La mattina dopo Maria si era alzata ed aveva fatto tutto di fretta perché,anche se solitamente suona strano,aveva voglia di andare a scuola.
Aveva voglia di vedere Alexja,aveva voglia di mostrarle il primo libro della sua saga preferita,aveva voglia di parlarne con lei. Non sapeva che strana sensazione fosse,ma sentiva che di Alexja si poteva fidare,in un certo senso sentiva già di volerle bene.
Dalla fretta non aveva nemmeno fatto la colazione.***
Arrivata davanti scuola,dato che non vedeva Alexja, aveva deciso di andare ad aspettarla fuori. Si era messa in piedi con la schiena appoggiata all'enorme cancellata,mentre aspettava,si era messa ad osservare le persone che le passavano davanti. Le piaceva osservare le persone:il modo in cui parlavano,come tenevano le mani,gli occhi...Sosteneva che facendo così,se fatto bene,si poteva capire molto della personalità di una persona.
Quella mattina era iniziata col sorriso,un sorriso che però purtroppo non sarebbe durato ancora molto.
Mentre si guardava intorno le si era avvicinato un gruppetto di 4 ragazzi,tutti più grandi dell'ultimo anno. "Ehi guardate che abbiamo qui!" aveva detto quello che sembrava essere il capo della banda,dato che stavano tutti dietro di lui."E questa cos'è?Una balena?" aveva continuato il più alto.A queste parole gli occhi di Maria avevano iniziato ad inumidirsi e,quando gli altri avevano iniziato a ridere,le era venuta una fitta allo stomaco,come quando si riceve un pugno. "Lasciatemi stare" aveva sussurrato Maria con un fil di voce. "Ohi ohi,sentitela! E se invece decidiamo che non abbiamo voglia di lasciarti stare?Eh?Che fai?Eh?Eh?" continuava il "capo" in tono provocatorio. "Io...io...Lo dico al preside...","Ma sentitela! Lo dice al preside! Ahhahahaha povera bambina! Scommetto che poi vai pure a piangere dalla mamma ahahahha". "Ehi! Che sta succedendo qua?!" li aveva interrotti un professore. "Avanti,tornatevene in classe piuttosto che torturare i primini!" Chiunque fosse,quel professore l' aveva appena salvata. Ma...Come l'avevano chiamata?Balena...? Come si permettevano?Dopotutto,non era poi così grossa.Ok,era vero,aveva qualche chilo in più,ma dopotutto non così tanti...E poi?Bambina? Lei bambina?Lei che aveva dovuto sopportare sua sorella,lei che dall'età di 5 non aveva più avuto bei rapporti con la famiglia,dato che prima veniva sua sorella.Lei,ne era certa,non sarebbe mai corsa a piangere dalla mamma.Sentiva una voce dentro che le diceva che anche se avesse chiuso un occhio sul fatto che quasi non la consideravano,sua mamma non si sarebbe nemmeno degnato di ascoltarla. Aveva deciso che non avrebbe detto niente a nessuno,tranne forse ad Alexja,ma solo se le avrebbe domandato il perché degli occhi umidi.***
Un paio di minuti dopo Alexja era arrivata e,come ci può aspettare,le aveva chiesto il perché di quegli occhi gonfi di lacrime e Maria le aveva raccontato sinteticamente l'episodio precedente mentre andavano a lezione.
"[...] e non voglio che nessuno al di fuori di te lo sappia!"."È bello sapere che qualcuno si fida di te...Mi fa sentire che sono davvero qualcuno".
***Alla ricreazione avevano deciso di stare in corridoio e di non uscire in giardino,avevano troppa paura di trovarsi davanti quel gruppo di ragazzi che la mattina stessa aveva insultato Maria.
***Alla fine dell'ultima ora Alexja e Maria si erano salute e poi ognuna per la sua parte. Alexja vedeva in Maria una bambina non ancora del tutto cresciuta.La vedeva ancora così piccola ed indifesa. Aveva deciso che l'avrebbe fatta crescere lei.Costi quel che costi.
Era così finito anche il secondo giorno di scuola.
STAI LEGGENDO
Mi fido di te
RandomMaria è la classica ragazza di buon cuore, ma criticata da tutti perché considerata una "sfigata". Spesso è vittima di atti di bullismo. Le cose con la famiglia vanno piuttosto male,soprattutto dopo l'arrivo della sorellina Adele. Un giorno,in preda...