2.L'arrivo di Adele

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I mesi passavano piuttosto in fretta e la nascita della piccola sorellina era sempre più vicina,ma il nome non era ancora deciso: papà era a favore di "Giudith",mentre la mamma e Maria votavano per "Adele". Alla fine,a circa una settimana dal parto,il papà si era convinto a chiamarla Adele...
Qualche giorno prima del parto,il dottore si era avvicinato ai genitori scuro in volto e aveva chiesto di poter parlare loro,ma senza la piccola Maria.
I genitori l'avevano lasciata con i nonni,che avevano accompagnato la famigliola all'ospedale,e si erano allontanati per parlare col dottore che successivamente avrebbe fatto nascere Adele. "Signori...Vi prego di seguirmi nel mio studio,ho qualcosa di piuttosto importanti di cui parlarvi".
I genitori,intimoriti,lo avevano seguito fino a quando non avevano sentito la porta dello studio chiudersi sicuramente alle loro spalle. "Come tutti sanno..." continua il dottore..."i bambini,per nascere,si presentano con la testina. A volte però capita che qualche bambino si presenti col sederino,cosa che fino a qualche tempo fa poteva essere fatale in quanto non erano presenti strumenti e metodi adatti. Al giorno d'oggi,fortunatamente,abbiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno per far nascere questi bambini nel migliore dei mo...","Dottore..."lo aveva interrotto mamma Jennifer "lei intende dire che la bimba si presenta in posizione podalica? Se è così che ha intenzione di fare?Sarà necessario farla nascere per mezzo di un cesario?","Già,esattamente così..." "Ma...avete già fatto qualcosa del genere? Voglio dire...,avete esperienza nel far ciò,non è vero?". "Signor Tommaso,le posso giurare che in vita mia mi sono capitati molti bambini in posizione podalica,e altrettante volte,anche per svariati motivi,ho dovuto far nascere bambini per mezzo di un taglio cesario. Ma le posso anche giurare che un caso come quello di sua moglie mi è passato per le mani al massimo due o tre volte,quindi capirete che è qualcosa di raro e altrettanto complicato.Le posso assicurare che farò del mio meglio,come sem..." "Che cosa intende dite con 'raro' e 'complicato'? Che cos'ha mia figlia?" Ora la signora Jennifer era davvero preoccupata e sudava freddo.

***
Intanto,dall'altra parte,Maria non sospettava di nulla e si era fatta accompagnare nella stanza dai giochi dai nonni per ingannare l'attesa giocando. Aveva trovato un bambino più o meno della sua età e si erano messi a giocare,anche se prima,naturalmente,il bimbo si era dovuto subire da Maria il racconto della sua nuova quasi sorellina Adele.
I nonni invece,man mano che il tempo passava,avevano iniziato ad agitarsi un po'...Poi,ad un certo punto,dalla fine del corrido,avevano visto arrivare Tommaso scuro in volto con Jennifer che piangeva sulla sua spalla.
"Amore mio come mai piangi?Cos'è successo?" aveva chiesto la nonna impaziente "Mamma...Io e Tommaso abbiamo bisogno di parlare un po' con voi...Pensavamo di invitarvi a cena,così magari mentre Maria guarda i cartoni in salotto siamo più liberi.Che ne dite?Per favore,ne abbiamo bisogno..."
Così tutti si erano avviati verso la casa dei signori Alonso,alla ricerca di un posto tranquillo e sicuro per parlare.
Arrivati a casa avevano cenato e poi Maria era stata mandata in salotto.

Maria non capiva molto i discorsi dei grandi,ma capiva che non le piaceva essere mandata via,soprattutto se a farlo erano i suoi genitori,che lei vedeva come eroi.

Intanto Tommaso e Jennifer avevano raccontato ai genitori di lei che Adele si presentava in posizione podalica. "E che motivp c'è di essere così preoccupati? Basterà un cesario e Adele potrà nascere tranquillamente"." ok,anche all'inizio la pensavamo così...Poi il dottore ci ha detto che la bambina ha il cordone ombelicale legato intorno al collo!! Non è sicuro che riesca a nascere viva!"
"C-come hai d-detto? Il cordone ombelicale attorno al collo?" "Oh mio Dio..."

***
La serata era stata un po' movimentata,quindi erano andati tutti a letto abbastanza presto. Maria,però,non riusciva a dormire...Il pensiero che i suoi genitori le avevano sbattuto in faccia la porta della sala da pranzo non le dava pace...Come avevano potuto i suoi eroi prenderla e chiuderla fuori senza nemmeno darle una spiegazione,senza nemmeno che avesse combinato qualcosa? Non riusciva a crederci...I suoi genitori,i suoi eroi...Lei che li ammirava così tanto,lei...chiusa fuori! Che cosa aveva fatto che non andava,cosa?!

***
Le ore passavano lente,ma quella notte Maria non era l'unica ancora sveglia:dall'altra stanza mamma Jennifer aveva iniziato a sentire delle forti fitte al basso ventre e le sembrava che le si fossero rotte le acque. "Tommaso svegliati,svegliati!! Non mi sento per niente bene! Ho paura che mi si rompano le acque! Ti prego portami in ospedale!!" Dall'altra stanza:"Mamma,papà! Che succede? Perché urlate tutti così forte? Ho paura..."

Mi fido di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora