''Lo vuoi un melograno?''
Louis ha gli occhi chiusi, la nuca contro il petto di Harry, e si gode il sole sul viso, respirando lentamente. ''Cosa?'', domanda, aggrottando le sopracciglia. Il capitano ripete, una mano sul suo stomaco nudo:
''Un melograno.''
''Non ho idea di cosa sia.''
C'è una risata, al suo orecchio, un bacio tra i suoi capelli. ''Se mi fai alzare te lo mostro. Aspettami qui.''
Louis obbedisce, lasciandolo allontanarsi, rimanendo con le spalle rilassate e la nuca scompigliata ad osservare il cielo. E' più blu di quello di Londra, e il suo naso si è ormai abituato all'odore ferroso del porto di Tortuga. E' il loro ultimo giorno di permanenza, tra qualche ora ritorneranno tutti sulla nave, e a lui non dispiace per niente aver visto l'isola per così poco tempo, non quando ha avuto Harry tutto per lui. Hanno reso la Golden il loro piccolo regno indisturbato in cui potevano rilassarsi un po', e non avevano parlato più di Theseus o di quello che aveva detto o di quello che aveva fatto Harry, a Louis non importava e al capitano sicuramente non faceva piacere. I suoi demoni erano altri, ma quel ritaglio di idillio che avevano vissuto non era il posto giusto per mettere Harry a parte di alcune cose. Fino a poco tempo fa, non era nemmeno sicuro di voler riparlare dei suoi anni a Londra, del rapporto con sua madre, delle assenze di suo padre, ma dopo quello che è successo vuole, forse. In qualsiasi modo se le sia prese, Harry adesso possiede parti di lui che non potrà donare di nuovo, e in quei giorni l'ha reclamato per sé con una dolcezza e una sicurezza che non credeva possibili, marchiandolo per la prima volta di un segno che Louis era felice di ricordare per sempre. Solo Niall, probabilmente dopo aver sentito le voci di quello che era successo e aver chiesto in giro, era venuto a controllare che stessero bene. ''Sì, ora vai via'' era stata la risposta secca di Harry, in piedi sul ponte più basso, le braccia incrociate, prima che ritornasse nelle sue stanze. Louis aveva alzato gli occhi al cielo. Le notti al fianco di Harry erano contornate di sogni pacati e dolci come miele sulla lingua, incontrava più volte il profilo di quell'isola lontana e nebbiosa, la prima terra che gli trasmetteva quiete e sicurezza, asilo. Chissà cosa significava, chissà perché veniva a visitarlo, chissà perché l'isola lo teneva lontano, perché il suo sguardo si fermava all'orizzonte. Una parte di lui aveva ipotizzato che potesse in qualche modo simboleggiare Harry stesso, ma gli sembrava un pensiero talmente stupido da ignorarlo.
Il capitano ritorna con un frutto rotondo, dalla buccia spessa, con una protuberanza rigida in cima: si siede al suo fianco, questa volta, i capelli legati, un coltello preso dalle cucine. Louis sorride, tracciando con la punta dei polpastrelli i graffi sulle sue spalle, prima di rivolgere lo sguardo curioso al frutto appena aperto: rivela minuscole bacche lucide, che brillano al sole come rubini incastonati nella polpa. Il succo scivola nel palmo di Harry, che continua a dividerlo con mano esperta, fino a cavarne una fetta, che sgrana con la punta del pollice. Gli offre i semi, che Louis rompe tra i denti: il succo è fresco e dolce, e gli scivola in gola. Harry ride: ''Ti piace, mon soleil?''
Annuisce con convinzione, sistemandosi di nuovo nella presa delle sue braccia per iniziare a servirsi da solo, lasciando che alcuni dei semi che conserva sul palmo vengano invece presi da Harry. Con il coltello abbandonato sul ponte della nave, il capitano domanda a bassa voce, il naso schiacciato contro la sua tempia: ''Posso donarti tutti i tesori che troviamo? Sono tuoi, se li vuoi. Dal primo all'ultimo, mon trésor. A me non importa. Devi solo rimanere con me.''
Aveva già detto una cosa del genere, il pomeriggio prima, ma Louis non l'aveva preso sul serio e aveva riso. La faccia di Harry si era fatta strana, ma non aveva detto niente, si era di nuovo accoccolato a lui, riposando la testa e cambiando argomento mentre gli baciava il polso. Ora, di nuovo. Solo che la sua risata è dolce, adesso, mentre risponde, le dita macchiate dal succo: ''No, non credo che tutti sarebbero d'accordo con te. O che a nessuno importi di non ricevere nulla.''
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Once Upon a Poisoned Heart ||L.S.||
FanfictionUn vecchio uomo che racconta una storia che nessuno, nemmeno il mare, ha dimenticato. Louis, che incontra Niall fuori una locanda nei bassifondi di Londra, non ha nulla da perdere e nulla da guadagnare, vuole solo dimenticare da dove viene, far sì c...