ENDLESS 2

Capitolo 10

Bucky's POV

Loki si accasciò sul pavimento del laboratorio, Steve si avvicinò cercando di farlo reggere in piedi, per poi sdraiarlo su una barella, avevamo deciso di provare a salvarlo. Per una decina di minuti rimase stabile, quindi entrai nella stanza che affiancava quella di Bruce e mi sedetti sulla poltrona messa a disposizione per le visite.

Fissai per due minuti il volto dell'uomo che avrebbe potuto salvarmi da una vita di sofferenze.
Sul suo viso pallido spuntò un sorriso e in quel momento capii tutto.

Stava vivendo la sua visione, e dal sorriso che stava facendo, dedussi che non avesse visto un nemico.

Sentii un beep prolungato quindi mi girai verso lo schermo dei parametri vitali e mi accorsi che il battito cardiaco era alle stelle. Uscii dalla stanza e cercai una delle infermiere di Tony, ma il piano era vuoto.

Tornai sulla poltrona e strinsi la mano di Loki, che in pochi minuti lasciò il suo corpo.

-Che è successo?- chiese Anne entrando. Guardò prima me e poi lui, mi alzai per abbracciarla

-Mi dispiace-

Appoggiò la testa sulla mia spalla e quando sciolse l'abbraccio mi guardò negli occhi e disse

-Andiamo a cercare mia sorella-

Corremmo al piano di sotto per informare gli altri e ci dividemmo per cercare Amanda, sperando che tutto questo abbia funzionato.

Dopo aver perquisito la base ci riunimmo al primo piano.

-Trovata?- chiese Tony

-No- risponde Clint

-C'è qualcosa che non va, doveva essere qui-

-Proviamo a cercare nell'ultimo posto in cui l'abbiamo vista viva-

-Buona idea Scott-

Superai gli altri e corsi nel campo che affiancava la base.

Il sole accecante non mi permise di tenere gli occhi spalancati per vedere, ma ero certo che li non fosse stato nessuno.

Tornai dentro seguito dagli altri, che intanto mi avevano raggiunto.

-Abbiamo cercato dappertutto..- affermò Wanda

-Forse il sacrificio di Loki non ha funzionato, le gemme non hanno funzionato- commentò Sam

Una lacrima calda rigò la mia guancia e strinsi i pugni per non rompere il vaso vicino a me.

-Avete perso qualcosa?- sentii dire alle mie spalle

Nat mi toccò il braccio per farmi girare e, appoggiata sullo stipite della porta, la vidi.

Persi un battito. Poi un altro. Poi un altro ancora.

Con la coda dell'occhio vidi Nat ridere, forse per l'espressione sul mio viso.
La rossa mi sussurrò un "vai" e non me lo feci ripetere due volte.

Corsi verso di lei, e con tutta la forza di volontà che avevo per non scoppiare a piangere, la abbracciai.

Amanda mi circondò i fianchi con le gambe, come un koala, il mio koala.

Non sentivo questa sensazione da tanto tempo.
Non mi sentivo vivo, da tanto tempo.

Nonostante ci avessi provato, le lacrime continuarono a scendere senza fermarsi. Amanda non smise di sorridere e questa visione mi distrusse.

Se due anni fa mi avrebbero detto che avrei pianto davanti a molte persone, o anche solo che avrei pianto, non ci avrei creduto.

È questo che mi ha insegnato Amanda, a provare emozioni.

Il suo sorriso smagliante continuò a riempire il suo viso pallido e quando si accorse delle mie lacrime mormorò al mio orecchio

-Amore non piangere-

Prese il mio viso tra le mani e mi accarezzò lentamente, per poi lasciarmi un bacio sulle labbra, umide per le lacrime

-Va tutto bene, ora sono qui-

Per assicurarmi che fosse tutto vero la abbracciai di nuovo odorandole i capelli lunghi e biondi. Cocco, il suo shampoo preferito.

-Non provare a lasciarmi da solo mai più, ok?- dissi scherzosamente

-Ok, te lo prometto- mi sorrise

La strinsi tra le mie braccia un'ultima volta, poi lasciai che salutasse anche gli altri. Tony le corse incontro abbracciandola e come due fratelli risero spensierati.

-Maledizione ragazzina mi hai fatto piangere- affermò coprendosi gli occhi