Capitolo 2

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Bussai alla porta e aspettai di sentire il permesso per entrare, ma non ricevetti alcuna risposta.

-Bucky? Sei vivo?-

Girai lentamente la maniglia e aprii la porta. Prima di poter vedere l'intera la stanza, sentii un nauseante odore di alcool. Se i supersoldati potessero, sono certo che Bucky sarebbe ubriaco.
Le tapparelle erano chiuse e la luce del lampadario spenta.

-Barnes dove sei?-

Sentii un rumore sotto le coperte del letto e mi avvicinai per sollevarle.

-Dio mio Barnes, ma che ti è successo?-

-Chi è?- disse con voce roca e infastidita

-Sono Tony-

L'uomo mi guardò male e si girò dall'altra parte. Sia i capelli che la barba erano più lunghi dell'ultima volta che lo avevo visto, e indossava degli imbarazzanti bermuda gialli con dei gattini.

-Bucky dobbiamo parlare di...una cosa-

Lui rimase fermo, quindi mi tappai il naso per il tanfo e lo feci girare verso di me.

-È una cosa seria-

-Va bene. Parla-

-Prima cosa: appena finisco di parlare vai a farti una doccia.
Seconda cosa: Anne è tornata-

Si alzò di scatto, mettendosi seduto sul letto, lo affiancai facendo la stessa cosa.

-Che ci fa qui? Perché è tornata?-

-Lei e Loki hanno avuto un idea per..-

-Loki? C'è anche Loki?- mi interruppe furioso

-Calmati per favore. Lasciami finire. Hanno pensato di usare la macchina del tempo per viaggiare nel passato e prendere le gemme dell'infinito, e poterle usare per riportare indietro...la tua amata- dissi, tentando di non pronunciare il suo nome.

Amanda era un argomento off limits per Bucky, ma certamente nella sua testa non era così.

-No non è possibile. Sono tutte stronzate. Voi non potete fare niente. Volete solo illudermi-

-Ancora non sappiamo se sia sicuro al 100%, ma dagli una possibilità...-

-Tony ti ho detto che è impossibile, non funzionerà-

-Bucky, so che dici così perché credi che alla fine ti illuderai solo, ma questo succede perché tu vuoi che lei sia ancora qui con te, e l'idea di poterla rivedere ti spaventa-

-Non mi spaventa affatto, sarebbe incredibile rivederla-

-Senti...anche io ho qualche dubbio sulla riuscita di questa folle idea, però se fosse vero, se Anne riuscisse davvero a farla funzionare con delle persone...potremmo farla tornare-

Lui annuì e si coprì il viso con le mani, poi chiese

-Come sta Sam?-

-Sta bene, se non per il fatto che è in un costante imbarazzo, dato che lui e Anne sono nella stessa stanza-

-Lo immaginavo...-

-So che non dovrei chiedertelo ma...tu come stai?-

Si voltò verso di me e fece un sorriso finto.

-Non lo so, Tony. A volte penso di dover andare avanti e rifarmi una vita. Altre volte penso che sia tutto finito, che la mia vita sia finita. Quindi no, non saprei dirti come sto-

-Mi dispiace...davvero Bucky-

-Dispiace anche a me...l'abbiamo persa entrambi-

-Comunque...vuoi salutare Anne?-

-V-va bene-

-Prometti che non piangerai-

-Promesso-

-Però non in questo stato, fatti una doccia prima-

-Ok-

Uscii dalla stanza e raggiunsi Nat, che stava parlando con Sam.

-Hey rossa, fatto-

-Che ti ha detto?- chiese curiosa

-Abbiamo parlato delle sue tristi e deprimenti emozioni e del ritorno di Anne-

-Tony non dire così, è morta la sua ragazza come vuoi che si senta-

-Sam ha ragione, porta un po' di rispetto-

-Per non parlare della puzza!-

-Sei terribile Tony- rise Sam, andando via

-Smettila di comportarti come se non te ne fregasse niente, eravate praticamente fratello e sorella-

-Lo so Nat, è il mio stupido ego che parla-

-Beh che sta facendo ora?-

-Una doccia, a proposito...puoi farmi un piccolo favore?-

Ci dirigemmo nella stanza di Bucky e Nat mi sussurrò

-Non dirlo a Steve, hai capito?-

-Certo- dissi bussando alla porta, che si aprì subito dopo. Entrammo e Nat fece una faccia disgustata per la puzza di alcool.

-Ciao Nat-

-Ciao, ti ho portato dei vestiti profumati-

-Sono enormi-

-Sono di Steve-

-Si vede- dissi ridendo

-Bucky volevo dirti che se hai bisogno di parlare io ci sono e che...dovresti ricominciare a...vedere qualcuno secondo me-

-Stai scherzando? Tony sta scherzando vero?-

-Natasha esci di qui per favore-

-Scusate non volevo...-

Uscì dalla stanza e tornai a guardare Bucky.

-Non ascoltarla, rifugiati nel dolore quanto vuoi, l'importante è che non ti riduci di nuovo in queste condizioni-

Lui annuì e disse

-Bene...andiamo?-

Andammo al piano di sotto e vedemmo tutti seduti sul divano tranne Loki, che si accomodò su una poltrona.

-Ragazzi non chiedetemi come, ma ho fatto un miracolo-

-Bucky? Allora sei vivo-

-Ciao Sam-

Vidi Anne alzarsi dal divano e venire verso di noi.
Bucky chiuse gli occhi, ma li riaprì subito dopo facendo un sorriso.

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