~Broken Soul~ Kim Taehyung

Chapter 10

"Mi stai facendo perdere la pazienza, sono passati fin troppi giorni e tu non hai ancora aperto quella cazzo di bocca, che c'è ora sei dalla sua parte? Da quando ci nascondiamo le cose?" sento dire da qualcuno che non riesco ad identificare, devo riuscire a memorizzare i loro volti e le loro voci se voglio scoprire qualcosa di più sul loro conto.

"Cazzo credi davvero che sia dalla sua parte? Mi serve solo un po' di tempo per accertarmi che non stia sbagliando" stanno forse parlando di me? Non ne sono sicura, magari stanno solo discutendo di affari riguardati il loro lavoro.

Cerco di avvicinarmi per sentire altro ma non nascondo la mia figura in tempo, uno dei ragazzi sposta il suo sguardo su di me, beh il mio ruolo da spia termina miseramente. Esco dal mio nascondiglio, posizionandomi davanti i due.

"Vi ho interrotti per caso? Scusate ma non era mia intenzione, potete continuare facendo finta che non sia presente" la butto sull'ironia cercando di salvare il possibile.

"Jiwoo giusto? Già che ci sei penso che dovresti andare con Taehyung a comprare un paio di vestiti, così ti sentiresti più a tuo agio e poi, potresti tornarci utile per qualche lavoretto" dice avvicinandosi.

"Posso avere il piacere di conoscere il nome della persona con cui sto parlando?" per quanto possa sforzarmi non credo mi abbia mai rivelato questo dettaglio.

"Devo essermi dimenticato di presentarmi, sono Namjoon, piacere di conoscerti" dice con un sorriso che non riesco a decifrare e nel mentre continua a farsi sempre più vicino fino a sfiorare il mio orecchio con le sue labbra.

"Scegli con molta attenzione i vestiti, non vorrei che questo corpo non riceva la giusta attenzione che merita " mi sussurra prima di andarsene. Crede davvero di riuscire in qualche modo ad intimorirmi? Se vuole giocare va bene, non mi crea alcun problema.

"Finalmente potrò mettermi qualcosa che non siano boxer" guardo Taehyung aspettando che dica qualcosa ma con mia grande sorpresa mormora un "Andiamo" e si dirige silenziosamente verso l'uscita di questa immensa villa.

È passata una mezz'oretta da quando siamo saliti in macchina, l'abitazione si trova in una zona completamente deserta, non sono riuscita a riconoscere nessun dettaglio che potesse ricordarmi qualcosa e sinceramente non ho voglia di pensare a come potrei scappare, magari con il tempo se non decideranno di farmi fuori potrei scoprire qualcosa su di loro e farmi strada in questo ambiente, probabilmente sarà anche meglio della mia vita precedente.

Nessuno dei due è deciso ad aprire una conversazione , siamo entrambi concentrati sulla strada e ciò mi sorprende, credevo mi avrebbe fatto una morale o cercato di ridire su qualcosa ma nulla, completamente muto.

Senza nemmeno accorgermene arriviamo in un posto molto affollato, credo sia il centro di Seoul, le strade presentano enormi negozi di lusso pronti a far svuotare i portafogli ai propri clienti.

"Siamo arrivati, dobbiamo comprare un bel po' di cose considerando il fatto che nei prossimi giorni prenderai parte alle nostre missioni" dice come se nulla fosse, quindi era questo che intendeva Namjoon con il "sarai utile per qualche lavoretto", almeno avrò qualcosa da fare, stavo seriamente iniziando a stancarmi.

"Non potevate fare scelta migliore, ho fatto per molti anni corsi di autodifesa e robe varie, i vantaggi, se così vogliamo chiamarli, di essere la cocca di papà" dico scendendo dal veicolo.

Taehyung mi conduce in vari negozi, compriamo diverse cose, soprattutto abiti eleganti, abbastanza corti da essere sicura di non avere la comodità come beneficio.

Come ultima tappa ci fermiamo in un negozio che vende intimo, avrei potuto anche comprarlo da sola. "Puoi anche aspettarmi fuori non c'è bisogno della tua presenza" dico con tono ovvio.

"Ti sbagli, devo vedere tutto ciò che prendi, non sarà per colpa tua se falliremo una seconda volta" dice facendosi strada nell'ampio negozio.

"Se avessi voluto vedermi in intimo bastava dirlo" cerco di trattenere un sorriso, ignorando ciò che ho detto continua a prendere capi da farmi poi misurare, almeno poteva lasciare a me la scelta.

Mi ritrovo in camerino a dover provare completini e per di più farmi vedere da quel pervertito. Ho messo il primo che ho trovato, nero di pizzo, con diversi ricami che coprono le parti intime più delicate, negli anni ho sempre cercato di mantenermi in forma e devo dire che non sono affatto dispiaciuta.

"Allora? Hai finito?" crede davvero che esca così? "Non esco, fattene una ragione"

"Non avevo intenzione di farlo ma date le circostanze.." smette di parlare e la cosa mi preoccupa leggermente. Improvvisamente un fruscio mi fa girare verso la tenda che separa il camerino dal corridoio esterno e stranamente incredula mi ritrovo una possente figura che mi scruta dall'alto verso il basso.

"Hai finit-" non mi da il tempo di terminare che il suo corpo spinge il mio contro la parete sorreggendosi con le mani poste ai lati della mia faccia.