Capitolo 9

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(Tre ore dopo)

Loki informò tutta la squadra della sua avventata decisione e tra lo stupore di Tony e le lacrime di Anne, tutti gli dicemmo addio.

Loki si posizionò sulla pedana al centro del laboratorio e mi avvicinai per parlargli.

-Sei sicuro?-

-Si. Non sarà così male, dicono che dopo quella luce accecante si abbia una visione-

-E cosa si vede in questa visione?-

-Cambia di persona in persona. Si potrebbe vedere qualcuno con cui si hanno dei conti in sospeso, qualcuno a cui non si è potuto dire addio, o magari il proprio nemico più temuto-

-Come sai tutte queste cose?-

-Le ho imparate ad Asgard, mio padre passava le giornate a raccontare a me e mio fratello Thor le leggende paesane-

-Pensi che anche Amanda abbia visto qualcuno?-

-Si, potresti essere stato tu...o Tony...o sua sorella, magari un giorno te lo racconterà-

-Lo spero. Sono felice di averti conosciuto Loki, e grazie...-

-Anche per me, ti prego saluta Thor da parte mia, digli che è stato un bel viaggio il nostro. Addio midgardiano che fissa-

Gli sorrisi un ultima volta e raggiunsi gli altri, aldilà del vetro protettivo.
Ancora una volta chiusi gli occhi per quella luce accecante che non aveva mai portato a nulla di buono.

Loki's POV

Dopo interi minuti sentii una sensazione di vuoto, aprii gli occhi e mi ritrovai in riva ad un lago.
Il sole cocente mi riscaldava il viso e il fruscio degli alberi era l'unico suono che riuscii a sentire.

Mi guardai attorno spaesato, non ricordando come fossi arrivato lì. La risposta al mio quesito arrivò quando mi tornano in mente le parole di mio padre.

"E quando egli vide la luce, una figura familiare spuntò dietro di sé, anche se lui era già stato accolto dagli angeli"

-La visione- pensai, preparandomi a vedere uno dei miei innumerevoli nemici.

Aspettai per minuti e minuti, ma non successe niente. Amareggiato mi sedetti su una roccia lì vicino, cercando di non rovinare il mio completo da 2.000 dollari.

Guardai la vista del lago fin quando non scorsi una casetta in legno mal ridotta. Mi diressi velocemente li e diedi una gomitata alla maniglia apparentemente bloccata.

Entrando rimasi scioccato riconoscendo la camera da letto che avevo da bambino ad Asgard.
Sul letto vidi qualcuno disteso, quindi mi avvicinai estraendo un coltello dalla manica.

-Finalmente sei arrivato-

Riconobbi una voce dolce e femminile, quindi riposi l'arma e mi feci avanti.

-Amanda...-

-Loki-

-Ma che...che ci fai qui-

-Sono la tua visione, il tuo conto in sospeso di cui parlavi a Bucky. A proposito grazie per non averlo chiamato James, non gli piace-

-Come diamine sai queste cose? Tu sei..-

-Morta? Si, ma in questo momento sono soltanto nel tuo cervello, è lui che parla-

-Bene quindi sto parlando da solo-

-Non importa, fai finta che stia parlando con te, come ai vecchi tempi-

-Ok...come stai?-

-Potrei stare meglio. E tu?-

-Male, sono appena morto, ma almeno l'ho fatto per la causa giusta-

-Cioè?-

-Riportarti in vita-

-Sei morto per me? È molto stupida come cosa-

Annuii

-Però è un gesto nobile da parte tua-

-Già anche Bucky lo ha detto. State bene insieme-

-Grazie, vorrei solo che la me reale potesse ascoltare questa conversazione-

-Non credo che sarà molto felice quando si risveglierà e scoprirà che sono morto-

-Lo penso anche io, ma sono certa che lo apprezzerà-

-Lo senti?-

-Cosa?- chiese

-Sta tremando il pavimento-

-Oh giusto...è il segno che la visione sta per concludersi, è il momento di salutarci credo-

-Aspetta prima devo dirti una cosa. Ti ho scritto una lettera, te la darà Bucky, spero ti piaccia-

La ragazza si avvicinò e mi abbracciò di nuovo permettendomi di annusare il profumo dei suoi capelli.

Niente di tutto quello era reale, ma sarei voluto rimanere lì per sempre.
La salutai un'ultima volta, poi il pavimento crollò, facendomi sprofondare nel buio.

Ero appena morto.

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