Le labbra rosa di Mei mimarono parole di incoraggiamento a Yeonjun, che replicò con un sorriso lieve, appena percettibile.
L'adrenalina e l'ansia da prestazione lo stavano divorando.
Credeva che se qualcuno gli avesse rivolto la parola in quel momento, avrebbe davvero potuto vomitare.
Per fortuna non aveva cenato quella sera.Respirando profondamente, si prese qualche secondo per ammirare la sua ragazza, completamente fasciata in un aderente tubino bianco.
Delle ingombranti ali piumate sbucavano dalle sue spalle.
Il makeup leggero e i capelli raccolti in una morbida treccia contribuivano a renderla ancora più angelica.
Era decisamente perfetta per interpretare quel ruolo.
Di colpo Yeonjun si sentì privilegiato ad avere a che fare con una simile creatura.
Istintivamente si toccò le corna sulla sua testa.
Mancava poco alla scena madre.
Era destino che la parte del mostro fosse toccata a lui.
Ed era destino che la parte dell'angelo fosse capitata a Mei.
Lei lo avrebbe salvato, gli avrebbe squarciato quelle orrende corna e al loro posto avrebbe fatto spuntare una corona di fiori.
Così pensavano gli spettatori.
Ma la realtà era un'altra.
L'angelo non avrebbe strappato un bel niente, né tanto meno ci sarebbe stata una banale coroncina di fiori di campo, no.
L'angelo aveva un compito più arduo, più spinoso.
L'angelo, l'avrebbe aiutato ad amarsi.
Il mostro avrebbe accettato le corna e grazie a lui, avrebbe imparato a conviverci."Cinque minuti!!"
Bisbigliò l'insegnante, a loro e al resto del club di teatro.
Lo stomaco di Yeonjun cominciò a brontolare, facendogli domandare se fosse stata davvero una buona idea, quella di digiunare."Tieni"
Mei gli passò una barretta energetica al caramello, sorridendogli con gli occhi.
"Lo sapevo che non avresti toccato cibo, stupido zuccone"
"Ma tu sei davvero un angelo?"La ragazza sghignazzò, ritornando alla sua postazione per l'ingresso, mentre Yeonjun cominciando a scartare la sua cena, si perse in mille pensieri.
Non scherzava affatto con quella frase.
Chi l'avrebbe mai detto che quando credeva le cose non potessero andare peggio sarebbe bastato un suo abbraccio a dargli conforto?Alle prove di qualche mese passato, Mei si era accorta ci fosse qualcosa di diverso negli occhi di Yeonjun.
Non possedevano la solita luce, erano... Tristi, spenti.
L'aura scura che lo circondava non passava di certo inosservata, o almeno non a lei, che spesso si ritrovava abbagliata da quel ragazzo dalla risata facile.
Sebbene i due fossero entrambi membri dello stesso club da quasi un intero anno, non avevano mai avuto occasione di approfondire la loro amicizia e di questo, la minore ne stava iniziando a risentire.
Yeonjun non era tipo da aprirsi senza riserve, perciò, Mei, decise di avvicinarsi a lui piano piano, gradualmente, proprio come farebbe un veterinario con un animale ferito.
Giorno dopo giorno coltivò in silenzio il suo sentimento, fino a che, decisa ad alleggerirgli il carico, durante un pomeriggio di completo relax, gli afferrò le mani, lasciando il ragazzo di stucco."Junnie, lo sai che se c'è qualcosa che ti turba a me... Puoi dirlo"
Quella dolce frase lo colpì come un fulmine a ciel sereno.
Delle lacrime disperate gli rigarono il viso e dei piccoli singhiozzi lo fecero sobbalzare.
Mei gli si avvicinò e appena il moro gli poggiò la testa sulla spalla, lo strinse forte a sé, carezzandogli dolcemente la schiena."Shhh, shhh, non c'è bisogno di piangere, ci sono qui io adesso, non sopporterai più nulla tutto solo"
Yeonjun pianse più forte, cacciando fuori ciò che si era trattenuto fino ad allora.
A casa non poteva farsi sentire dai suoi, non voleva.
Però loro litigavano ogni giorno... E lui sentiva ogni urla, ogni grida...
Era uno strazio.
Ma d'ora in poi sarebbe stato diverso.
D'ora in poi al suo fianco ci sarebbe stata Mei.
Il peso sulla sua testa, le corna, non l'avrebbero più infastidito."Ti senti... Meglio?"
Gli domandò con voce sommessa.
Ancora qualche minuto e l'avrebbe seguito piangendo come una fontana.
Il ragazzo si limitò ad annuire, poi, si accoccolò sul petto di lei, che, nonostante arrossì, non si mosse di un millimetro.
Gli accarezzò i capelli finché entrambi si addormentarono.
Il risveglio fu uno dei più dolci della loro vita.
Da quel momento di estrema intimità, divennero inseparabili.Ci furono giorni in cui Yeonjun si sentiva in colpa nel riversare le sue ansia sulla fidanzata, ma lei, non aveva intenzione di cedere.
Ormai erano una coppia e se lui avesse avuto un problema, avrebbe potuto tranquillamente rivolgersi a lei."È così che si comportano due fidanzati"
Gli ripeteva.
Il moro le sorrideva e la baciava e tutti i suoi risentimenti scomparivano in un baleno."Un minuto! Ricordatevi l'ultima prova! Appena senti gridare 'Un mostro!', Yeonjun tu ti fionderai verso lo specchio e attaccherai con 'Buon dio, che sono queste corna del demonio?' "
Si voltò in fretta verso Mei.
"Tu Mei, entrerai in scena alla sua battuta 'Meglio la morte!' "Yeonjun scrollò le ultime briciole rimaste appiccicate sulle mani, poi fece scrocchiare tutte le dita, catturando l'attenzione di Mei.
Odiava quel rumore, lo trovava fastidioso, le faceva senso.
Dopo averle dedicato una linguaccia, fece appena in tempo a passarsi la lingua sui denti che le sue orecchie udirono la fatidica frase.
Sgomberando la mente, corse davanti allo specchio e prima di iniziare a recitare pensò al viso infastidito della fidanzata.Mi farò perdonare, in fondo gli angeli non provano rancore.
"Buon Dio! Che sono queste corna del demonio?!"
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Tomorrow by together || SHOTS ||
Fanfiction•One shots •Ispirati ai loro concept, alle canzoni, alle foto •Protagonisti i TxT •boyXgirl •Ogni membro ha come protagonista una ragazza che in ogni one shot sarà sempre la stessa