Attrazione

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Cammino a testa bassa per evitare un certo ragazzo che mi ha scombussolato la vita e non se ne prende la responsabilità.

Ormai è da quando ci siamo incontrati sul terrazzo che cerco di ignorarlo, perchè non so come comportarmi e non ho ancora capito le sue intenzioni.

È più incomprensibile del solito, e io che pensavo di conoscerlo, almeno in parte.

Scanso gli alunni che corrono per il corridoio in attesa della prossima lezione mentre cerco Estella che dovrebbe essere in uno dei laboratori della scuola.

Non faccio in tempo a scorgere la sua chioma bruna che una mano mi blocca il braccio e mi trascina dentro una classe vuota e semibuia.

Lui non lascia la mano che sembra bruciare sulla mia pelle e io non oso alzare gli occhi nei suoi perchè so che è Logan. Non si arrende, a quanto pare.

Una parte di me è infastidita dalla sua insistenza, mentre l'altra si agita e combatte per far spuntare un sorriso di sollievo.

Mi stacco da lui, ma non mi allontano, non voglio farmi vedere debole -Cosa c'è?-

-Allison, senti... io...- mi sussurra in difficoltà, la sua voglia di parlarmi e la sua vicinanza, non so perchè, mi fanno venire il nervoso. Forse è il fatto che non si è ancora scusato.

-Perchè non mi vuoi parlare?-

Ok, ora lo ammazzo. È così coglione da fare pure finta di niente, oppure non si rende conto di quanto mi è mancato, che vederlo insieme ad altre mi fa arrabbiare e stare male.

-Perchè!? Non mi hai neanche salutato quando sei arrivato. Secondo te sono una puttana, sempre disponibile appena ripiombi nella mia vita senza permesso?- le parole escono a fiotti, ormai è impossibile fermarle, anche se nel suo volto vedo solo sconcerto -Pretendi di risolvere tutto solo portandomi vicino a te, mentre tu rimani fermo appoggiato al banco? Bè, odio questo tuo comportamento, odio quel tuo fottuto ghigno, odio i tuoi occhi e le tue labbra...-

Si avvicina così tanto da far sfiorare i nostri nasi, così tanto da riuscire a vedere solo il blu dei suoi occhi, così tanto da zittirmi -Così, odi me? Se è così ti lascio in pace-

Certo che lo odio, vorrei strozzarlo, tirargli i capelli, immergerci le mani dentro e poi baciarlo, fino a non avere più fiato, fino a far tremare le gambe e spegnere il cervello.

I miei pensieri corrono troppo veloci, non riesco a fermarli e lui è così vicino che non riesco a trattenermi questa volta. Le nostre labbra si uniscono e le lingue si rincorrono voraci, andando a recuperare tutti quei baci persi quest'estate. È un bacio profondo, quasi aggressivo, i nostri corpi si sono mancati troppo per potersi fermare anche un solo istante.

Ci stacchiamo solo per riprendere fiato e io approfitto del momento per sfilargli la maglia, senza pensarci due volte. Come se gli avessi dato il permesso lui sbottona la mia giacca e riprende a baciarmi con più foga, cercando più contatto mentre io mi aggrappo alla sua schiena per cercare un appiglio in quell'oceano di sensazioni contrastanti.

È tutto fin troppo bello, infatti a rompere l'atmosfera è un professore, che entra proprio in quel momento accendendo la luce e facendoci staccare immediatamente come scottati.

"Merda", in questi ultimi giorni è probabilmente l'unica parola che la mia mente continua a ripetersi oltre che "Logan".

Mi accorgo solo in questo momento che tutti i miei propositi sono andati a farsi fottere e che ho praticamente ceduto le chiavi del mio cuore a quel bastardo, facendogli capire che no, non lo odio veramente, anzi.

Io e Logan ci rivestiamo il prima possibile, fortuna che ci ha bloccati prima dell'inevitabile.

Il professore ha la fronte così corrugata che gli sporge una vena sulla tempia, fa quasi paura.

Dentro il tuo cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora