Il sette di luglio tutto era pronto per il matrimonio, gli ospiti avevano iniziato ad arrivare il giorno prima, ma era prevedibile e non ci facemmo trovare impreparati.
Anche Cian arrivò in compagnia di Breasal, e portarono un unguento da mettere sulle palpebre degli occhi di mia madre per darle modo di vederli. L'effetto dell'unguento durava venti giorni poi sarebbe sparito.
Cian e Breasal furono molto galanti con lei, dopo che il re ebbe officiato il rito del matrimonio i due folletti furono ospiti al nostro tavolo dove mangiarono cibo dei folletti e bevuto birra dei nani.
Fu solo in quel momento, quando li vidi parlare con mia madre, che seppi che folletti se volevano potevano parlare la lingua degli umani.
Il matrimonio fu all'aperto e anche il pranzo nuziale, montammo dei gazebo sotto cui mettere i tavoli per tenerli al riparo dal sole cocente estivo.
Di tanto in tanto, senza che nessuno se ne accorgesse, usavo la magia per fare alzare un po' divento e rinfrescare l'aria in modo da dare sollievo agli invitati.
Durante il quarto giorno di festeggiamenti, mentre gli ospiti erano intenti a guardare uno spettacolo teatrale, arrivò uno Zhu Que spaventando tutti, con la sua apertura alare di sei metri e le fiamme che lo avvolgevano tutti i maghi presenti puntarono le bacchette, mentre gli elfi chi le frecce chi incantesimi, per fortuna fui abbastanza veloce da stordire gli elfi e disarmare tutti con due incantesimi ad ampio raggio.
«Che nessuno attacchi l'uccello vermiglio del sud, o verrà buttato fuori immediatamente da questa proprietà.» Dissi usando la magia per amplificare la mia voce.
Cian mi salì su di una spalla mentre mi dirigevo verso lo Zhu Que che atterrò e prese forma umana, Breasal gli fu subito vicino e gli diede un abito da sera molto elegante da indossare che all'inizio non capii da dove fosse spuntato fuori, ma poi riconobbi la zucca bottiglia incantata che regalai a Cian.
«Mi chiamo Huŏ Yì, voi mi conoscete come Zhu Que o uccello vermiglio del sud, sono venuto qui per parlare con te Drake Malek.»
Mentre Huŏ Yì mi parlava nel linguaggio degli uccelli il sistema mi aiutò prima a tradurre e poi ad imparare la lingua, così potei rispondergli nel suo idioma.
«Possiamo andare in casa, se preferisci.»
«Meglio fare due passi, lontano da qui, i folletti terranno lontani i ficcanaso.»
«Allora ti seguo.»
Huŏ Yì camminò fino a raggiungere il vecchio pozzo asciutto, poi iniziò il suo racconto.
«Conosci le voci secondo cui goblin, orchi e troll stanno abbandonando le loro terre?»
«Certo, gli elfi non ne sono felici e si stanno facendo la guerra, si pensa che presto coinvolgerà anche noi umani.»
«Non farà in tempo a coinvolgervi, o almeno non del tutto. C'è un mostro sotto quelle terre che si sta risvegliando. Una volta desto si farà largo per poter uscire dalla sua prigione di terra e distruggerà tutto con il suo respiro velenoso.»
«Di quale creatura stiamo parlando?»
«Un drago velenoso, il drago del miasma chiamato Dú È Long.»
«Cosa vuoi che faccia?»
«Avvertire tutti, e preparatevi a combattere o morire.»
«Quanto tempo abbiamo prima del suo risveglio.»
«Tre anni. Ma nel frattempo i miasmi continueranno a fuori uscire e ad uccidere tutto quello che troveranno sulla loro strada, è il motivo per cui i sognoro si stanno estinguendo e l'albero custode degli elfi sta morendo.»
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UN UOMO COME TANTI ALTRI
FantasíaUn cittadino, come tanti altri, mentre cammina per le vie di Perugia, viene colpito in testa da un vaso di fiori caduto da una finestra. L'uomo muore e finisce in fila con le l'altre anime in attesa di essere ricevuto da Re Yan noto anche come Re En...