5. Gemelli?

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Eyes so blue
i drown.

❄️   

Bonnie

Appena uscimmo di casa Nina mi porse la mano e io la strinsi.
Facemmo pochi passi fin quando con il suo dito minuscolo non indicò la casa inquietante che ieri notai.
"Ecco io abito lì!" esclamò e rimasi sorpresa.
La guardai "Davvero?" lei annuì.

Arrivammo davanti al portone enorme e arrugginito e lo spinge cominciando a correre verso la porta d'entrata.
Io rimasi ferma esitando a muovere un altro passo.
Nina si girò verso di me e con la mano mi fece segno di raggiungerla "dai vieni!!".

Prendendo coraggio e cercando di togliermi di dosso quella strana sensazione di disagio le arrivai di fronte.
Lei appoggiò la mano sulla maniglia e la girò entrando in casa.
Entrai pure io e richiusi la porta alle mie spalle.
La prima cosa che vidi fu l'ampia scalinata a chiocciola fatta interamente di marmo.
Un grosso lampadario sovrastava la mia testa illuminando l'ampia zona dell'entrata.

Una voce roca mi fece sussultare, distolsi lo sguardo dal lampadario per posarlo sull'uomo, o meglio dire ragazzo, scendere le scale con le mani nei pantaloni eleganti.
Lo guardai e mi sembrò di vedere scendere un angelo dal cielo.
La mia bocca si spalancò.
Il ragazzo in questione era identico al ragazzo che incontrai l'altro giorno nel bar.
Occhi color ghiaccio, capelli neri con la presenza di piccoli ricci e il corpo possente.
Ma osservandolo attentamente potei affermare che non era la stessa persona.
Lui era più alto e sembrava un po' più vecchio di qualche annetto.

O forse erano gemelli?

"Dove ti eri cacciata?" con lo sguardo arrabbiato si rivolse alla bambina.
Nina corse ad abbracciarlo e data la sua poca altezza gli arrivò solamente al bacino.
"Ti prego cuginone non ti arrabbiare, lo sai che ti voglio bene" gli fece gli occhi dolci.

Ma lui rimase impassibile, con lo sguardo serio su lei.
E fu in quel momento il ragazzo alzò gli occhi e li posò su di me.
"Lei chi è?" chiese alla bambina stranito, feci per presentarmi ma la voce acuta di Nina mi precedette "lei è Bonnie, è la mia nuova migliore amica" sorrise.
Il suo sguardo freddo ritornò su di me e mi squadrò da capo a fondo. Sentivo la pelle del viso  andare a fuoco.

Oh no stavo arrossendo!?

Andai nel panico e feci di tutto per non farlo notare, toccandomi i capelli.
Dopo qualche minuto sotto a suoi occhi pungenti distolse lo sguardo e sospirò.
"Vai in camera tua, dopo facciamo i conti" parlò passando la mano tra i capelli.
E io ovviamente rimasi  incantata.

Nina spalancò gli occhi e incrociò le braccia "no! Io voglio stare con Bonnie" impuntò i piedi.
"Nina sto perdendo la pazienza, vai in camera tua, non sto scherzando" lui ordinò serio.
Sbuffando mi si avvicinò e mi abbracciò "ciao Bonnie, ci vediamo" mi salutò con la manina e corse di sopra.

Una volta che la vidi sparire io e il ragazzo dagli occhi freddi rimanemmo soli.

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