Parte 13

167 10 4
                                    

Toga's pov

Siamo su un treno che ci sta portando verso Tokyo.

Non ci siamo dette niente per tutto il viaggio fino ad ora.
Siamo abbracciate sedute sui nostri sedili, io con la testa appoggiata sulla sua spalla e lei sulla mia testa.

Con una mano le accarezzo le cosce, come se volessi far capire a tutto il treno che lei è mia e che nessuno si deve permettere neanche di guardarla.

Lei è un po' rossa in faccia, ma non dice niente. Anzi sorride e mi stringe l'altra mano nella sua.

Vorrei che questo momento non finisse più, e invece dopo un tempo che mi è sembrato allo stesso tempo 1 secondo e infinite ore si sente la voce della carrozza annunciare il nostro prossimo arrivo a Tokyo.

Con mio grande dispiacere, e probabilmente anche suo, ci alziamo e ci avviamo verso l'uscita.

La prendo per mano e scendiamo dal treno.

L'aria fuori mi congela, ma la sua mano stretta nella mia mi dà un senso di calore che mi scioglie come fossi burro.

Scendiamo le scale e giriamo verso l'uscita del sottopassaggio.

Mi giro a guardarla e vedo che si sta scaldando l'altra mano con il fiato per il troppo freddo, e che le sue labbra sono diventate un po' viola e tremano.

Mi fermo di scatto senza riuscire a trattenermi.

Le prendo anche l'altra mano e la sposto verso il muro poggiando poi le mie labbra sulle sue premendo con forza per riscaldarle.

Lei si mette in punta di piedi e preme di più sulle mie labbra.

La guardo.

Io: Hai meno freddo adesso? -

O: Si grazie. -

Sempre tenendoci per mano usciamo dal sottopassaggio.

Ochaco's pov

Sono ancora sotto shock, tutto questo è così tanto e io sono così contenta, come mai nella vita praticamente.

Usciamo dal sottopassaggio e facciamo per svoltare verso la strada di casa quando un qualche cosa di alto e biondo sfreccia contro Toga abbracciandola e stacca le nostre mani facendoli quasi cadere a terra entrambi.

Mi accorgo che quella "cosa" è Hawks che è venuta a prenderla.

Lei ride.
Anche io sorrido vedendola ridere così, mi mancava.

Sono talmente incantata a guardarla che non mi accorgo che una figura anch'essa alta e bionda si dirige verso di me.

Mi prende la testa e delicatamente la appoggia al suo petto.

Questo abbraccio così semplice e con poco contatto può essere solo di lui, il mio migliore amico, colui che mi ha sempre rispettata ed aiutata.

Mi aggrappo alla sua maglia abbracciandolo e alzo gli occhi.

C'è lui che guarda da un'altra parte e fa una faccia da finto arrabbiato ma so che in realtà è contento di vedermi.

Per allentare la tensione lo spingo via dicendo:

Caffè And Books // TogarakaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora