Capitolo 6

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Steve coprì la bocca di Nat per non farle fare rumore.
Se Amanda ci avrebbe visto sarebbe stato un problema per noi e per il suo futuro.
Era a pochi metri da noi, avrei voluto avvicinarmi e abbracciarla, però mi limitai ad osservare il suo viso.

Era stanca, lo eravamo tutti quel giorno. Si appoggiò con la schiena ad un muro e strisciò giù, fino a sedersi per terra.

Aveva una ferita abbastanza profonda nella spalla, ricordo che due settimane dopo la usò come scusa per saltare una missione apparentemente noiosa in Francia, e restare alla Stark Tower a vedere un film.

Dall'angolo della piccola strada sbucò una veste verde che si rivelò essere il nostro caro amico Loki.
Si avvicinò minaccioso a lei puntandole lo scettro al cuore.

Nat cercò di farsi avanti ma la bloccai, continuando a guardare.
Iniziarono a parlare dopo qualche secondo di silenzio, in cui si erano guardati negli occhi.

-Loki...- disse con voce flebile

-Bionda irascibile...-

L'uomo alzò lo scettro fino ad arrivare alla gola della ragazza, che intanto cercò di allontanarsi fino a toccare la parete, spaventata.
Il più grande abbassò il pesante oggetto e fece due passi indietro, guardò prima a destra e poi a sinistra.

Io e Steve ci guardammo confusi, e intanto Nat aspettava immobile, cercando di capire cosa stava succedendo.

Dopo essersi accertato che non ci fosse nessuno, riportò lo sguardo su Amanda. Si avvicinò più di prima e le porse una mano per aiutarla ad alzarsi, lei accettò senza pensarci due volte.
Una volta in piedi gettò lo scettro per terra e le appoggiò le mani sui fianchi.
Lei lo imitò, appoggiando le sue mani sul collo dell'uomo.

-Mia bellissima regina, ti sono mancato?-

Lei fece un sorriso timido e abbassò lo sguardo. Lui le alzò il mento con due dita, per riprendere il loro contatto visivo.

-Si mi sei mancato- affermò sorridente

Sentendo la sua risposta si piegò leggermente verso il basso per prenderle le cosce e tirarla a sé.
Amanda si aggrappò con le gambe attorno al suo busto e iniziò a baciarlo con passione.

Le nostre espressioni erano impagabili. Nessuno sapeva di questa tresca tra nemici.
Ma evidentemente loro non erano così tanto nemici.

-Ma che diavolo...-dissi

-E noi che insistevamo per far venire Bucky...- commentò Nat

-Probabilmente lo sapeva...se avesse potuto rivederla, anche solo per 5 minuti, lo avrebbe fatto senza esitare...- aggiunse Steve

-...ma non al costo di vederla con qualcun altro. Ora mi è tutto chiaro-

Tornammo a guardare i due che erano ancora nel loro mondo delle meraviglie, quando Amanda si staccò e disse

-Sono felice di rivederti, però ora basta, arrenditi perché loro non lo faranno-

-Mia cara vorrei farlo, ma ho una reputazione da mantenere-

-Lo so, ma se uno dei tuoi alieni mi ferisse? Potrei anche morire e so che non lo vorresti-

Lui sorrise per come la giovane cercava di essere convincente.

-Va bene, ma non ricapiterà-

-Grazie- disse lei dolcemente.

Sentendo di nuovo la sua voce mi si chiude lo stomaco, ricordo perfettamente il suo modo di fare per convincere una persona, era incredibile.

-Mi farò catturare dai tuoi amici, l'importante che tu stia bene-

-Bleah, quant'è sdolcinato- dissi facendo finta di vomitare

-È completamente diverso da ora...è sorprendente come lei riesca a cambiare un uomo-

-Hai ragione Nat- mi voltai verso Steve che mi ignorò

Loki la baciò un'ultima volta poi corse via, seguito da Amanda che subito dopo l'angolo cambiò direzione per non destare sospetti.

-Bene, dopo aver assistito a questo spettacolino direi che possiamo andare-

Dopo aver sbagliato strada tre volte, trovammo il negozietto indicatoci dal Dottore.
Nella piccola vetrina erano esposti vecchi utensili, affiancati da una minuscola porta di legno.

Entrammo e non vedemmo nessuno. Il negozio era pieno di oggetti mistici antichi e probabilmente costosi.
Improvvisamente un tipo strano e inquietante sbucò da una tenda nel retro della stanza.

-Come posso aiutarvi?-

-Emh...- mi avvicinai per poi dire -Single ladies-

L'uomo scoppia a ridere e affermò

-Sempre il solito Strange...sono Mordo custode delle gemme-

Ci accompagnò dietro la tenda e scorgemmo un'enorme libreria.

-Aspettate solo un secondo, devo cercare un incantesimo-

-Certo- annuì Nat

L'uomo si avvicinò al grande scaffale e dopo qualche minuto di ricerca prese un libro con la copertina rovinata, forse dagli anni. Sfogliò le pagine restando in silenzio e improvvisamente si soffermò su un disegno.
Ci guardò e annuì, facendoci capire di averlo trovato.

Lesse attentamente le poche scritte presenti nella pagina e ci fece segno di allontanarci. Iniziò a roteare le braccia in avanti e poco dopo si aprì un portale luminoso.
Lui infilò la mano dentro e tirò fuori una scatola di legno con delle incisioni.

-Queste sono le gemme, dato che Strange vi ha mandati qui posso dedurre che il vostro uso delle gemme sia per una buona causa, giusto?-

Tutti e tre ci guardammo, confermando la sua teoria.

-Lo so che siete solo in visita-

-Che intendi?- chiesi facendo finta di nulla

-L'ho capito appena siete entrati-

-Come l...-

-Come l'ho capito?- indicò una delle piccole finestre presenti nella stanza e disse -voi dovreste essere là fuori a combattere per la vostra città-

-Ottimo ragionamento- borbottò Nat

-Posso darvi le gemme solo alla condizione che vengano riportate nel 2012, e non distrutte come l'ultima volta-

-Si, promesso- annuì Steve

-Questa volta non morirà nessuno...Hulk schioccherà le dita e qualcun'altro le riporterà qui- cercai di rassicurare

-Posso farlo io- disse il biondo

-Così se qualcosa va storto potrai scappare dai tuoi problemi?-

-Tony smettila. Steve non devi andarci se non vuoi-

-No va bene così Nat-

-Parliamo di cose più importanti...com'è possibile che le gemme siano tutte qua dentro se Loki ne ha una?-

-Le gemme non sono di questa realtà, sono state raccolte e mandate qui per essere protette da altri custodi-

-Emh..ok, questi concetti di "altre realtà" non li capirò mai, ma credo che sia il momento di andare-

-Sapete che senza guanto non andate da nessuna parte vero?-

-Hai anche quello?- chiesi

-Ovviamente- con le braccia creò un altro portale da cui tirò fuori il guanto avvolto in un tessuto viola

-Grazie mille Maestro Mordo- lo salutò Steve

-Mi raccomando state attenti-

-Certo, ci si vede Maestro- dissi avviandomi all'uscita

-Tony- mi girai e vidi l'uomo sorridermi -lei apprezzerà questo gesto-

-Lo credo anche io-

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