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~il giorno del matrimonio~

- Damià sbrigate, che tra 10 minuti inizia la messa - gli urlai già pronta dalla cucina

- ho finito - disse entrando nella stanza - sei...stupenda - aggiunse dopo avermi squadrata da capo a piedi

Ci mettemmo in macchina e raggiungemmo la chiesa. Entrammo e le mie zie bigotte ci guardarono male, forse perché Damiano aveva la matita agli occhi e perché io avevo un vestito nero parecchio scollato e senza coprispalle. Ci andammo a sedere vicino ai miei e mia madre non appena mi vide le si illuminarono gli occhi - stai benissimo, tesoro -
Le sorrisi e abbracciò Damiano, giustamente ama più lui che me :')
Quando iniziò la cerimonia vidi Mattia che portava le fedi, si accorse di me e mi salutò animatamente con la mano, rischiando di far cadere a terra il cuscinetto. Ricambiai il saluto e sorrisi.
Quando finì la cerimonia ci avvicinammo agli sposi per congratularci. Damiano porse la mano a Sara per presentarsi.

- oh ma tu sei Damiano dei Måneskin, Marie non la smetteva un attimo di parlare di te e ora non mi sembra neanche vero. Sembra uno di quei tuoi sogni che mi raccontavi - sorrise e non sapevo dove mettere la faccia

- non sto capendo - fece Dam confuso

La situazione stava diventando davvero imbarazzante. In non so che modo, era diventato come se fossimo noi gli sposi e Sara l'invitata.
Quando riuscimmo a liberarci di lei ci mettemmo in macchina e ci avviammo verso la sala.
Appena arrivati raggiungemmo il nostro tavolo, fortunatamente eravamo a tavola con i miei genitori e...le zie bigotte. Sapevo che qualcosa sarebbe andato storto, lo intuivo.
Ci dirigemmo verso il tavolo e spiegai la situazione a Damiano
- qualunque cosa dicano, che sia rivolto a me o a te, ignorale -

Annuì e ci andammo a sedere.
Come previsto, le domande non tardarono ad arrivare
- e questo bel ragazzo chi sarebbe? - cominciò la più vecchia, con un'espressione maligna

- Damiano, il mio ragazzo - risposi gelida

- oh, ma davvero? Sei riuscita a trovare qualcuno in grado di sopportarti - aggiunse un'altra concludendo la frase con una risata malefica

- evidentemente sì - sfoderai il più falso dei sorrisi

Dopo qualche ora, misero il primo lento.

- mi concede questo ballo? - Dam mi porse la mano

- con molto piacere - sorrisi e andammo al centro con gli altri invitati.

Mi mise le mani sui fianchi, facendole scivolare fin sopra al sedere. Allacciai le braccia al suo collo, poggiai la testa sulla sua spalla e iniziammo a oscillare sul ritmo della canzone.
Verso il ritornello alzai la testa, ci guardammo negli occhi e mi baciò dolcemente.

~qualche ora dopo~

Mia madre mi spinse, contro la mia volontà, nella folla di ragazze ansiose di riuscire a prendere il bouquet. Guardai Damiano, con un'espressione esasperata e lui se la rise affianco a mio zio.
Sara lanciò il bouquet e indovinate chi lo prese? Io, ovviamente. Non lo presi, ma mi cadde in testa, visto che stavo con le braccia conserte.
Tutti mi guardavano maliziosi e diedi il bouquet a mia madre.
Poi ci fu il lancio della giarrettiera. Mio padre spinse Damiano, contro la sua volontà, nella folla di ragazzi, anch'essi ansiosi di prendere la giarrettiera. Mio zio lanciò la giarrettiera e indovinate chi la prese? Damiano, ovviamente. Ci guardammo sconvolti. Io più che altro mi sentivo malissimo: non volevo che si sentisse obbligato a fare qualcosa per la quale entrambi non ci sentivamo ancora pronti. Quando la folla di dissolse per rientrare in sala, per ballare l'ennesimo lento del giorno, io mi diressi da sola verso il giardino e mi sedetti su una panchina. Damiano mi seguì.

- hey - mi mise una mano sulla spalla scoperta

- hey - dissi sorridendo con lo sguardo basso

- qualcosa non va? - si sedette accanto a me

- Dam, io...non voglio che tu ti senta obbligato a fare qualcosa per la quale entrambi non ci sentiamo ancora pronti soltanto perché l'ha deciso una stupida tradizione - cominciai - anche perché siamo davvero troppo piccoli per un matrimonio - conclusi con una mezza risata

Accompagnò la mia risata e mi fece segno di alzarmi. Feci come diceva e mi misi di fronte a lui. Poggiai una mano sul suo petto e mi mise le mani in vita tirandomi a sé.

- ti amo Marie - disse guardandomi negli occhi

- ti amo anch'io Dam, da morire -

Azzerammo la distanza tra i nostri visi e ci perdemmo in un bacio intenso, che valeva più di mille parole.

~00:30~

- Damià, so stanca. Torniamo a casa? - chiesi esausta per essere stata tutto il giorno coi tacchi a spillo

Annuì e andammo a salutare gli sposi
- hey Sara, bellissima cerimonia, complimenti. Noi torniamo a casa -

- aspettate, la bomboniera - disse mio zio

Ci diede la bomboniera e li abbracciai un'ultima volta
- buona prima notte di nozze - gli feci l'occhiolino mentre ci giravamo e li sentii ridere rassegnati.

~a casa~

- oh mio dio sono esausta - mi buttai sul letto a peso morto, dopo aver lanciato i tacchi da qualche parte in casa

- io vado a fare una doccia, vuoi venire? - chiese Damiano

- siiii - mi alzai e lo seguii in bagno

Una volta in bagno cercai di aprire la zip del vestito, ma trovandosi dietro la schiena non ci riuscii

- Damià mi apri la zip del vestito per favore? -

Aprì la zip lentamente, quando arrivò alla fine passò un dito sulla parte scoperta della mia pelle e rabbrividii a quel tocco leggero. Mi girai e, in punta di piedi, lo baciai.
Quando ci staccammo entrammo in doccia e mi mise lo shampoo ai capelli.
Mentre massaggiava iniziò a dire qualcosa
- allora...cosa intendeva Sara con "Marie non la smetteva un attimo di parlare di te"? -

Sapevo che prima o poi mi avrebbe chiesto qualcosa a riguardo
- sapevo che sarebbe arrivato questo momento - mi rassegnai - non smettevo un attimo di parlare di te, della tua voce, della tua capacità di scrivere, del tuo aspetto,di quanto...fossi seriamente innamorata di te, anche se non sapevi neanche della mia esistenza e a volte arrivavo anche a stare male per questo - ammisi con lo sguardo basso

- è...brutto pensare che stavi male a causa mia e io non lo sapevo - disse guardandomi con un'espressione colpevole

- ma adesso sei qui con me e non posso essere più contenta - lo abbracciai - solo...non andartene mai, per favore -

- non me ne vado da nessuna parte, rimango qui con te - mi lasciò un bacio sulla testa stringendomi a sé, come se potessi fuggire da un momento all'altro.

S. A.
Salveee,
mi si sta rincoglionendo Wattpad, che palle. Ho dovuto riscrivere da capo quando capitolo perché Wattpad me l'aveva cancellato a casissimo.
By the way, vi piace?

~R

♪A fan is not enough for you♪|| Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora