-1 Mentre eri via (prima parte)

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Come si dimentica qualcosa di incancellabile?
Come si cancella qualcosa di indimenticabile?
Sfiori la vita di qualcuno e ti innamori.
Capita,l'amore capita .
Ti innamori e decidi che la cosa più importante è viverlo quasi a toccarlo.
Convivere con le malinconie e le inquietudini, arrivare a riconoscersi nello sguardo dell'altro e sentire che non ne puoi più fare a meno ...e non importa se dopo aver vissuto tutto questo devi aspettare sei mesi notti comprese.
I confini tracciano i limiti oltre i quali non puoi andare ,ma se riesci a superarli non vorrai più tornare.
Ciò che ci spinge a superarli è il vero amore ,solo lui può annullare lo spazio ed il tempo.

Erano passati sei mesi da quando Norah il giorno del matrimonio aggrappata al braccio di Can,decise di confessare ogni cosa.

Can indietreggio' ,scosse la testa e mosse le palpebre ad intermittenza.
Allento' il papillon,lo strappò dal collo stringendolo nel pugno.

Norah:"Can..."

Avanzò verso di lui

Can la bloccò mettendo le mani avanti per non farsi avvicinare .
Poi,andò via percorrendo lo stesso percorso che risultò il più tortuoso per quella verità nascosta .
Gettando su di lei tutta l'attenzione degli invitati.
Lo vide allontanarsi ,e il viso si bagno' di lacrime ormai già note.

Lo seguì, prese il tulle del vestito bianco tra le mani e iniziò a correre.
Can era salito già in macchina,ingrano' la prima marcia quando lei si piombo' davanti al cofano anteriore impedendogli di partire.

Norah:"Ti prego non andare..."

Lui accellero' simulando la partenza.

Norah:"Non andare...io ti amo"

Restò immobile ad osservarla,induri' la mascella annebbiato dalla rabbia continuò ad accelerare costringendola a spostarsi.
Sfreccio' in modo violento alzando del terreno ,Norah riprese il vestito tra le mani e segui' l'auto correndo .
Corse fino allo stremo delle forze finché, la stanchezza la ridusse a terra inginocchiata.

Alzò gli occhi al cielo,le nuvole si stavano smuovendo velocemente coprendo ogni traccia di luce solare.
Si scontrarono,un tuono ,un lampo ,si scatenò la pioggia battente su di lei .

Norah:"Percheeeee'???"

Urlò fino a perdere la voce.

Si accascio' a terra finendo nel terreno ormai bagnato,e i suoi occhi ancora un po' socchiusi catturarono l'immagine  dei passi che andavano verso di lei.
La vista era offuscata per mettere rapidamente a fuoco .
Si senti' sollevare da due braccia forti .
Troppo debole per capire chi fosse.

La furia di Can si scatenò una volta tornato a casa.
Iniziò ad urlare contro ogni cosa.
Diede un calcio alla libreria,rovesciò a terra ogni cosa che si trovava davanti.
Strappò le tende blu che scelse Norah.
Lanciò contro il muro tutti i bicchieri dalla credenza.
Prese a pugni la macchinetta del caffè che Norah usava ogni mattina.
E per ultimo ...prese dalla cantina un bidone di pittura nero e lo spiattello' con tutta la rabbia verso il murales da lei disegnato ricoprendolo interamente.

Non mancò il confronto tra Guven e la Cherie.
Sapeva bene di che pasta era fatta quella donna ,e pensare che Norah per mesi era stata al suo ricatto in cambio di soldi gli si gelo' il sangue.
Meglio avere una serpe in seno,che avere a che fare con lei.

Guven:"Ancora una volta ti sei intromessa nelle nostre vite Sude..."

Sude, il vero nome della Cherie.
Quando si trasferì in Francia ,dopo che lui sposò Guldem ,non diede più a nessuno il permesso di chiamarla col suo vero nome.

La mia storia con te (vol 2) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora