Chapter 1

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Era così affollato, mi sentivo mancare l'aria, mi sembrava di non riuscire più a respirare, anzi non riuscivo più a respirare, cercavo il telefono mentre la gente mi spintonava di quà e di là della pista; volevo chiamare Jake, dovevo farlo sentivo di svenire da un momento all'altro, non volevo morire calpestata da un branco di alcolizzati in preda agli ormoni, cercavo il cellulare ma niente non riuscivo a trovarlo finché un ragazzo non si è avvicinato a me , mi ha tirata dalla folla e mi ha detto:"Ehi piccola, cos' hai?"
"No, niente!" ,gli ho risposto freddamente, l'ultima cosa che volevo era quella di flirtare con qualcuno, mi sono accorta però che finalmente riuscivo a respirare ossigeno e non solo anidride carbonica, soffrivo di attacchi di panico e tachicardia, di sicuro gli ambienti chiusi e affollati non facevano per me.
"Ti serve qualcosa piccola?",ha continuato il ragazzo.
Mi agitavo e mi torturavo le mani, cominciavo a vedere tutto intorno a me sfocato e sentivo un formichelio attraversarmi tutto il corpo,erano i sintomi più gravi dei miei attacchi di panico, mentre io cominciavo a tremare il ragazzo mi ha detto :" Devo chiamarti l'ambulanza?", dopo una pausa :"Devi chiamare qualcuno? Un'altra pausa poi agitato mi ha esortata:" Ti prego rispondimi, cos' hai mi fai preoccupare! "
"Non ho niente lasciami in pace non sono cazzi tuoi,fatti da parte e fammi uscire da questo inferno!" gli ho detto tutto d'un fiato, il che era il colmo per una che soffre di tachicardia e attacchi di panico. Sono uscita dal locale, ho preso il telefono e ho cercato il nome di Jake sulla rubrica, una volta trovato l'ho chiamato.
Uno squillo...due squilli...tre squilli, ma niente non rispondeva, sapevo che sentiva il cellulare squillare e che non voleva rispondere, ma avrei voluto non avere questa certezza,Jake non voleva che io andassi in discoteca, come non voleva che io uscissi senza di lui, ma io ci sono venuta per ripicca, lui era molto geloso e ogni volta che mi faceva qualcosa di "poco carino", il che accadeva spesso,mi vendicavo sfruttando la sua gelosia, sapendo che era il suo tallone d'Achille.
Per l'occasione mi ero messa una gonna molto corta e attillata che mi arrivava giusto al punto vita,sopra indossavo un top bianco in pizzo con sotto un reggiseno anch'esso bianco,ai piedi invece,per stare comoda, avevo le Dr.Martens.
Odiavo recitare una parte, essere qualcuno che non sono, però lui mi costringeva, odiavo sentirmi vincolata da qualcosa nella vita,lui mi ha fatto dimenticare il sapore della libertà io gli farò provare il sapore dell'inferno; a causa sua ho dovuto abbandonare la persona a cui tengo di più in questa maledetta e fottuta vita, Chris, il mio miglior amico anzi il mio ex miglior amico, dato che per colpa del mio ragazzo ho dovuto chiudere i rapporti anche con lui, Jake non credeva nell'amicizia tra ragazzo e ragazza diceva che si finiva sempre a letto,o chissà dove, quindi mi fece scegliere tra lui e Chris e io scelsi .... beh ... penso si capisca.
"Ti stavo cercando, senti se ti serve qualcosa dimmelo" , mi ha detto il ragazzo, con il fiatone, non avrei voluto mostrargli che ero in difficoltà ma ero costretta a farlo perché o era lui a portarmi a casa,o avrei dovuto fare l'autostop e vestita così,di certo non era la cosa migliore.
Beh... ecco .. .avrei bisogno.." ho detto balbettando sperando se ne andasse,ma invece mi ha fermata dicendo :" Qualsiasi cosa ti serva dimmelo non c'è problema!", era così gentile con me e sembrava volermi aiutare davvero,quindi gli ho detto:"Sì mi serve proprio un passaggio, sarebbe molto carino da parte tua se..."
"Non dire altro ho già capito, seguimi ho la macchina parcheggiata giusto li " ha detto indicandomi dove fosse parcheggiata la sua macchina; era una bella porche nera, mi ha aprto la portiera e la rinchiuse una volta entrata, all'interno era bellissimo, era tutto foderato in pelle nera,guardavo quell'auto con la stessa gioia con cui guardavo i negozi di caramelle da bambina , ma sono stata
riportata alla realtà quando il ragazzo è salito in macchina, con un grande sorriso stampato sulle labbra.
"Come mai una ragazza come te è venuta da sola qui" mi ha detti guardando lo specchietto,per fare retromarcia,
"Cosa intendi con 《una ragazza cosi》?"
"Oh piccola non capirmi male,intendo una ragazza così bella come te, avrà sicuramente un ragazzo che la accompagna, sai, io sarei moolto geloso a mandare la mia ragazza da sola in discoteca non si sa mai chi si potrebbe incontrare"
"Beh si sono fidanzata da un po',ma il mio ragazzo si fida di me e non ha questi problemi" ho mentito.
"Ora quadra tutto allora, non ci siamo presentati, io sono Adam, Adam... niente cognomi per oggi " dice sorridendo e porgendomi la mano.
"Io sono Elisabeth, ma puoi anche chiamami Beth."
Una volta presentati è calato il silenzio, l'unico rumore che si sentiva era un misto tra radio e il rumore prodotto dal motore della porche.
Dopo circa mezz'ora siamo arrivati a casa,sono scesa e ho notato anche lui fare lo stesso.
"Quindi abiti qui piccola?" mi ha chiesto curioso,ma io ho subito detto :"Sì abito qui, potresti non chiamarmi piccola?"
"Come vuoi pic... come non detto, come vuoi Beth.
"Ora devo andare, grazie mille per il passaggio, non saprei come ringraziarti." Ho detto accorgendomi di arrossire ,
"Se mi dessi il tuo numero sarebbe più che abbastanza! " mi ha detto scrutandomi con lo sguardo.
Mentre dicevo 《non saprei come ringraziarti》, pensavo fosse per dire, non avrei mai pensato che mi prendesse sul serio, ma per qualche strano motivo gli ho dato il mio numero.
"Beh dove potrei scriverlo? "
"Che ne dici di qui?" Ha detto porgendomi il braccio.
Gli ho preso il braccio e ci ho scritto il mio numero poi l'ho ringraziato e me ne sono andata. Ero sul punto di suonare il campanello quando ho sentito suonare il cellulare, pensando fosse Jake preoccupato,ho cacciato il cellulare in fretta e furia dalla pochette, ho visto però un numero sconosciuto, ho risposto e ho sentito una voce familiare :" Volevo assicurarmi che fosse il numero giusto!", ha detto Adam
"Beh ora ne sei sicuro" ho detto voltandomi verso la macchina.
"Buonanotte piccola Beth"
"Buonanotte anche a te Adam", ho riattaccato e ho salutato Adam con la mano, ho suonato il campanello, dopo un po' mi ha aperto Jake mentre sentivo la porche di Adam sfrecciare per strada; Jake aveva la faccia più cupa di sempre, era incazzato come non mai, aveva gli occhi di un toro pronto a caricare e vidi quasi il fumo uscirgli dalle orecchie.

I Can't BreatheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora