05. L'anno con te

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Little darling, it's been a long cold lonely winter
Little darling, it seems like years since it's been here
— The Beatles, Here comes the sun

Liscio il mio vestito di fronte allo specchio, nell'attesa che mia madre prenda le scarpe che sono sul soppalco. Un vestito che non mettevo da anni, rimasto nell'armadio monzanese, nell'armadio dei miei ricordi, pensando che lontano da me avrei dimenticato tutto quello che era accaduto.

È verde, come il suo colore preferito. È un verde speranza, un po' eccentrico, come amo vestirmi. È il vestito che misi quella sera, quando mi invitarono a quella fatidica festa, e nonostante tutto, è comunque il vestito migliore ch'io abbia mai avuto. Mia madre arriva in camera con le scarpe, e, concordando con Paola, mi dice che sono bellissima, ed io così mi sento, sono di nuovo apposto con me stessa, dopo anni passati a cercare di non guardarmi, poiché mi sentivo sempre inferiore.
Mi infilo i tacchi a spillo, dopodiché, con la ragazza romana al mio seguito, scendo in cortile, dove Annina, la mia migliore amica del liceo, ci aspetta con la sua macchina, per poter andare alla festa di Capodanno, organizzata da un nostro amico.

Anna, la rivedo dopo anni, e, come tutti, è cambiata, molto: non ha più i lunghi capelli biondi che portava al liceo, bensì li tiene molto corti, tuttavia sempre di un caldo miele, il suo colore naturale. Ricordo, che nonostante il bene che le volessi, la invidiavo, poichè aveva quella che sembrava essere la vita perfetta, ed era stata in grado di mantenerlo, fino a quel momento, mentre io avevo mandato tutto a rotoli.

«Ciao Greta! Allora, sei pronta per questa festa?» non vede immediatamente Paola, che, tuttavia, solare com'è, provvede a presentarsi. «No Anna, sono quasi in ansia: non vengo ad una festa monzanese da anni, ricordatelo.»

Mi mancano i vecchi tempi, sinceramente, quando non avevo paura di fare nulla, o delle conseguenze, prima di perdere ogni certezza. Mi manca la mia adolescenza, gli amici, le feste e mi manca anche il mio rapporto con Teo. Mi manca quello che ho e anche quello che non ho più.

Il viaggio in macchina dura troppo poco, non quanto mi serve per riuscire a rimuovere brutti pensieri dalla mia testa; dunque, quando Anna parcheggia, io sono costretta a disincantarmi, lasciando che il mio sguardo si posi sul locale di fronte a noi. Dal suo interno arriva musica techno a tutto volume, e si notano facilmente le luci stroboscopiche attraverso i vetri delle finestre. Le persone sono così tante, che sembrano sardine ammassate, ombre che non riescono a non toccarsi.

«Greta, muoviti, andiamo dai!» esclama Paola, che sta praticamente correndo per riuscire a stare al passo di Anna, che, con poche falcate, è già arrivata alla porta del locale.

Immediatamente, veniamo accolte da Federico, il fidanzato della mia amica, che non esita un momento a portarla a sè, baciandola con passione, facendomi provare una fitta al cuore. «Federico, lei è Paola, e spero che tu ti ricordi di me!» sono decisamente allegra, e il ragazzo con me: «Come potrei scordarmi della mia piccola Greta!»
È stato il mio compagno di banco, al liceo, per così tanto tempo che non ricordo di averne avuti altri. Passo in rassegna i miei ricordi: lo odiavo quando faceva casino e poi dava la colpa a me, eppure gli volevo bene, davvero tanto.

«Adesso, signore, se volete scusarmi, vado a salutare alcuni miei amici.» Tutte noi, dunque ci voltiamo verso di lui, che si sta dirigendo verso un gruppo di ragazzi che chiacchiera animatamente, e tra di loro i miei occhi ne scorgono uno, che non è come gli altri.

È Teo.

Anche lui, probabilmente sentendosi gli occhi addosso, si volta, e mi nota. Questa sera, non posso fare a meno di farci caso, è davvero bello: la camicia che indossa fascia perfettamente i suoi muscoli ed il suo fisico allenato, mentre i capelli sono leggermente più in disordine del solito, e sembra dannatamente attraente. Così tanto, che non riesco a distogliere lo sguardo, rimanendo imbambolata a guardarlo.

𝐉𝐄 𝐓'𝐀𝐈𝐌𝐄  ↠ 𝐌𝐀𝐓𝐓𝐄𝐎 𝐏𝐄𝐒𝐒𝐈𝐍𝐀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora