-Stay in the shadows -
❄️Bonnie
La suoneria del cellulare mi svegliò bruscamente. Aprì gli occhi e a tastoni cercai il telefono e una volta afferrato, accettai la chiamata senza guardare chi fosse.
"Pronto?" pronunciai assonnata, dall'altra parte sentì un sospiro di sollievo "Bonnie! Finalmente rispondi" al suono della sua voce sgranai gli occhi e mi tirai su di scatto.
Mi schiarì la voce e mi grattai la nuca "Si scusami, sono stata impegnata".
Scostai le coperte e mi alzai dal letto.Lo sentì schiarirsi la voce "allora come va? Tutto bene lì?" chiese imbarazzato.
Rotei gli occhi "che cosa vuoi Adam? Ti avevo detto di chiamarmi solo in caso di emergenze!" imprecai mentalmente."Si lo so ma mi mancavi, volevo sentirti"
"Senti adesso devo andare, non ho tempo di parlare con te. C'è Elijah lì con te?""No sta ancora dormendo" lo sentì sospirare.
"Beh allora chiamerò oggi pomeriggio, ciao"
"Aspetta Bonn-" non lo feci terminare che attaccai.Gettai il telefono sul letto e andai in bagno a farmi una doccia.
❄️
Una volta rivestita scesi di sotto e andai in cucina a farmi un caffè.
Una volta pronto lo versai nella mia tazza e prima che potessi sedermi a berlo il campanello suonò.
Sbuffai "ma chi diavolo è".
Guardai prima di aprire dallo spioncino ma non vidi nessuno.
Feci per tornare indietro pensando che fosse uno scherzo di qualche bambino, ma il campanello suonò una seconda volta.Aprì di scatto la porta e ai miei piedi trovai la stessa bambina dell'altra volta.
"Che cos-" non terminai di parlare che la bambina mi superò e corse in casa."Ehy! Torna qui!" strillai. Le corsi dietro e me la ritrovai in cucina in ginocchio sulla sedia, davanti alla mia tazza di caffè.
Mi guardò e indico la tazza "posso berlo? Ti prego!" mi pregò.
La guardai con gli occhi fuori dalle orbite
"No ovvio che no!" le strappai dalle mani la tazza."Si può sapere perché per la seconda volta entri in casa mia senza permesso? I tuoi genitori non ti hanno insegnato l'educazione?!" urlai.
Il suo sorriso si spense, assumendo un'espressione triste.Ok forse ho un po' esagerato. Non dovevo urlarle contro.
"Mio papà è sempre al lavoro" giocherellò con l'anellino rosa che portava sull'indice.
Aggrottai la fronte "e tua mamma dov'è?" scrollò le spalle e a quel punto per poco non svenni."Come fai a non sapere dove si trova tua mamma?"
"L'ultima volta che l'ho vista è stato Natale scorso, di solito lei viene a trovarmi solo per le vacanze e poi scompare" mentre parlava era sempre più triste.Ero completamente scioccata.
"E non hai un fratello o sorella, insomma qualcuno?" chiesi.
Fu a quel punto che tornò a sorridere "si!! I miei tre cugini, anche se non vogliono mai giocare con me con le Barbie, dicono che sono grandi"Feci un sospiro di sollievo.
Almeno non era sola.
"E ti lasciano andare in giro tutta da sola, ti lasciano entrare in case di sconosciuti?" alzai il sopracciglio.Rise "In realtà no, sono scappata e loro non lo sanno! Volevo conoscerti" sussurrò.
Alzai le sopracciglia "conoscermi? E come mai?" chiesi stranita.
"Si! Ieri ti ho vista scendere dal taxi, mi sei subito piaciuta, eri bellissima e ho pensato che potevamo diventare amiche"E a quel punto risi anch'io. Mi avvicinai e le appoggiai una mano sulla spalla.
"Adesso i tuoi cugini sono a casa? chiesi.Lei annuì con la testa "Ok allora andiamo, ti accompagno a casa".
Lei sgranò gli occhi "NO! ti prego non dirlo che sono scappata, si arrabbieranno!"
Sospirai e mi inginocchiai alla sua altezza.
"Tesoro, mi spiace ma devi tornare a casa, non puoi stare qui, loro lo devono sapere. E se scoprissero che non sei in casa? Potrebbero preoccuparsi" cercai di tranquillizzarla e farla ragionare.
Ci pensò per qualche secondo e poi accettò
"Ok va bene" mi porse la mano "sono Nina" sorrisi e gliela strinsi "Bonnie".❄️
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The Hill brothers
ChickLitBonnie Reed è una ragazza di 20 anni, nata e vissuta a New York; dopo la fine di una relazione decide di trasferirsi lontano, in una cittadina della Louisiana. Ma non sa che quando metterà piede nella terra dei fratelli Hill, verrà a che fare co...