Orrende Notizie Parte 2

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CROWLEY'S POV

24 novembre 1991

Mi trovo al capezzale di Freddie Mercury, il mio migliore amico.

È sdraiato sul letto con gli occhi chiusi dal coma e non sappiamo quando, e se, ne uscirà.

Gli tengo la mano mentre piango troppe lacrime.

Peter Freestone, il suo assistente e amico, è qui con me in compagnia di Jim Hutton, il fidanzato di Freddie.

C'è solo silenzio in questa triste e sofferente stanza.

Qualche volta facciamo a cambio per restare a osservare il cantante ma per ora non ci sono segni di risveglio.

Pochi minuti prima delle 18:48 sono insieme a Jim quando Freddie si risveglia.

Lo vedo sorridere a fatica poi esala il su ultimo respiro.

I suoi occhi sono aperti e ha un espressione rilassata e serena.

Il mio cuore si distrugge definitivamente e non riesco a trattenere le lacrime che bagnano il mio volto senza fermarsi.

Decido di andare in giardino e lì inizio a maledire tutto e tutti; dopo qualche minuto Jim viene a consolarmi e vedo che anche lui ha gli occhi rossi dal pianto.

Ho raccontato a tutti a Garden Lodge che sono un demone e loro non ne sono stati spaventati ma, anzi, Freddie in un intervista pochi mesi prima del Live Aid ha detto che il suo desiderio era andare all'Inferno perché ci sono persone interessanti. Ora so però che è la fazione di Aziraphale ad averlo accolto, molto probabilmente. Lui non si merita una vita difficile in un posto terribile come la mia fazione perché ha già sofferto abbastanza.

Mentre sono seduto insieme a Jim mi ritornano alla memoria i momenti passati con lui.

10 aprile 1970

Mi trovavo in un bar per bere quando notai questi quattro ragazzi molto belli ma mi colpii quello al centro: aveva lunghi capelli neri, una strana ma meravigliosa dentatura e lo smalto nero alla mano destra. Il suo abbigliamento era da tipico ragazzo omosessuale ( anche se più tardi portò a letto anche donne).

Lui si presentò alla gente come Freddie Mercury e gli altri membri come Brian May ( il chitarrista con i capelli riccioluti e molto alto), Roger Taylor ( il batterista biondo e molto sexy ma non più di Freddie) e infine John Deacon ( il bassista con capelli marroni lunghi e molto timido).

Cantarono alcune canzoni che avevano registrato e io compresi che il cantante avrebbe fatto molta strada.

Alla fine decisi di andare sul retro per parlare con la band.

« Ragazzi, siete stati fantastici! Non ho mai ascoltato una band che mi abbia colpito come la vostra. Farete davvero molta strada, soprattutto tu Freddie. Comunque mi chiamo Crowley »

I ragazzi mi ringraziarono per il complimento e Freddie mi sorrise.

Da quel momento andai sempre ai loro concerti e quando, con Night at the Opera, il loro successo salì alle stelle il mio amore verso il cantante aumentò sempre di più.

Poco dopo la pubblicazione di quell'album chiesi un favore alla band.

Era il 1976 e ci trovavamo nello studio Sarm West e Wessex quando mi avvicinai ai ragazzi.

« Scusate ragazzi, avrei un favore da chiedervi »

« Ti ascoltiamo tesoro » disse il cantante.

We're on our side ( DA REVISIONARE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora