lo Scambio di Ruoli - Jeff The Killer

...ventunesimo capitolo...

Jeff's pov
Ho finito di preparare la sorpresa, cioè far incontrare Giorgia a Kenny.
Andai a casa e mi accorsi del sangue, vidi i due cadaveri e pensai che fosse succeso qualcosa anche ha lei, andai in camera sua e mi preocupai.
Andai in strada e cominciai a correre da una parte all'altra, all'improvviso la polizia seguita dall'ambulanza mi passò vicino e cominciai a seguirle.
Arrivammo in una strada a me molto conosciuta e la vidi.
Vidi Kenny straiata per terra con una macchina vicino.
Cosa é successo?
Come è accaduto?
Chi é stato?
È stato fatto volontariamente?
"Signora, può dirmi cosa é successo?" Chiesi alla persona più vicino a me.
"La ragazzina stava attraversando la strada con il rosso per le auto, ma quel camion non vedendo il semaforo gli andò adosso".
Deve esser stato qualcuno che la conosce.
"E dov'è quella persona?"
"Non si sa, si é svignato dopo l'incidente".
Appena scoprirò chi è quella persona la uccidero!
"Mi scusi come si chiama?" Mi chiese.
"Prima lei".
"Francisca Instingt".
"Jeffrey Alan Woods".
"Allora ti conosco".
"Perché?"
"Però non so se sei veramente tu. Per caso sei Jeff the killer?"
"Si..." ascoltai attentamente.
"Bene, se vuoi ti invito a casa mia per mangiare e mi racconti che relazione avevi con Kenny".
"Scusami ma chi è suo marito?"
"È...telo racconterò più tardi".
Lei mi fece salire nella macchina un po' più in là dell'incidente.

Appena arrivati entrammo nella sua casa.
Andò in cucina e io mi sedetti a tavola.
"E suo marito?"
"Lavora ancora, arriverà verso le 6 di sera, di solito".
"Lei sa che lavoro fa?"
"No, non mel'ha mai detto, ma porta a casa un mucchio di soldi come stipendio".
Potrebbe essere un ladro?
"E perché ha detto un amico?"
"Perché ha molto sentito parlare di te, gli piacciono le cose macabre edé diventato un tuo fan. Lo so che posso essere una stronza invitare un killer in casa mia ma volevo sapere se sapevi qualcosa su di lui, é ormai da 5 settimane che non rientra a casa per lavoro e pensavo che fosse succeso qualcosa".
La sua voce sembrava cupa e triste.
"Posso sapere il nome?"
"Si chiama..."