12.Get it on

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"Io ti voglio bene!".
-Oh ma che dolce! Mi vuole bene! No aspetta,cosa? Ha detto che mi vuole bene,ma non che mi ama...Che delusione..- pensava Maria.
Delusa,gli rispose dicendo che era felicissima di aver incontrato un ragazzo come lui e che gli voleva molto bene. Tutto qui. Non poteva dire altro. Non riusciva a dire altro.

***

"Hey Maria,cos'è questo broncio? Che ne dici se andiamo a fare un giro e ci prendiamo un gelato? Poi potremmo andare al parco e chiaccherare un po',no?"
"Va bene dai..."
Dan le passò una mano sui capelli e fu così che Maria arrossì.
"Come mai sei diventata tutta rossa? Ahaha che carina!",
"Cosa? Non lo so... Sarà stato un colpo di vento freddo...",
"Mah... Okay,se lo dici tu".

***

Ore 02:30. Maria non riusciva a dormire perché continuava a ripensare a ciò che le aveva detto Dan. Di per era una cosa bellissima. Spesso non si dà molto peso alla frase "ti voglio bene". Dopo tutto sono soltanto tre parole. Ma spesso anche una sola parola può ferire. Più di quanto ci si aspetta. Che delusione... Non aveva mai avuto un fidanzato e le sarebbe piaciuto tanto averne uno... Ripensava a tutte le coppiette di ragazzi che giravano per mano col sorriso stampato sulle labbra,ma soprattutto pensava che forse lei non avrebbe mai conosciuto quel tipo di felicità. Dio doveva essere proprio cattivo: le aveva dato un cuore,ma senza nessuna protezione,un cervello che vedeva sempre il bicchiere mezzo vuoto e un senso di tristezza che faceva fatica a domare. Voleva solamente un po' di felicità,tutto qui.

Mi fido di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora