...nono capitolo...

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Saltai adosso a Jeff prendendolo dalla felpa in modo più violento possibile.
Lo puttai adosso al muro sussurandogli.
"Percaso sai qualcosa che io non so su di lei?"
Jeff si spaventò per i miei gesti e alla fine disse.
"Un mio amico mi ha chiesto di trovare informazioni e provare a chiedere a te..."
"Chi è questo tua amico?!"
"Non posso dirti il nome..."
Io allora mi diressi verso la cantina sospettando che sarebbe successo qualcosa e invece...
Mi diressi in camera mia ma una mano mi afferrò al polso...era Glory, la ex custode.
"Ho bisogna del tuo aiuto".
Sgranai gli occhi a quella frase.
"Perché?"
"Ti ricordi la porta di ferro in cortile?"
"Certo che mela ricordo e questo cosa c'entra..."
"Mi serve aiuto li dentro...e mi serve il tuo, sei l'unica che può farlo..."
Non stavo capendo niente in questa storia.

Andammo davanti a quella porta e con delle chiavi la apri, io restavo lì immobile come se fossi senza vita.
Entrammo e lei richiuse velocemente la porta.
Restai paralizzata alla vista di mille assasini fuori dalle celle.
"Cosa dovrei fare?"
"Aiutarmi a portarli dentro le celle".
"E perché proprio me?"
"Perché solo tu conosci questa porta e solo tu conosci un assasino..."
"E PERCHÉ JEFF PUÒ SCAPPARE QUANDO GLI PARE E QUESTI NO?!"
Glory sospiro e poi disse a bassa voce.
"La faccenda con lui è complicata...con lui ho chiuso..."
Cosa significava questa frase?
Perché dovevo vedere io questa porta?
Perché un killer mi stolchera?
Qualcuno mi dia delle risposte...
"Tirati su le maniche e preparati".
Quel posto era più grande di quanto melo immaginavo, correvo da una parte all'altra e appena provavo ad afferrare un killer un'altro mi feriva.
Allora presi un coltello e cominciai a ferire persone per dopo richiederle in cella.
Il pomeriggio passo così ma mi incuriosi che nessuno mi stesse cercando.
Appena finito di rinchiudere tutti i killer avevo i vestiti sporchi di sangue e la pelle piena di tagli.
Ad un tratto la porta si aprì e...vidi Emy.
Spalancai gli occhi vedendola sporca di sangue e con un coltello in mano.
Chiuse la porta e permettendomi di vedere bene il suo volto cubo e con un sorriso.
Si avvicinò a me e io non reagì curiosa di quello che sarebbe successo.
Alla fine mi pugnalo ma stravolta il dolore era così forte da inginocchiami per terra e sdraiarmi.
"Perché ti sei fatta aiutare da lei?"
"Ascolta io ti sostituirei con lei, sembra un vero killer e poi è l'unica che può parlare con Jeff..."
"Ma non avevi detto che era chius-..."
"SI È VERO MA SI RIAPRE CON KENNY!!!"

lo Scambio di Ruoli - Jeff The KillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora