《Anche il cielo sta piangendo non solo io》
Mi sono cambiata dopo aver fatto la doccia e sono andata a dormire per così dire.
Ho passato l'intera notte a ripensare a quello che è successo la sera prima, ho ripensato
a me, a Jake e a Adam, e proprio ripensando a quest'ultimo mi è tornata in mente la frase
《 Io me ne vado ma tornerò e ricorda ... non è finita qui, se quello che mi avete fatto in una scala da 0 a 10 vale 1 quello con cui vi ripagheró varrà 11!》
Cosa intendeva? E cosa pensava di fare?
Magari a Jake non facevano paura le sue minacce ma a me si, avevo conosciuto Adam e mai prima avevo visto questo suo lato più aggressivo e crudele, non avevo mai notato quel colore nero dei suoi occhi ... o forse erano neri solo per perla rabbia, era un ragazzo robusto ma mai avevo notato quei muscoli ... avrei tanto voluto avere Jake a fianco in quel momento ma non volevo chiamare e disturbare.
Ho passato la notte in bianco, la notte pi lunga della mia vita, la notte ha piovuto ininterrottamente ma il tempo non è cambiato nemmeno al sorgere del sole, era autunno è ufficiale e tra poco sarebbe cominciata la scuola."Chi è?", ho detto alzandomi dal letto, avevo la voce stanca, non solo quella solo quella realtà ...
"Sono Jake", ho aperto la porta e l'ho visto con dei pasticcini in una mano e delle rose rosse nell'altra, tra denti invece aveva una busta di carta con il caffè americano.
"Entra prego", ho detto sorridendo e aprendo di più la porta per permettergli di entrare.
"Grafie", ha detto con la busta tra i denti,non era molto comprensibile come lingua ma avevo inteso.
"Oh aspetta ti tolgo la busta dalla bocca", ho detto per poi prenderla e porterà sul comodino.
"Grazie, come hai passato la notte?"
"Avrei voluto averti accanto ... "
"Anch'io!", ha detto per poi avvicinarsi e alzarmi il mento:"Ti amo!", ha detto per poi baciarmi,era un bacio intenso, le sue labbra mi erano mancate,speravo solo che anche a lui mancassero le mie labbra e che ricordasse il sapore del mio amore. . . del nostro amore.
"Potrei parlarti di una cosa che mi turba non poco?", ho detto staccandomi per poi mettere le mie mani attorno alle sue braccia,non lo ricordavo così magro, e non ricordavo che puzzasse di tabacco.
"Certo sono tutto orecchi!", ha detto sedendosi sul divano e mettendomi a cavalcioni su di lui.
"Non so se a te fa o meno paura o ti crea un minimo di preoccupazione la minaccia di Adam ma a me fa paura, cioè non riesco a capire a cosa stia pensando e lo sai che odio quando non ho le cose sotto controllo o sott'occhio", ho detto facendo delle strane figure con le dita sui suoi pettorali.
"Non ti mento nemmeno io lo so ma sono al tuo fianco non ti devi preoccupare di niente, niente ti potrà toccare prima che scansi me nessuna scheggia può graffiarti prima che laceri me, nessuna parola può ferirti se prima non mi ha ucciso a me...è chiaro il discorso?", ha detto per poi concludere il suo discorso con un bacio sulle labbra.
"Chiaro signore!", ho detto imitando la postura di un soldato al richiamo del generale.
"Mi piace il soprannome "signore", saresti un soldato molto sexy non so se potrei resisterti", ha detto sfiorando le mie labbra senza toccarle nettamente, come a farmele desiderare.
"Non ti conviene scherzare con il fuoco Jake potresti scottarti. . .", ho detto per poi alzarmi e nel mentre sfiorare la zip dei jeans.
"Beh Beth devi sapere che per te sarei disposto anche a bruciarmi vivo", ha detto avvolgendomi con le sue braccia braccia facendo aderire i nostri bacini e sussurrandomi all'orecchio.
"Mi sa che il caffè si è raffreddato!", ho detto allontanando per poi allontanarmi e cominciare a sistemare per fare colazione.
"Giusto!", ha detto seguendomi, dopo aver fatto colazione siamo andati a fare un giro nel parco della città, dopodiché siamo andati a mangiare fuori in un piccolo piccolo e rustico ristorante in riva al mare, la sera avevamo preso un impegno con Barbara e Chris avremmo fatto un aperitivo e poi saremo andati insieme in discoteca per cambiare un po', quindi abbiamo deciso di andare a fare dello shopping per l'occasione nel centro commerciale della città, era un'edificio molto grande, si chiamava "Miami's Shopping Centre", idea molto originale direi.
"Che ne dici di questo?", ho detto uscendo dal camerino con indosso un paio di shorts gialli fluorescente e una camicia a fiori, ai piedi avevo un paio di stivali stile anni 60', un outfit mirato a farci una risata che sia chiaro, sono rientrata nel camerino e sono uscita con indosso un paio di shorts in jeans neri strappati a vita alta, sopra avevo un crop top sempre nero con degli inserti di borchie su tutta la superficie della coppa, ai piedi avevo optato per le mie Dr.Martens nere.
Siamo tornati a casa e dopo esserci preparati siamo andati nel bar dove ci eravamo accordati per prendere l'aperitivo,ervamo in sei io e Jake, Chris e Barbara e Grace assieme a ....Capitolo di cacca lo so u.u
Prometto che farò di meglio più avanti. Fatevi sentire e cliccate sulla stelle che è anche più bella così 《★》 se vi piace ovviamente.
Spero di stupirvi e di non far diventare tutto scontato.
Baci
Omi ♡♥
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