11. Jonathan Hill

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Bonnie

L'orario  della cena era quasi arrivato e io me ne stavo davanti allo specchio di camera mia, contemplando il mio riflesso. Indossavo un vestito bianco non troppo scollato  che arrivava a metà coscia. Feci una smorfia, pentendomi amaramente  di aver accettato l'invito. 
Presi  il necessario per poi gettarlo alla rinfusa nella borsetta.
Chiusi  a chiave casa per evitare imprevisti spiacevoli e presi a camminare  sul marciapiede in direzione  casa Hill. In pochi minuti raggiunsi il cancello notando che era semi aperto, così semplicemente decisi di entrare.
Raggiunta  la porta d'ingresso suonai il campanello aspettando che qualcuno aprisse.

La porta dopo pochi secondi si spalancò all'improvviso rivelando il viso di Joshua. Le sue labbra si aprirono in un sorriso a trentadue denti.
"Ti stavano aspettando tutti Blondie" mi riservò uno sguardo languido.
"Ciao Joshua" lo salutai alzando gli occhi al cielo.
Si fece da parte facendo incitandomi ad entrare, ma prima  che chiudesse la porta dietro di noi, scorsi con la coda dell'occhio il suo sguardo soffermarsi sul mio sedere.

Lo seguii mentre mi condusse alla sala da pranzo. Non feci a meno di osservare la sua schiena imponente  davanti a me. Scesi  con lo sguardo sul  suo sedere fasciato da dei pantaloni eleganti.

Niente male.

Arrivammo in sala da pranzo e notai delle persone sedute a tavola, ma non appena ci videro entrare si alzarono per fare i propri saluti.
A pochi passi da me sentii uno leggero strillo di felicità  e in un batter d'occhio Nina mi corse incontro abbracciandomi.
"Sei venuta!" le sorrisi accarezzandole i capelli raccolti in due treccine.
"Tu sei Bonnie vero? Piacere, mi chiamo Mark, sono il padre di Nina e lo zio di questi farabutti" un uomo dai capelli castani mi si posizionò di fronte e mi porse la mano. Mi affrettai a stringerla  "il piacere è mio" gli sorrisi.

Sentii una presenza alle mie spalle e girai di poco lo sguardo notando Joshua.
Feci per aprir bocca per dirgli di spostarsi ma una donna mi strinse tra le sue braccia. Rimasi spiazzata da quel gesto.
"Ciao cara, Nina mi ha parlato così tanto di te, ma devo dire che anche Joshua non fa altro che parlare di te " mi fece l'occhiolino ridacchiando  lanciando poi uno sguardo complice al diretto interessato.
Dietro alle mie spalle sentì sbuffare.
"Va bene zia, ora è meglio se ci accomodiamo a tavola" Justin la interruppe e io ne fui grata.
"Scusami tesoro, a volte tendo essere un po' invadente; comunque mi chiamo Vanessa".

Sentii una mano posarmi sulla parte bassa della schiena, appena sopra al sedere, condurmi al mio posto a tavola. Mi girai leggermente e vi trovai  la mano di Joshua.
Mi accomodai a tavola dove alla mia destra si accomodò Joshua e  a sinistra Nina. Mark si sedette a capotavola con a fianco Vanessa, e  Justin mi si accomodò di fronte. 
Notai un particolare: un posto vuoto a capotavola.
Corrugai le sopracciglia confusa.

Feci per chiedere se mancasse qualcuno ma fui bloccata dall'ingresso di un ragazzo.
"Scusatemi per il ritardo" la sua voce rauca provocò un brivido in tutto il mio corpo. I miei occhi si inchiodarono nei suoi occhi  limpidi.
Mi mancò il fiato.
Era il ragazzo misterioso.
"Jonathan!!"  Nina si alzò dalla sedia  e gli corse in contro, e quest'ultimo la prese in braccio.
"Ciao tesoro".

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 09, 2022 ⏰

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