Capitolo Uno

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I suoi sogni gli hanno sempre fatto paura. Louis è un uomo razionale, di scienza, di mare, ma per quanto ne abbia letto, a riguardo (tutti libri proibiti, ma Louis è bravo a ritrovarsi tra le mani testi che non dovrebbe mai leggere, con solo un paio di favori e qualche sfarfallio di ciglia alla persona giusta), non era mai riuscito a governare la direzione dei suoi sogni. Qualcuno era capace di deciderne il corso degli eventi, altri raccontavano di essere addirittura in grado di svegliarsi da essi, se volevano, insomma, di pensare lucidamente. Louis non ha questa fortuna. Forse è perché si era sempre imposto di vivere la sua vita seguendo la testa, reprimendo l'istinto sentimentale che lo guidava per natura. Forse perché quello era l'unico sfogo del suo cuore, le insicurezze e le paure, le riflessioni, le domande. Uno scomodo canale di scolo che lo faceva agitare fino alle ossa.

Parole e facce confuse, mischiate, sua madre che urla, piange, trasfigurata dal dolore. Louis, se si concentra, riesce a sentire l'affondo delle sue unghie nella carne delle braccia persino da sveglio. E' un'eco quasi traumatico. Sa molto bene dov'è, sa che da qualche parte c'è suo padre che riscalda il ferro contro il caminetto accesso, e poi la sua fidanzata che piange, disperata, retta dalla sua famiglia furiosa. Sa anche che è coperto di sputi, di vergogna, di strattoni, ma tutto questo non c'è. C'è solo sua madre che strepita, e Louis, il Louis bambino, ha paura che si senta male, che abbia un esaurimento, che si accasci a terra, e per tutto il sogno le parole sono in una lingua che non capisce, perché lui, concretamente, non capisce cosa ci sia di male in quello di cui lo accusano, finché Camille non scandisce questo: sei la mia maledizione, Louis, il mio veleno. Il monito che gli aveva riservato dopo chissà quanti anni a covarsi dentro quel sospetto crudele.

Si sveglia di scatto, sgranando gli occhi, perfettamente sveglio. L'enorme stanzone che ospita i membri dell'equipaggio è praticamente vuoto, l'aria dell'oceano e il sole trapelano dalle finestre sottili, rettangolari, poste lì in alto. Louis è in una posizione tutt'altro che vantaggiosa: su tre livelli di amache, lui sta al primo, soggetto ad improvvisi attacchi corporei, malesseri o, ipotesi migliore, cadute nel sonno. Tutto questo senza contare l'inevitabile odore che potevano provocare un centinaio di uomini stipati tutti insieme, non esattamente puliti. Ma non se ne può lamentare, considerando che solo la cerchia del capitano ha le camere sul ponte principale. Dovrà adattarsi in qualche modo.

Louis è sempre stato brillantemente in grado di capire quando le persone parlavano di lui: era un talento che la sua classe sociale ti porta a sviluppare per sopravvivere, e lui, solo in casa con i suoi genitori, e per natura avverso a molte decisioni di questi ultimi su sé stesso, ne aveva dovuto fare tesoro. Louis intuiva e ascoltava, assimilava, ragionava su quello che poteva raccogliere e trovava una soluzione. Quel sesto senso é cresciuto in lui, e anche se rinnega tutto, della sua vecchia vita, forse le cose più utili possono essere conservate per quella nuova.

Per questo, risale da sottocoperta con passi ancora indecisi per via del rollio della nave, consapevole che ci sono delle urla impegnate a squarciare l'aria salmastra di prima mattina, e ha la pessima sensazione che in qualche strano modo siano colpa sua. Un indicatore è che i due estremi siano Niall e il capitano, che ha dato modo di far intendere in poco tempo quanto Louis gli sia sgradito. O forse, e si ritrova a sperarlo vivamente, quella discussione non riguarda davvero lui e Louis sta solo diventando un po' troppo paranoico, cosa sconsigliata, ai pirati; se fosse altrimenti, dovrebbe valutare di poter pregare da qualche parte per rimanere a bordo. Il vero problema è che l'unico Dio che conosce non è un gran simpatizzante, di quelli come lui, e l'unico dio capace di dettare legge su quella nave, invece, lo disprezza per lo stesso motivo. E' tra due fuochi, insomma. Sospeso.

Il nostromo, Zayn, rompe ogni sua speranza accostandosi a lui. Louis ha scoperto il suo nome la sera prima, è il giovane moro, con il codino. ''Sei qui da un giorno, damerino, e hai già infiammato la miccia tra quei due. Cosa hai combinato?''

Once Upon a Poisoned Heart ||L.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora