamente le mie care amiche volevano impedirmi di fare cavolate "che fai" dice Valeria perdendomi la mano portandomi via da li e raggiungendo le altre "ma che ti dice la testa" dice Giulia spalancando gli occhi "che ho fatto" chiedo confusa guardando le mie amiche che mi guardano incredule "sappiamo tutti che piaci a Franceso non puoi illuderlo così" dice Bianca guardando verso la direzione dove il ragazzo ballava con i suoi amici "io non illudo proprio nessuno stavo solo ballando" dico difendendomi "lui mi ha chiesto di ballare sono solo stata gentile e ho accettato lo avreste fatto anche voi"spiego, guadagnandomi solo occhiate dalle ragazze "facevi prima a scopartelo" dice Martina con tutta la sua delicatezza sbuffo e vado verso la strada "andiamo ho bisogno di far passare la sbronza" mi seguono ricominciando a parlare normalmente come sempre in modo spensierato e felice, adoro le mie amiche riescono a non farmi pensare a nulla è tutto così leggero con loro e anche ora che mi scoppia la testa per l'alcol sto ridendo alle loro stupide battutine riguardo i ragazzi della festa o le oche di turno che sculettano in giro, ci fermiamo davanti al laghetto e mentre parliamo di cosa fare domani la mia attenzione cade su un gruppo di quattro ragazzi, una ragazza bionda poco più alta di me, un ragazzo con i capelli lunghi neri e uno con i capelli marroncini chiari che balla in modo un pò strano facendo ridere i suoi due amici, ma la mia attenzione era rivolta a lui alto capelli mori occhi marroni camicia mezza sbottonata e la sigaretta in bocca, uno spettacolo per gli occhi "ragazze " chiamo la loro attenzione facendole girare verso di me "stavo pensando che non bacio un ragazzo da troppo tempo" a questa mia affermazione scoppiarono a ridere "quanto una settimana e mezza" dice Giulia tra le risate "si, voglio baciare quel ragazzo" dico seria al contrario di loro che stavano ridendo andando verso di lui facendo interrompere le risate delle mie amiche che cercano di fermarmi senza risultati, arrivo davanti a lui con un sorriso stampato in faccia "Beatrice" gli dico porgendogli la mano che stringe sorridendo a sua volta "Damiano" mi giro e faccio un segno di saluto anche a i suoi amici che ricambiano per poi cominciare a parlare tra di loro "bene ho due domande Damiano" gli dico sorridendo per poi girarmi un secondo a guardare le mie amiche " uno, posso un tiro?" gli chiedo indicando la sigaretta che ha in mano, fa una piccola risatina e me la passa faccio un tiro e sento il fumo arrivare nei polmoni dandomi una sensazione di calma "due, sei fidanzato o ti senti con qualcuno?" dico passandogli la sigaretta la ripreme e risponde con un semplice no strafottente "bene" dico per poi prendere il suo viso tra le mani e unire le nostre labbra in un semplice bacio a stampo che lui approfondisce dopo poco mettendo le mani su i miei fianchi accarezzandoli leggermente, sento odore di tabacco e profumo da uomo intorno a me, la sua lingua balla con la mia in lento e dolce bacio che in realtà non dovrebbe avere nulla di dolce, dopo un pò ci stacchiamo gli sorrido sistemandogli il colletto della camicia "beh ciao Damiano" gli dico per poi andare verso le mie a amiche ma quando sono a metà strada sento che mi chiama "Beatrice" mi giro e il ragazzo si avvicina a me lasciando cadere la sigaretta ormai finita "ci rivedremo?" mi chiede ormai davanti a me squadrandomi, gli sposto una ciocca di capelli che gli era caduta sul viso "forse si o forse no chi lo sa" gli dico calma come se avessi tutto il tempo del modo "bene, allora ciao Beatrì" mi saluta con un piccolo bacio sull'angolo della bocca "ciao Damiano" gli sorrido un'ultima volta per poi andare dalle mie amiche che erano rimaste ferme a guardare tutta la scena manco fosse un film "tu sei completamente pazza" dice Giulia "secondo me invece è ancora ubriaca" aggiunge Valeria, rido per le loro affermazioni "non sono ne ubriaca ne pazza, era un bel ragazzo che molto probabilmente non vedrò mai più perché non farlo" dico guardandomi le unghie con la testa ancora sulle sue labbra "sei sempre la solita" dice Bianca "e chi vuole cambiare" affermo facendo ridere le altre, è così bello non pensare alle conseguenze rende tutto più facile e spensierato i problemi non vanno previsti si affrontano quando ti si presentano davanti ne prima ne dopo.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ero molto indecisa sul pubblicarla o meno questa storia, spero vi piaccia ci tengo molto perché mi rispecchio moltissimo nella protagonista ho cercato di rendere questa storia più mia possibile scrivendo anche cose che penso io per usarla come piccolo sfogo dicamo
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Brown Eyes// Damiano David
Fanfiction"dovresti provare a guardare tutto con occhi diversi sai, ti concentri troppo sul futuro e non ti godi il presente, prova a fare come me smetti di pensare ogni tanto"