*3 anni dopo*
"Maria alzati!
Oggi è il tuo primo giorno di scuola alle medie! Vedi di non fare tardi!","Ok mamma...Sto andando in bagno..."
12 Settembre...Primo giorno alle medie per Maria.La mamma aveva passato l'estate a spiegarle cosa fare e cosa non fare,in modo che gli altri la accettassero,ma a Maria non importava nulla. Lei voleva essere accettata per quello che era davvero.
Quella mattina, Maria, si era vestita in fretta e non aveva fatto colazione perché aveva paura che avrebbe potuto vomitare in classe davanti a tutti i suoi nuovi compagni da quanto nervosa era...Era andata alla fermata del pullman e lì aveva incontrato qualche vecchio compagno di classe delle elementari,non li sopportava più quasi tutti...Le avevano sempre fatto un sacco di dispetti,davano sempre la colpa a lei e la chiamavano Lupo Solitario dato che ai giochi stupidi degli altri preferiva di gran lunga leggere un buon libro.***
All'arrivo a scuola i più grandi erano andati in classe,mentre quelli del primo anno erano stati raggruppati in palestra,dove avrebbero saputo a che classe sarebbero appartenuti per i prossimi tre anni. Maria,al pensiero di trovarsi in mezzo a tutta quella gente (di cui conosceva a malapena una dozzina di persone,che per giunta non le stavano nemmeno simpatiche),si sentiva la testa vorticare.
"E ora silenzio" aveva annunciato una donnona al di sopra di un palco che sembrava andarle stretto ed allestito in fretta e furia nel muro in fondo della palestra,"Vi presento il preside". Un ometto di mezz'età,magrolino,con pochi capelli e dall'aria severa aveva preso in mano il microfono ed aveva iniziato il classico discorso di benvenuto.Stavo parlando della storia della scuola,delle origini e delle solite cose noiose,ma Maria non riusciva a stare attenta.Era troppo distratta da tutto quel vociare ed il pensiero che di lì a poco si sarebbe trovata in una nuova classe con nuove persone le dava il voltastomaco. Era sempre stata una ragazza abbastanza introversa e fare nuove amicizie non era di certo la sua specialità.Una volta,in vacanza,la mamma l'aveva iscritta al mini club e lei,sentendosi in imbarazzo difronte a tutte quelle facce sconosciute che la fissavano in modo minaccioso,aveva vomitato mettendosi in ridicolo.Dopo quella volta non aveva più voluto avere a che fare con club o roba del genere. Non facevano per lei.Lei preferiva stare sdraiata in spiaggia,sotto l'ombrellone,e leggere.Ecco cosa le piaceva davvero:leggere. La mamma spesso le diceva che per le bambine della sua età (all'ora aveva intorno ai 9 anni) non andava bene isolarsi,e che,al contrario,avrebbe dovuto andare a giocare con le altre bambine della sua età. Cosa che però a lei non interessava minimamente.***
"Ed ora proseguiamo con la divisione nelle 4 sezioni: 1A,1B,1C e 1D. Ora vi chiamerò uno alla volta e,quando sentirete il vostro nome,andrete nello spazio là infondo destinato alla sezione alla quale sarete inseriti. Iniziamo!
Abaci Francesca,1A!"
La tensione saliva e le mani di Maria sudavano come poche volte prima d'allora...Chissà con chi si sarebbe ritrovata?E se fosse capitata con Eric? Oh no,Eric no.Non lo poteva vedere.Da dopo che in quarta elementare le aveva strappato tutti i libri per dispetto non lo sopportava.E se invece fosse capitata con Cristina?Dopotutto non era poi così antipatica,era solo un po'imbranata,ma sempre meglio di tante altre.
D'un tratto la voce del preside aveva interrotto i suoi pensieri: "Alonso Maria,1D" Oh mamma,aveva chiamato proprio lei! Che imbarazzo:stava camminando in mezzo a quello che ai suoi occhi appariva come mezzo miliardo di persone..."Ahia" aveva sussultato una ragazza, "Mi hai pestato un piede!"." Oh ehm...Scusa..." aveva sussurrato Maria,con il viso color rosso fuoco. Così,stando attenta a non fare altre figuracce,era andata a sistemarsi con altri 2 ragazzini nello spazio destinato a quella che sarebbe stata la futura 1D.
L'assegnazione delle sezioni era terminata dopo un tempo interminabile e ora una professoressa li stava accompagnando nell'aula. Arrivati in classe la professoressa aveva dato il permesso di sedersi in posto a scelta e Maria,ovviamente,era andata a sedersi in un angolino in fondo. Solo dopo qualche minuto si era accorta che seduta accanto a lei c'era la ragazza a cui prima aveva pestato il piede. Quest'ultima,sentendosi osservata, si era girata verso Maria e,con un sorriso,le aveva detto:"Ehi! Ma tu sei quella che mi ha pestato il piede! Aspetta,come ti chiamavi....Ah sì!Maria!","Ehm...Sì,sono io...Scusami ancora...". "Oh non ti preoccupare...Io mi chiamo Alexja,piacere!","Piacere mio". Alexja era di media statura e media corporatura,portava i capelli tagliati corti e scuri scuri,adornati da qualche freccina colorata e le rivolgeva cortesemente un sorriso che faceva invidia.***
Durante la prima ora la professoressa aveva fatto delle coppie scegliendo i nomi dal registro. Maria era capitata con una ragazzina grassottella e piuttosto brufolosa che aveva detto di chiamarsi Cristiana. Alexja invece era capitata con un ragazzino magro da far paura che portava un paio di occhiali piuttosto spessi che sembravano quasi più grandi di lui.Francesco.Era alle elementari con Maria.Che secchione antipatico,il tipico cocco dei professori.Chissà se anche alle medie sarebbe stato così. La professoressa aveva detto di essere la loro insegnante di lettere,nonché coordinatrice di classe. Era una donna magra ma non troppo alta. Portava i capelli neri raccolti in un elegante chignon ed indossava una maglia rosso una T-shirt rosso vermiglio abbinata ad una lunga gonna di pelle nera a foce ampia. Era più o meno sui quarant'anni e appariva seria e severa. Una che si fa rispettare.
***
Maria e Alexja avevano passato la ricreazione e avevano scoperto di avere alcune cose in comune:in primis la passione della lettura. Anche Alexja era una lettrice sfegatata e Maria apprezzava questo quasi più di tutto. Almeno,pensava,non aveva a che fare con qualche altro ignorantone presuntuoso. Alexja parlava e scherzava allegramente,sempre con quel suo bellissimo sorriso stampato sulle labbra. Lei e Maria si capivano. Maria vedeva in lei una probabile amica,cosa che prima d'allora non le era mai capitata.
***
Alla fine delle lezioni,prima di salire sull'autobus che l'avrebbe accompagnata a casa,Maria aveva promesso ad Alexja che il giorno dopo le avrebbe portato a scuola il libro che apriva la sua saga preferita. Alexja era curiosa di sapere che libro era,ma a Maria piaceva tenere la gente sulle spine.
Era così finito il primo giorno di scuola.
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Mi fido di te
RandomMaria è la classica ragazza di buon cuore, ma criticata da tutti perché considerata una "sfigata". Spesso è vittima di atti di bullismo. Le cose con la famiglia vanno piuttosto male,soprattutto dopo l'arrivo della sorellina Adele. Un giorno,in preda...