Chapter 26

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Ho preso tutto la mia roba,dalle mie foto al mio spazzolino,sono andata di sotto e sono uscita di casa sbattendo la porta, non volevo né vedere né parlare con nessuno in quel momento perché avrei commesso solo reati,sono andata in un residence e ho deciso di stare li per il momento, finché non avessi trovato lavoro.

"La sua stanza è al primo piano, la prima alla sua sinistra!", ha detto la receptionist sembrava così felice o forse voleva sembrare di esserlo proprio come me in quel momento che le ho sorriso nonostante stessi morendo dentro.

Sono salita nella stanza, mi sono buttata sul letto e sono rimasta a fissare il soffitto per un periodo molto lungo, basti pensare che quando mi sono alzata per cominciare a sistemare i vestiti erano le due del pomeriggio, ho sistemato in fretta i bagagli e sono uscita per mangiare dopodiché sono andata al supermercato per comprare il corredo scolastico per il penultimo anno in quell'inferno,ho comparato di tutto e di più, dalle penne ai quaderni e così via .Dopodiché sono tornata nel residence ho finito di sistemare e mi sono messa a guardare la TV, intanto avevo acceso il cellulare che avevo tenuto spento tutto il giorno.Tanti messaggi e tante chiamate perlopiù da Adam.

"Pronto!", ha detto dall'altra parte delle cornetta Adam, ho chiamato per primo lui, perché a mente lucida ho capito che a lui devo delle spiegazioni, molte spiegazioni, direi.

"Dove cazzo sei?!",ha risposto incazzato, era arrabbiato d'altronde come biasimarlo,gli avevo rovinato la su più grande amicizia, quella con Jake.

"Adam lo so che sei arrabbiato con me, so che qualsiasi cosa ti dirò non riparerà a quello che ho fatto, ma parlerò con Jake, gli parlerò appena possibile, ma prima devo parlare con te,vieni da me!", gli ho detto l'indirizzo del residence e in un batti baleno era lì.

"Chi è?", ho detto sentendo bussare alla porta, ho finito di infilarmi il maglione, e sono andata ad aprire, era Adam.

"Ciao, entra!", ho detto lasciandogli un bacio sulla guancia a aprendo di più la porta, sembrava meno incazzato di quanto non lo al telefono,diciamo che non mi ha sparata dritto nella tempia per capirci.

"Come stai?"

"Bene, tu?"

"Insomma...che diavolo ti è saltato in mente, ti prego spiegami quello che hai fatto che da solo non ci arrivo!"

"Non lo so nemmeno io...l'ho detto e basta non ci ho pensato, è stata una cosa istintiva.", ho detto sedendomi suo divanetto davanti alla TV seguita da Adam.

"Sì, ma ti rendi conto di quello che hai fatto!?"

"Lo so, appena posso vado da Jake e gli spiego tutto!"

"Se vuoi puoi farlo stasera!", ha detto alzandosi.

"Stasera?", ho chiesto perplessa imitando il gesto di Adam.

"Se ti va puoi venire alla cena,aspetto una tua risposta!", ha detto per poi uscire, non sapevo se andare alla cena o meno...ho deciso di chiamare le ragazze e farle venire da me per un confronto.

"Secondo me dovresti andarci!", ha detto Jasmine.

"Ci sarà anche Jake!"

"Appunto per questo, va li e spiegagli quello che hai fatto!", ha detto Acacia alzandosi dal divanetto.

"Il punto è che ... come dirlo ... a me ...", ballettavo come una cretina, perché era così difficile ammetterlo?

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Ve se ama ♥♥
Omi

I Can't BreatheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora