Parte 7

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Toga's pov

La mattina del giorno dopo mi sveglio per colpa di un raggio di sole sulla faccia.
Mi stiracchio ma sento qualcosa che tiene la mia mano.
Guardo giù e mi accorgo che sto stringendo Ochaco tra le mie braccia, che è ancora addormentata.
Oddio non è che durante la notte l'ho abbracciata e appoggiata a me così come ora?
Penso imbarazzata.

Speriamo che non se ne sia accorta.
Sfilo dolcemente è delicatamente il braccio intorno a lei e silenziosamente mi alzo e scendo in cucina.
Ancora un po' scioccata da prima mi metto a fare la colazione.
Finisco i pancake e manco fosse un orologio vedo arrivare Ochaco dalla camera e stropicciarsi gli occhi ancora mezza addormentata.
Come carina appena sveglia, con i capelli tutti scompigliati e gli occhi socchiusi.
Vedo verso di lei e le dò un bacio sulla fronte mormorando un piccolo buongiorno.
Lei diventa subito rossa e mi guarda imbarazzata.

Io, prendendola in giro e facendo il mio solito sorrisetto: cos'è, ti imbarazzi ancora per queste cose, O-cha-co? -
Scandisco le sillabe del suo nome pronunciandole con un tono di sfida.
Pensi di potermelo permettere visto che in questi piccoli dibattiti vinco sempre io.
La sua faccia ancora rossa diventa imbronciata e mi guarda a mo' di rimprovero.
Mi giro e le faccio segno di sedersi per fare colazione.
Ma prima che possa fare un altro passo la voce di Ochaco mi raggiunge forte e chiara, non sembra quella di una che si è appena svegliata.

O: Dimmi un po' Toga ma tu, per caso, dormi con un pupazzo di solito? -

Io mi giro un po' disorientata.
La guardo con una faccia interrogativa e le rispondo:

Io: No perché? -

Lei mi guarda con un sorrisetto di vittoria e mi risponde.

O: No sai perché stanotte mi hai abbracciato e stretta a te manco fossi un orsacchiotto con cui dormire e non riuscivo a staccarmi da te così sono rimasta lì.
Se non dormi con un pupazzo allora devo essere io colei che volevi stringere tanto da non lasciare più.-

Io realizzo quello che ha appena detto e arrossisco fortemente, cavoli se ne è accorta.

O: Sei proprio sbadata cara la mi-a To-ga. -

Dice imitandomi come ho fatto io prima con lei.

Mi giro ancora rossa in faccia e le rifaccio segno di sedersi senza parlare perché sono ancora imbarazzata e sento che si siede poi mi avvio verso la cucina a prendere i pancake e a respirare per riprendermi da quello che aveva detto.

Ochaco's pov

Mi siedo con un sorrisino vittorioso e la guardo andare in cucina, sapendo benissimo che è ancora rossa.

Sono contenta di essere riuscita a rispondergli ma non continuerò a pressargli su sta cosa, tanto alla fine a me è piaciuto questo gesto, ma non lo ammetterò mai ora.

Dopo un po' torna in salone con un piatto di pancake.

La guardo felice e grata, adoro i pancake.

Io: Se continui così mi abituerò a mangiare bene e dovrò venire qui tutti i giorni per non mangiare cibo in scatola Hahahaha. -

Dico scherzando.

T: A me non dispiacerebbe sai.-

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