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Bonnie"Ma avevi detto che era scappata!"
Mi guardò con sguardo furbo "ops", sospirando mi sbattei il palmo della mano sulla fronte
"Non ce la posso fare".
Diedi le spalle ai due cugini per darmela a gambe levate e chiudermi in casa a chiave.
Ma sfortunatamente sentì dietro di me i passi del ragazzo ed aumentai il passo in modo da non farlo entrare in casa.
Ma lui avendo le gambe il doppio più lunghe delle mie mi raggiunse.
Una volta giunti in cucina Joshua appoggiò Nina a terra e quest'ultima si sedette con fatica sullo sgabello della penisola. È così fece anche l'altro intruso.Col gomito si appoggiò al piano tenendosi la testa e mi fissò "mi faresti un caffè?" strabuzzai gli occhi "non solo ti intrufoli in casa mia senza il permesso, ma pretendi che ti faccia pure un caffè senza un per favore?"
Sporse il labbro inferiore facendo una strana smorfia "per favore?".
Alzai gli occhi al cielo e decisi di accontentarlo mentre notai Nina guardarci con un sorriso inquietante.
E subito dopo incalzò "sapete cosa? stareste bene insieme".
La guardai storta "ma che dici!?! Neanche lo conosco e poi è proprio antipatico, non potrei mai stare insieme a un tipo del genere ".
Lui mi guardò offeso "ehi ma a me tu piaci molto" incrociai le braccia "non mi importa".Nel frattempo il telefono cominciò a suonare, e gli occhi di Joshua scattarono sullo schermo "chi è Adam?" chiese prendendo in mano il cellulare.
Sentirlo pronunciare il suo nome sgranai gli occhi e velocemente glielo strappai di mano "non sono affari tuoi".Mi allontanai dai due intrusi e accettai la chiamata scocciata.
"Adam?"
"Mamma sei tu?" quando sentì la sua vocina il mio cuore perse un battito.
"Ciao amore, come stai?" involontariamente il tono della voce divenne più dolce.
"Mamma mi manchi, quando torni?" chiusi gli occhi per evitare di piangere "tesoro mi manchi anche tu, tantissimo. Lo sai che la mamma al momento è via, ma ti giuro che ci vedremo presto, anzi prestissimo" non riuscì ad evitare di sorridere.
Lo sentì tirare su col naso "ma io ti voglio adesso mamma..." "no amore non piangere, te lo pro-" prima che potessi terminare la frase sentì dall'altro lato del telefono un'altra voce."Elijah che ci fai con il mio telefono? con chi stai parlando?" riconobbi la voce di Adam.
"Con la mamma!" la voce squillante di Elijah mi arrivò ben chiara.
"Dammelo un attimo, le devo parlare" lo sentì sbuffare "ok... io vado mamma ciaooo" lo sentì salutarmi "ciao Elijah a presto" lo salutai anch'io, non vedendo l'ora di rivederlo.Ci furono pochi secondi di silenzio, dopodiché la voce di Adam mi raggiunse.
"Ciao Bonnie, mi volevi sentire ?" chiese confuso "in realtà è stato Elijah a chiamarmi, credendo all'inizio che fossi tu" confessai.
Lo sentì ridere "mi chiedo come faccia a sapere la password del mio telefono" si domandò.
Alzai gli occhi al cielo sorridendo "non che sia così difficile, dopotutto è il suo compleanno" gli dissi.
Lo sentì schiarirsi la voce "a sto punto allora è meglio cambiarla, non è sicuro"
"già, hai ragione".Ci fu un momento di silenzio tra noi due ma prima che potessimo dire qualcosa, delle forti risate giunsero alle mie orecchie "c'è qualcuno lì con te?" chiese stranito Adam.
"Ehm... si, ma nessuno di importante, ora devo proprio andare, ci sentiamo, ciao Adam" dopo averlo salutato chiusi la chiamata.
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The Hill brothers
ChickLitBonnie Reed è una ragazza di 20 anni, nata e vissuta a New York; dopo la fine di una relazione decide di trasferirsi lontano, in una cittadina della Louisiana. Ma non sa che quando metterà piede nella terra dei fratelli Hill, verrà a che fare co...