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"Che strano.." Harry teneva in mano i due petali.

Hermione stava leggendo un paragrafo del libro che aveva preso ad Hogwarts, quello in cui aveva trovato le informazioni sulla rosa. << Non è stato scoperto ancora il luogo dove giace nella sua maestosità la rosa, ma si pensa in un luogo baciato dalla luna. Una possibile ipotesi è un bosco. Ma quale bosco è migliore per nascondere la rosa ai babbani? Essa non è visibile ad essi. La famosa naturalista S.L. Kurt pensa sia un bosco babbano, ipotesi non confermata ed irrilevante>>

"Ragazzi, leggete qui!" Hermione porse il libro ai suoi amici, che lessero attenti. "Un bosco babbano.. quale può essere?" Harry picchiettava nervosamenre le dita sul tavolino. Ron si alzò di scatto. "Ci sono! Ragazzi, miseriaccia, perchè non ci avevo pensato prima?"

Hermione ed Harry si scambiarono un'occhiata confusa. "Il bosco, Hermione, il bosco! Quello in cui vi avevo ritrovato quando cercavate l'Horcrux.."
"Ron, è.. geniale" Hermione era semplicemente stupita di non esserci arrivata prima di lui.
"Smaterializziamoci al più presto" Harry riguardò un'ultima volta i petali prima di scomparire da quella spiaggia.

"Dove pensi che siano?" Voldemort teneva Draco per la gola. "Lasciami.." I suoi occhi iniziavano a diventare rossi. "Quella biondina.. sì.. mi ricordo quando Bellatrix uccise quel piccolo elfo insignificante.."
Draco sgranò gli occhi. No, non dovevano prendere Harry. Non dovevano fare del male a Luna.

Ron ed Harry piantarono la tenda mentre Hermione sistemava le varie cose fuori dalla sua borsa.
La serata la passarono a cercare qualche informazione.
Hermione era strana. Molto strana.
"Hermione cos'hai?" Harry non riconosceva più la sua amica.
"C'è.. una cosa che.. ho preso" Hermione infilò il braccio nella borsa ed estrasse un libriccino blu.
"È... il diario segreto di Orlanda"
"Hermione... Perchè lo hai rubato?"
"Io.. l'ho visto e.. Xenophilius poi mi ha detto di prenderlo. Non l'ho rubato"
"Inizia a leggerlo" Ron le sfiorò la mano.
"Caro diario, papà è molto arrabbiato. Vuole che appunti tutte le mie giornate, ciò che faccio. Un certo Gregor, doveva ricevere una somma di denaro (che secondo mio padre si era dimenticato di dare a quell'uomo) e mentre facevo una passeggiata mi ha rapito e portato in una caverna buia. Ho avuto paura. Mi minacciava, voleva scagliare la Maledizione più potente. E piangevo, chiedendo pietà. Ma un petalo argentato comparve sulla scrivania di mio padre, ed appena lo toccò si alzò nuovamente in volo, e volò, e mio padre lo seguì. Lo portò nella caverna e riuscimmo a scappare. Ancora non so perché il petalo ha scelto proprio me da salvare. Tua Orlanda"
Hermione finì di leggere, sospirando.
"Harry tu hai due petali di quella rosa. Ed uno di quello ha già salvato una vita. Pensa cosa può fare la rosa.." Ron aveva gli occhi umidi.

Il mattino seguente Harry si svegliò in preda al panico.
«Vi prego non fatelo! Non toccatela!»
Luna si agitava tra le braccia di Voldemort. «Dove possono essere? Rispondi o la ucciderò!»
Luna emetteva dei mugolii e cercava di liberarsi in tutti i modi possibili. Stanca, si arrese.

Harry si detestava per la piega che stava prendendo la situazione. Era surreale. Ma dopotutto c'è mai stato qualcosa di normale nella sua vita?
Si udì un botto. Qualcosa era caduto dal tavolo. Alzandosi, con l'incantesimo Lumos, andò verso il mobile. Avvicinando la bacchetta, notò che nel suo zaino, a terra, qualcosa si muoveva, agitando il tessuto. Chinandosi, aprì lo zaino ed uscì il petalo. Volteggiava sinuosamente, girando intorno al ragazzo.
Il petalo si muoveva danzando ed uscì dalla tenda con un movimento rapido.
La foresta era illuminata dal chiarore di luna e dalla bacchetta di Harry.
I piedi seguivano quasi assuefatti quel petalo. Non sapeva per quanto avesse camminato seguendolo. Ad un certo punto il petalo cadde. Harry non si spiegava il perchè, ma volgendo lo sguardo a terra notò qualcosa di fantastico.

La rosa era lì. Illuminata dalla luna piena, l'argento luccicava immensamente.
Harry si chinò tra la candida neve che si stava sciogliendo. Presto la primavera sarebbe arrivata.
"È veramente qui" Pensò tra sè e sè.
"Devo chiamare Ron ed Hermione"

Harry corse, corse velocemente, convinto. Corse per la gioia, per il dolore, per l'assurdità. Corse per il coraggio, per la disperazione, per la curiosità. E corse soprattutto, per l'amore. Amore di salvare i suoi amici, amore per chi non c'è più.

Con il fiato affannoso, con l'acido lattico in fermento, arrivò alla tenda superando gli alberi appuntiti ed innevati.
"Ron...Hermione, svegliatevi!" Entrando notò che non c'era nessuno.
"Ragazzi.. dov-" Una mano candida gli toccò la spalla.
"Harry! Per l'amor del cielo! Veloce!"
Luna era davanti a lui.
Luna? Che poteva farci Luna in quella foresta? E dov'erano i suoi amici?
"Calmati Luna, che succede?" Harry era piuttosto agitato.
Luna riprese fiato e cercò di calmarsi, stringendo i pugni. "Ero prigioniera di Voldemort e.. Draco è venuto qui per prendere Ron ed Hermione, e lui.. mi ha liberato! Harry lui mi ama!" Man mano che parlava il suo battito cardiaco aumentava.
"È stato un baratto?"
"Esattamente. Harry, dobbiamo tornare ad Hogwarts.. è lì che stanno andando.. Ho paura Harry"
"Luna, prima dobbiamo prendere una cosa... indispensabile. Seguimi"
Luna non capiva, ma si fidava del suo amico. Lei aveva capito che Draco si era affezionato a lei, ed anche lei a lui. Ed ora aveva la prova certa che si amavano. Ma quel baratto non è stato il miglior modo di dimostrarlo.
I due iniziarono a correre. Harry era spaventato per i suoi amici, e sapeva che ancora una volta Hogwarts era in pericolo. Dovevano sbrigarsi.
Corsero a perdifiato.
Il giorno stava iniziando a sorgere e più tempo passava, più possibilità di attacchi o vittime c'era.
Anche se il desiderio di consegnando e morire vi era in testa da sempre, non poteva. Tutte quelle persone non sarebbero diventati manichini del Signore Oscuro.
Qualcuno doveva fermarlo. E doveva essere lui, a costo della vita.
"Cosa dobbiamo cercare?" Le parole ansimanti di Luna lo portarono alla realtà, lontano dai suoi pensieri.
"È... una Rosa Argentea, ci servirà per combattere Voldemort. È.. speciale"
"Anche Voldemort da la caccia a quella! Sta andando alla Foresta Proibita, pensa che sia lì"
"Come sai tutte queste cose?"
Lei abbassò lo sguardo, rallentando. "Draco?"
"Veniva a.. farmi compagnia la notte. Avevo ancora il tuo mantello dell'invisibilità quando mi hanno catturato. Lui l'ha preso ed ora.. non so se.."
"Laggiù!" Dei Mangiamorte comparirono improvvisamente. Al loro seguito anche dei Dissenatori.
"Stupefecium!" Colpi di bacchetta si sfioravano. Bene e Male di nuovo in collisione. Luna aveva con sè la sua bacchetta, rubata di nascosto con lo zampino di Draco, e quindi potè aiutare nella lotta.
"Expecto Patronum!" Il patronus di Harry creò una cupola difensiva che annientò i Dissenatori.
"Veloce!" Luna teneva impegnati i Mangiamorte, mentre Harry si avvicinava furtivamente alla Rosa. Cercò di coglierla, ma era robusta, e per poco non cadde all'indietro.
"Harry... Sbrigati!" Luna stava per essere sommersa dagli incantesimi.
Lui si aggrappò con tutte le sue forze e finalmente la strappò dal terreno.
Un boato si udì per tutta la foresta.
I Mangiamorte si sgretolarono in mille pezzi, andando verso la luna.
Gli occhi della ragazza erano spalancati. "Ha..Harry.. andiamo. Ora sanno che abbiamo la Rosa. È.. davvero.. speciale"
Harry annuì, tornando alla tenda con la rosa in mano.

Harry Potter e La Rosa Argentea.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora