Capitolo Due

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I grandi giardini di casa sua brillavano di luce, di macchie dovute alle enormi foglie tropicali che bloccavano i raggi del sole sui sentieri attentamente pavimentati, con mattonelle semplici, lisce, eleganti. Erano tutti semi che suo padre aveva riportato dai suoi viaggi: quanti luoghi aveva visto? L'Oriente, raccontava quando era a casa. Le Americhe, la Grecia, l'Italia, Louis si divertiva a cercarle sulla mappa e contare quanti secondi ci volessero a spostare il suo dito da un posto all'altro. E la sua testa li tramutava in mesi in mare, nel silenzio, nella culla del mondo, e se li immaginava. Suo padre era mai triste, a pensarli lontani? Probabilmente no. Camille era nervosa, Louis piccolo, forse in mare stava meglio di quanto stesse a casa, ragiona. Quindi, Louis si rinchiudeva negli immersi giardini in casa sua, seguito dalla domestica, e immaginava che una panchina fosse l'Asia, un vaso l'Australia, una cassa di concime la Spagna. Così, imparava la geografia del mondo, scivolava nella cartografia: suo padre l'avrebbe riscoperto così bravo da dargli una mano, considerarlo un talento. Louis si chiede se avrebbe mai potuto immaginare che avrebbe usato quelle interminabili lezioni per diventare un pirata.

''Louis- Louis, aspetta.''

E' l'ennesima volta che lo richiamano, quel giorno, e ormai la tentazione di gettarsi fuori bordo e lasciare che le acque dell'Atlantico facciano di lui quello che vogliono è molto, molto forte. Si gira, però, perché lo sta chiamando Niall e Niall è il secondo in comando e, tra tutti quelli che avevano provato a fargli capire cosa significasse stare in una stanza da solo con il capitano che ha una velata, sottile antipatia nei tuoi riguardi, forse è l'unico che può dirgli qualcosa di utile o farlo sentire vagamente meno in colpa. Per cosa, poi? Louis nemmeno lo sa, e questo mina il suo complicato carattere ancora di più. Louis non è uno che sta stare zitto davanti a queste cose, è uno che sbatte contro porte finché non le sfonda e sa, sa che non può fare così, con il capitano, che non se lo può permettere, aggravando altrimenti una macchina già in funzione per la sua espulsione in pieno oceano. Ma Niall conosce l'Avvelenato da prima che fosse tale, e sembra l'unico a potergli tenere testa sull'intera Golden, quindi deve avere qualche parola sinceramente utile per lui. Qualsiasi.

Invece: ''Per favore, non andare.''

Oh, Louis ha già sottolineato come ogni uomo su quella nave non abbia la minima fiducia nel fatto che anche lui possa tenere testa ad Harry, magari sfiorando qualche confine perché questa è stata l'ultima, pericolosa goccia? Perché è quello che sta succedendo da quella mattina, ed è quello che è successo la sera prima, sussurrato, quasi indifferente, eppure era un sincero consiglio, elargito da uomini che consigli non ne danno mai. Questo quantifica la loro preoccupazione. A questo punto, Louis metterà quello studio a ferro e fuoco, dovesse affondare con la Golden subito dietro di lui.

''E' meglio se ci affrontiamo faccia a faccia, Niall'' contesta, riprendendo a salire verso il ponte di poppa, a falcate decise e urgenti ''Se ha un problema con me, che me lo dicesse. Lo risolveremo molto più in fretta piuttosto che girarci intorno davanti a tutti. Lo ammetto, forse sono il carattere peggiore da punzecchiare, ma sono sicuro che troveremo una soluzione, se anche lui è disposto ad essere diplomatico quanto me.''

''Non credo sia una buona idea, damer-''

''Non sono un damerino'' taglia corto, duro, e per la prima volta Niall, invece che ridere, si zittisce, scattando all'indietro quando si volta a fronteggiarlo apertamente, lì fermo sulle scale ''Non più. Sto tentando di diventare come gli altri uomini su questa nave, e posso farlo, chiaro? Non sono schizzinoso, non sono superficiale, non sono fatto di porcellana o delicato e non arriccio il naso, anche se siete dei buzzurri, quindi no, Niall, non sono un damerino. Non hai idea di come si comporterebbe un vero uomo di alta società sulla Golden. La più pallida idea. Io me la sto cavando, quindi- Lasciami provare e basta. Posso affrontare un capitano che ha un problema con me quando non gli ho fatto niente. Fidati. Terrò a freno la lingua e mi farò rispettare, e capirà che sono disposto a un accordo di pace.''

Once Upon a Poisoned Heart ||L.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora