10. How can I realize?

114 6 2
                                    

Così Maria si era avviata verso casa della sua amata nonna. Mentre camminava pensava a come avrebbe potuto raccontarle quello che era capitato. Aveva sempre raccontato tutto a sua nonna,sin da quando era piccola. Sapeva che di lei poteva fidarsi. Ciecamente.
Era degli altri,invece,che aveva paura di fidarsi. Era stata presa in giro per tanto,troppo tempo. Ora era stanca,non ne poteva più. Aveva bisogno di qualcuno con cui parlare.

***

"Ma ciao Maria,ciao nipotina mia. Come mai qui? Intendo...,come mai sei venuta da sola,senza i tuoi genitori?"
"Ehm...Ecco nonna,vedi...C'è una cosa che credo dovresti sapere... Ti prego,non so più a chi rivolgermi!"


***

"E così,tornando da scuola,hai sentito i tuoi genitori discutere e stavi per buttarti dal ponte,ma un misterioso ragazzo,diciamo così,ti ha "salvato" la vita e ti ha dato appuntamento per domani. Se ho capito bene..."
"Sì,hai capito bene...Uffa,non so che fare!"
"Sai,mi dispiace molto per quello che è successo... Ma infondo sono contenta dell'intervento del Ragazzo Misterioso!! Se fossi io nei tuoi panni,andrei all'appuntamento senza problemi!"
"Ma nonna...Non lo conosco nemmeno e non è un vero appuntamento!"
"Maria,tesoro,il fatto è che quando mi hai parlato di lui ti brillavano gli occhi!"

***

[il giorno dopo]

"Maria,Maria...Svegliati! Sono già le undici!"
"Buongiorno nonna. Come mai così agitata?"
"Ha chiamato tua mamma..."
"E...? Cosa voleva?"
"Ha detto che ieri non ti ha vista tornare da scuola e che dopo un po' che non ti vedeva aveva iniziato a preoccuparsi"
"Tutto qua?"
"No...Mi ha chiesto anche se per caso ti avevo vista. Io le ho detto che non ne sapevo assolutamente nulla..."
"Mio Dio! Grazie per non averle detto nulla. Quella sarebbe capace di uccidermi se sapesse che ho fatto. Davvero non la sopporto. Per fortuna che ci sei tu!"
"Tesoro,lo sai che per qualsiasi cosa io sono qui!" aveva concluso la nonna abbracciando Maria.
Maria amava gli abbracci di sua nonna. La facevano sentire protetta. E naturalmente amava anche sua nonna. Le piaceva pensare a quanto fosse forte. Spesso le veniva in mente quando un giorno,quando era ancora bambina, indicandole il viso,le aveva detto:"Nonna,nonna! Hai il viso pieno di segni!". "Tesoro mio,quelle sono rughe","E non vuoi tirarle via o coprirle?","Ma che scherzi? Ci ho messo una vita per farle!"

***

All'ora di pranzo la nonna aveva chiamato Maria perché venisse a mangiare,ma lei le aveva risposto dicendole che non se la sentiva proprio.
"Oh andiamo...Capisco che tu sia un po' scossa a causa di questa situazione,ma non mangiare non ti farà di certo sentire meglio,anzi! Se non mangi poi stai male!"
"Ma no no...Non è per quello che non voglio mangiare..."
"E allora perchè non vuoi?"
"Perchè mi sento grossa... A scuola mi prendevano in giro e mi davano della cicciona..."
"Ascoltami bene:non devi lasciare che tutto scivoli via" e stringendola tra le braccia aveva aggiunto:"Quando sarai vecchia vivrai in ricordo dei giorni passati,quindi fai in modo di non avere rimpianti. Un giorno lascerai questo mondo: vivi una vita che non scorderai mai e poi mai. La vita è troppo breve per fregarsene di quello che dicono gli altri. Mandali a farsi fottere e vai avanti a testa alta,sempre. Fallo per chi ti ama davvero".

Mi fido di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora