10. Carina

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Bonnie

Passò una settimana dall'arrivo del misterioso ragazzo, ma non ebbi più il modo di vederlo. Erano le 9:00 del mattino e io me ne stavo comodamente seduta sul mio divano con il computer appoggiato sulle  gambe, alla ricerca di annunci lavorativi. Ma non trovai nulla che mi convincesse.
Così decisi di vestirmi e uscire per fare una passeggiata in città.

Passeggiando per le vie del centro decisi di fermarmi al bar dell'altra volta. Arrivata davanti all'entrata spinsi la porta per entrare.
All'interno del bar erano presenti alcune persone sedute comodamente ai loro tavoli.
Io raggiunsi il bancone dove vidi subito Connor che stava lavorando.
"Ehi" lo salutai, e lui sussultò. Ma appena mi vide, mi regalò un sorriso a trentadue denti.
"Bonnie da quanto tempo! Desideri qualcosa?"
ci pensai su e decisi di prendere una brioche alla crema e un caffè.
"Arrivano subito"

Dopo avermi servito lo ringraziai e pagai.
Nel frattempo che consumavo la colazione parlai con Connor di varie cose, e per caso accennai al fatto che stessi cercando lavoro.
Lui mi guardò sorpreso e mi informò che aveva bisogno di aiuto per gestire il bar e mi offrì il posto.
Quindi siccome mi servivano soldi accettai molto volentieri e disse che potevo iniziare ufficialmente a lavorare da lunedì, quindi fra una settimana.

Dopodiché decisi di tornare a casa e salutai Connor.
Arrivata nel vialetto di casa mia, notai una macchina davanti alla casa di Nina. Era la stessa del ragazzo misterioso che non vedevo da alcuni giorni. Questo significava che era tornato.
Ero talmente distratta che per poco non sbattei la testa contro la porta d' ingresso.
Entrata mi fiondai subito a cambiarmi e mettermi una tuta.

Però non feci in tempo a coricarmi sul divano che il campanello suonò. Mi sfiorò il pensiero di non aprire e fingere di non essere in casa.
Ma il campanello continuò a suonare ripetutamente. Grugnì e controvoglia aprì e con mio grande dispiacere mi ritrovai davanti Joshua.
Lo guardai in cagnesco "che vuoi?" "Blondie, è da un po' che non si ci becca.. oh posso entrare? grazie!" senza che potessi ribattere mi superò.

Sbuffai "Nina qui non c'è, quindi puoi andartene, e inoltre dovreste entrambi rispettare la privacy altrui e non entrare in casa delle persone senza il loro permesso" sbottai ormai stufa.
Joshua sollevò le sopracciglia "oh ma io non sono qui per Nina, ma per te".
Lo guardai confusa e lo incitai con uno sguardo a continuare.
'Questa sera io e i miei fratelli abbiamo pensato di invitarti a cena a casa nostra e ovviamente come risposta non vogliamo un "no", oppure Nina sarà molto dispiaciuta" Joshua mi guardò sorridendo.

"'Mi dispiace ma questa sera sono occupata" dissi, ma in realtà non avevo nulla da fare. Come minimo sarei rimasta a casa a guardare un film. Non avevo assolutamente voglia di cenare con loro, né di subirmi le loro stupidaggini.

"E sentiamo cosa devi fare di così importante?" chiese curioso. Lo guardai male "non sono affari tuoi" ma lui non si arrese e si avvicinò notevolmente "devi vedere il tuo ragazzo? Se è per questo invitalo a cena, saremmo molto contenti"  fece un strano sorriso.

Respirai profondamente "ripeto, non sono affari che ti riguardano".
Si mise le mani in tasca e si guardò intorno pensieroso "com'è che si chiama il tuo ragazzo ? Adam?"

La mia pazienza superò il limite, mi avvicinai e cominciai a spingerlo dalla schiena invitandolo ad uscire, ma non riuscì a smuoverlo di un centimetro, il suo corpo era massiccio.
Così dovetti arrendermi e accettai l'invito sperando che se ne andasse.

Mi guardò compiaciuto, perché aveva ottenuto quello che voleva.
"Ora ti prego di andartene" lo condussi alla porta ma prima che potesse andarsene "mi raccomando Blondie, per questa sera per le 20:30 vestiti carina" mi fece l'occhiolino lanciando uno sguardo fugace alla mia tuta, e finalmente dopo se ne andò.

Aspetta che ha detto?

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