Capitolo 14

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Ero seduto nella mia stanza privata, mentre aspettavo l'inizio dell'asta.

Vidi Ambrose ad un loggione non troppo lontano dal mio con la sua tunica da Magus e con lui c'erano altri della Torre Bianca.

Se anche la Torre Rossa avesse abboccato all'amo, oggi ci sarebbe stata una corsa al rialzo, e le mie tasche avrebbero ringraziato.

L'asta ebbe inizio, ma nessuno faceva offerte. Non era mai successa una cosa come questa, alla fine qualcuno del pubblico disse al banditore che non volevano perdere tempo con queste cose e di mostrare il prisma arcobaleno.

Dopo un breve consulto, si decise di fare entrare il prisma, un brusio generale poteva essere udito, nessuno credeva potesse essere vero, fu un mago della Torre Rossa a parlare, dopo che fu annunciata la base d'asta a dieci milioni di monete d'oro.

«Banditore non ti sembra sia troppo alta come base d'asta, chi ci dice che poi funzionerà?»

«La nostra casa d'aste garantisce il prisma per l'iniziazione di duecento maghi novizi, in più il mago non soffre gli effetti collaterali dei normali prismi, se volete possiamo fare una dimostrazione.»

«Vada per la dimostrazione.» Disse il mago della Torre Rossa.

«Molto bene, mio nipote compie quest'anno diciannove anni, se i maghi presenti vogliono testarlo potranno vedere che il suo fisico è quello di un mago, ma che non è stato ancora iniziato. Arthur, vieni avanti.»

Il ragazzo si fece avanti in attesa che qualcuno dal pubblico si facesse avanti a sua volta per controllarlo.

Il mago che aveva parlato prima fece cenno a qualcuno vicino a lui di salire sul palco.

L'uomo si alzò in piedi e salì sul palco.

«Buona sera a tutti mi chiamo Carlton, e sono un alto mago della Torre Rossa. Mi presto a controllare il corpo di questo giovane.»

Carlton prese una bacchetta e l'appoggiò sulla fronte di Arthur, la pietra sulla bacchetta si accese.

«La bacchetta che ho in mano è un tester, mi dice se la persona ha un corpo da mago, il fatto che la pietra si è illuminata me lo conferma, se fosse stato già iniziato la pietra sarebbe esplosa.»

«Molto bene, signor Carlton, le chiedo di rimanere qui. Ora Arthur appoggia una mano sul prisma, e pronuncia la formula per attivarlo.» Disse il banditore.

Arthur fu subito inondato di luce arcobaleno e quando si spense, era in piedi come se niente fosse.

«Ora signor Carlton, potrebbe controllare se Arthur è un mago e se l'iniziazione ha avuto successo?»

«Sono qui per questo.»

Carlton avvicinò la bacchetta alla fronte di Arthur, la pietra si accese un attimo per poi spegnersi con uno scoppio, mi ricordò le lampadine ad incandescenza quando si fulminavano.

«È un mago.» Concluse Carlton.

Ignorai il brusio sommesso degli astanti, potevo solo gioire, questa dimostrazione avrebbe fatto lievitare il prezzo ancora di più, e il bello era che la casa d'asta non avrebbe avuto la sua percentuale, perché eravamo già d'accordo sulla dimostrazione e che fosse un parente del proprietario a usufruirne come pagamento, ciò che non previsi fu l'arrivo degli elfi interessati anche loro al prisma arcobaleno.

Il banditore iniziò l'asta per il prisma, le offerte salivano velocemente, alla fine fu la Torre Rossa ad aggiudicarsi il prisma arcobaleno per centocinquanta milioni di monete d'oro.

Mentre uscivo dal mio loggione e viaggiavo per i corridoi della casa d'asta, sicuro di non essere riconosciuto, sentii qualcuno della Torre Rossa dire che era un buon affare quello di questa notte, perché avrebbero risparmiato molti soldi in quanto non dovevano trattare i maghi per rimettersi, e che coloro che avrebbero usato questo prisma avrebbero avuto molte più possibilità di diventare Magus, perché non si portavano dietro il trauma fisico del passaggio a mago che in molti casi, nonostante le cure molto costose, non guarivano del tutto lasciando dietro strascichi.

UN UOMO COME TANTI ALTRIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora