Pov Jiwoo
"Hey ragazze! È da molto che non ci vediamo, cosa ci fate da queste parti?" mi dirigo verso le mie vecchie compagne di classe, dalla fine della scuola non avevamo avuto l'opportunità di riunirci, ricordo che eravamo un gruppo molto unito e dio, ne abbiamo fatte di pazzie."Jiwoo, è così bello rivederti! Abbiamo provato più volte a contattarti ma il tuo telefono era sempre spento o irraggiungibile" ammise lei con tono dispiaciuto, ricevendo anche un cenno di approvazione dalle altre.
Questa relazione che sto vivendo non mi lascia molto spazio... al mio ragazzo non piace che io passi del tempo fuori casa , ma solo per stare insieme e goderci i nostri momenti.
Proprio quando stavamo per andare a prendere qualcosa da bere, una macchina si ferma improvvisamente, il finestrino si abbassa e rivela un ragazzo dai capelli corvini, indossa una maglietta nera e dei jeans dello stesso colore..era lui.
"Jiwoo, che stai facendo?! Perché sei uscita senza dirmi niente?" dice rivolgendomi uno sguardo pieno di disprezzo e odio, purtroppo uno dei suoi problemi è non riuscire a controllare la rabbia ma non è nulla che non possa essere risolto, insomma stiamo cercando di superarlo insieme.
"Scusa, dovevo solo comprare alcune cose ma poi ho incontrato delle mie vecchie amiche.." mi giustifico sentendomi anche in imbarazzo in quanto le ragazze in questione sono proprio accanto a me.
"Stronzate! Sali in macchina, ne riparleremo a casa" do un ultimo sguardo a coloro che stanno osservando la scena pietrificate e salgo in macchina senza esitare. Prima che la macchina parta le saluto con un cenno per poi concentrarmi su colui che è seduto al mio fianco.
È questione di secondi quando vedo la sua mano scontrarsi con forza contro la mia guancia, non mi da nemmeno il tempo di ricompormi che con l'altra libera mi afferra i capelli tirandoli verso il suo corpo.
Sento le sue parole riempire lo spazio che ci circonda ma non riesco a decifrarle,il dolore fisico sta annebbiando la mia mente e in quel momento un liquido freddo e incolore scende sempre più velocemente lungo la mia guancia.
Mi sveglio di soprassalto, sono sudata e il mio respiro è irregolare, quel fottuto ricordo continua a tormentare la mia vita.
Ci vollero alcuni secondi prima di rielaborare tutto quello che è successo nelle ultime ore, non bastava che la mia vita fosse una merda totale, ovviamente adesso dovevo anche affrontare questo gruppo di psicopatici che al posto del cervello si ritrovando un fottuto criceto.
Dopo minuti passati a dare sfogo ai miei pensieri decido di alzarmi dall'enorme letto e dirigermi verso la porta...ma siamo seri? Non era nemmeno chiusa a chiave. Cosa mi aspettavo, dei rapitori che almeno sanno come fare il loro cazzo di lavoro? Che imbecilli.
Sbuffo sonoramente e apro la famosa porta, mi ritrovo in un enorme corridoio con infinite entrate che conducono ad altre stanze. Non ho idea di dove andare, non so quale direzione mi possa portare alla porta principale, ma che sia chiaro non voglio scappare perché sono una povera principessina impaurita che ha bisogno della mamma, anzi non me ne frega un cazzo di stare in questa casa, odio il fatto che delle persone possano controllarmi e decidere per me.
Mi incammino verso la zona ovest del corridoio, non sento nessun rumore tantomeno voci, sono molto cauta mentre mi muovo così che nessuno possa accorgersi dei miei spostamenti.
Dopo aver oltrepassato alcune stanze vedo il corridoio dare spazio ad una stanza enorme, suppongo sia la principale, stavo per arrivarci fin quando una delle porte alle mie spalle si apre, un ragazzino con le braccia incrociate ricoperte di tatuaggi mi sta fissando con un ghigno sulle labbra aspettando evidentemente che dica qualcosa che possa giustificare questo mio tour improvvisato della casa.
"Che c'è? Vuoi un autografo per caso?" senza curarmene torno ad incamminarmi nella direzione precedente, ma il ragazzino mi afferra il braccio tirandomi a se.
"Mh vedo che la bella addormentata si è svegliata dal suo sonno profondo e che adesso stia giocando a fare la piccola esploratrice. Per caso ti serve qualcosa? Se vuoi posso accompagnarti io alla porta d'ingresso" ma davvero? Mi prende anche per il culo?
"Ah e dimenticavo, si vorrei un tuo autografo, prima che Taehyung ti faccia fuori" ride mostrando i suoi denti che mi ricordano stranamente un coniglio.
"Ascoltami bene coniglietto, non so chi sia questo Taehyung e non me ne potrebbe fregare di meno, credi davvero che mi sarei scomodata a scassinare la serratura per uscire dalla stanza? Ah che ingenuo, la porta era semplicemente aperta e non puoi incolparmi se i tuoi amichetti non sanno fare nemmeno il loro lavoro"pronuncio le ultime parole ridendo per gli occhi che gli ribollono dalla rabbia.
" TAEHYUNG!! La tua bella addormentata si è svegliata, pensaci tu prima che faccia qualcosa di cui possa pentirmi!" mi rivolge un ultimo sguardo e se ne va. Vedo un altro ragazzo avvicinarsi, era colui che mi aveva legata così forte da farmi avere un attacco di panico.
"Ah quindi sei tu il famoso Taehyung? Mi chiedevo proprio quando ti avrei rivisto" mi poggio allo stipite della porta da cui prima è uscito il coniglietto e lo guardo, curiosa di conoscere la sua prossima mossa.
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~Broken Soul~ Kim Taehyung
Hayran KurguJiwoo è una ragazza di vent'anni, nonostante ciò il suo è stato un passato difficile che l'ha cambiata nel profondo. L'innocente ragazza timida e riservata si trasforma in una scontrosa e ribelle, a causa del suo burrascoso trascorso le è impossibi...