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Quando finirono di provare io e Damiano andammo subito a casa perché dovevo essere in tempo per il colloquio, quindi mangiai velocemente e andai a vestirmi

Quando finirono di provare io e Damiano andammo subito a casa perché dovevo essere in tempo per il colloquio, quindi mangiai velocemente e andai a vestirmi

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Entrai in salotto agitata come non mai e chiesi titubante - come sto? -

- sei uno schianto - mi si avvicinò Damiano

- sei bellissima Marie - disse Mattia

- hey vacci piano piccoletto, che sono geloso - fece Dam scherzando e scoppiò a ridere subito dopo

- come sta la giacca? E i pantaloni? Credi che sia troppo scollato per un colloquio? Penseranno che sono una poco di buono se vado vestita così, devo andare a cambiarmi - feci ansiosa per dirigermi in camera da letto, ma Damiano mi bloccò il braccio e mi fece girare verso di lui

- la giacca sta benissimo, i pantaloni pure, non è troppo scollato, stai una meraviglia. La scollatura non fa la persona, fottitene del giudizio degli altri. Spaccherai tutto amò, ora tu vai là e gli fai il culo - mi disse guardandomi negli occhi

Fu talmente rassicurante che lo baciai per ringraziarlo. Dopo aver salutato Damiano e mio cugino e aver lasciato il piccoletto nelle mani del mio fidanzato mi avviai.

~un'ora dopo~

- le faremo sapere - fece sorridente la signora Laura

- la ringrazio - sorrisi di rimando e tornai a casa

Non appena varcai la soglia della porta li trovai tutti e due a giocare alla play come due matti. Posai la borsa e risi divertita alla scena

- ciao Marie - mi salutò Mattia senza distogliere lo sguardo dallo schermo

- ciao amò. Com'è andata? - chiese Damiano, anche lui molto concentrato sul suo joystick

- mi faranno sapere - risposi sedendomi sull'altro divano

Dopo un paio di minuti finirono la partita 5-2 per Mattia.

- siiii! Sono più forte io! Sono più forte io! - canticchiò lui facendo la linguaccia a Damiano, che rise divertito e gli scompigliò i capelli amichevolmente

- hey campione, vuoi mangiare qualcosa? - aggiunse poi

Mattia annuì e mentre loro andavano in cucina a me squillò il telefono: era mia madre

Marie: salve

Jeanne: hai fatto il colloquio?

Marie: sì, hanno detto che mi faranno sapere. Perché hai chiamato?

Jeanne: ho detto ai nonni che ti sei fidanzata e vogliono che io organizzo una cena qui perché lo vogliono conoscere e direi che lo vuole conoscere anche papà, visto che lo conosce solo di nome

Marie: ah...e...quando questo?

Jeanne: lunedì sera?

Marie: no, lunedì non possiamo, c'è il concerto a Napoli e ci vado anch'io

♪A fan is not enough for you♪|| Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora